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- In tour con #EnjoyGuadalupa Capesterre-Belle-Eau
Percorrendo il versante est dell’isola di Basse-Terre, si raggiunge il Comune di Capesterre-Belle-Eau , cittadina di poco più 19mila abitanti particolarmente rinomato per la possibilità di accesso a molti siti naturalistici, per la presenza, in località Sainte-Marie, del luogo di approdo di Cristoforo Colombo, di rinomate distillerie, e di tante altre attrazioni che andremo a scoprire in questo nuovo appuntamento con Stefano di Enjoy Guadalupa. Il viaggio alla scoperta di Capesterre-Belle-Eau parte dalle porte sud della città con il famoso viale Dumanoir , una lingua d’asfalto caratterizzata dalla presenza ai suoi bordi di oltre 400 palme reali piantate intorno al 1850 dalla famiglia Pinel-Dumanoir. Proseguendo verso nord lungo la strada N1, scopriamo tre rinomate attrazioni naturalistiche: la cascata du Carbet , la cascata Bassin Paradise e il Grand Etang . Lasciata la N1 imbocchiamo la D1 e ci portiamo all’interno del Parco Nazionale della Guadalupa , dichiarato dall’UNESCO Riserva Naturale della Biosfera. Al suo interno è presente la cascata du Carbet , un’imponente meraviglia naturale alta 110 metri ammirabile su tre livelli facilmente raggiungibile attraverso la seconda via d’accesso posta all’interno del citato parco. Altre suggestive risorse naturali, sono la cascata Bassin Paradise e il lago Grande Etang . La prima è accessibile attraverso un sentiero d’accesso posto a circa 500 metri dal percorso che conduce al sopracitato sito dopo circa 15 minuti di cammino. Le sue acque sono raccolte all’interno di un bacino dalle acque turchesi profonde circa tre metri. Il secondo, sempre posto all’interno del Parco Nazionale, è il più grande lago delle Antille francesi. La sua superficie si estende per circa cinque ettari, ha una profondità di dieci metri ed è facilmente raggiungibile percorrendo la Route de l’Habituèe (D4). Giunti al parcheggio Savane l’Etang, parte un sentiero che incrocia un percorso ad anello di 2,3 chilometri lungo il quale è possibile praticare del Bird watching o fare una semplice e tranquilla passeggiata ammirando piante di bambù, palme di montagna, e maestosi alberi esotici come quello della gomma bianca. Risalendo la N1, Capesterre-Belle-Eau ospita il famoso tempio Indù Changy , una struttura alta circa una 15 di metri circondata da un giardino con alberi di banano e palme dedicato alla dea Mayinmen , la storica distilleria Longueteau fondata da Henri Longueteau nel 1895 a seguito della sua trasformazione da fabbrica di zucchero in distilleria dedita alla produzione di rum agricolo e la rumeria Karukera , azienda sempre di proprietà della citata distilleria, dal 2002 specializzata nella commercializzazione di un rum derivante dalla coltivazione di una canna da zucchero prodotta e coltivata interamente nelle Barbados e invecchiato per 10 lunghi anni in botti di rovere e poi imbottigliato a gradazione naturale (43%). Tornando sulla statale N1, in appena cinque minuti di auto si raggiunge la spiaggia Roseau . Il lido si caratterizzata per la presenza di otto piccole ed artificiali insenature, tanto da assomigliare a delle vere piscine di circa 25 metri di lunghezza per 20 di larghezza. L’ultima tappa nel Comune di Capesterre-Belle-Eau ci porta a Sainte-Marie , piccolo villaggio custode del Memorial dedicato a Cristoforo Colombo scopritore, il 4 novembre del 1493, della Guadalupa. Inaugurato il 4 novembre del 1916 per volontà del Governatore Merwart (Emil Mervar) e del vescovo Genoud, all’interno del Memorial, oltre ai ruderi di una vecchia polveriera, è presente un busto del navigatore in marmo di Carrara scolpito dallo scultore italiano Umberto Bacci; alla sua base sono invece presenti due grandi targhe: una ricorda gli architetti che realizzarono l’opera, l’altra ospita i versi di una poesia scritta dal Governatore Emile Merwart. Il memorial, posto a circa 200 metri dalla spiaggia dove Cristoforo Colombo sbarcò, ospita altresì due grandi ancore, una delle quali trovata nella baia di Capesterre-Belle- Eau. Cascata du Carbet
- In tour con #EnjoyGuadalupa Gourbeyre
Il Comune di Gourbeyre , nato con un decreto del 20 settembre del 1837, prende il suo nome dal contrammiraglio Augustin Jean-Baptiste Gourbeyre , Governatore della Guadalupa dal 1841 al 1845, a seguito di specifica richiesta dell’allora primo Sindaco Louis-Philippe Longueteau. Grazie alla sua posizione geografica che si estende dalle rive della spiaggia Rivière Sense , sede dell’omonimo porto turistico, sino a raggiungere i piedi dei monti dei Caraibi , il Comune di Gourbeyre da diversi anni è fautore di una politica di Ecoturismo e di Sviluppo Sostenibile, permettendo a questa cittadina dell’isola di Basse-Terre di annoverarsi tra le mete turistiche più ambite di questo angolo della Guadalupa. Il viaggio alla scoperta dei suoi tesori naturalistici di questa città parte dal famoso Bain des Amours , un’elegante vasca a forma di cuore che raccoglie le calde acque provenienti dal vulcano Soufrière. Posto a circa dieci chilometri da St. Claude, percorrendo la statale N1 e la D7, Bains des Amours ospita un parcheggio dal quale, in circa dieci minuti di cammino lungo un sentiero, consente di raggiungere il sito. Molto tipico per la sua forma a cuore, la vasca ha una profondità di circa un metro e al suo interno una seduta, posta lungo la parete, consente ai bagnanti di sedersi comodamente e godersi il calore dell’acqua a oltre 30 gradi nel bel mezzo della foresta pluviale. Ma la scoperta delle bellezze naturali di Gourbeyre continua con la visita alla cascata Bassin blue e Parabole . Dopo aver percorso per tre chilometri la strada D7, si devia per Route Palmiste, quindi si prosegue lungo Chemin Moscou. Dopo circa otto chilometri d’auto si giunge ad un parcheggio dove un cartello informativo illustra l’itinerario da seguire per raggiungere Bassin Blue . Situata sulle alture di Palmiste, a 620 metri di altitudine, la cascata si raggiunge in una ventina di minuti percorrendo un sentiero nel cuore della foresta pluviale. Il bacino, scavato della roccia vulcanica, si mostra come una conca dalle acque di un magnifico blu turchese all’interno del quale si riversa il fiume Galion . Sul sito è possibile immergersi senza alcun timore e, volendo, concedersi anche qualche tuffo. Risalendo per almeno un'ora seguendo, in gran parte, il letto del fiume Galion, si arriva alla Parabole , altra cascata molto pittoresca, alta 12 metri, situata a 600 metri di altitudine. www.enjoyguadalupa.com Cascata Parabole
- In tour con #EnjoyGuadalupa Trois-Rivières
Trois-Rivières è un piccolo comune di circa 9mila abitanti posto sulla punta sud dell’isola di Basse-Terre, sede del porto d’imbarco per l’arcipelago di Les Saintes. Posta in gran parte sui versanti del massiccio vulcanico Madeleine a 961 metri sul livello del mare, Trois-Rivières è stata la culla della civiltà precolombiana, è il sito Amerindo Roches Gravées, raggiungibile in pochi minuti dal citato porto, è quello che alla Guadalupa conta maggiori testimonianze risalenti ai primi abitanti dell’arcipelago, gli i ndiani Arawaks . Il Roches Gravées è praticamente un museo a cielo aperto ed è custode di oltre 230 incisioni rupestri risalenti al IV secolo dopo Cristo. Avvolto in un ambiente rigoglioso di piante tropicali e bagnato da trasparenti ruscelli d’acqua, Roches Gravées è un luogo quasi fiabesco, caratterizzato dalla presenza di queste famose pietre intagliate e incastonate sul terreno, scientificamente denominate “petroglifi”. Nel 1974, questi resti sono stati classificati monumenti storici e si presentano alla visione dei turisti con incisioni raffiguranti volti, corpi umani, animali e forme geometriche. Oltre alle Roches Gravées, Trois-Rivières ospita l’ abitazione Belmont un altro sito di particolare interesse storico risalente ai tempi della colonizzazione francese e inglese inserito dal "Conseil Général" della Guadalupa tra i diciotto monumenti della “Slave Route”. L’abitazione, di proprietà della famiglia Botreau-Roussel per circa due secoli, nacque come zuccherificio, e nel 1660 vedeva impiegati uomini bianchi e schiavi neri. Della struttura originale, oggi non ne rimane quasi più nulla. Alcuni resti dello zuccherificio sono sparsi in vari terreni privati e tra questi, l’unico ammirabile senza entrare in aree private, è una piccola prigione in muratura risalente al XVIII secolo dotata di una apertura all’interno della quale venivano rinchiusi gli schiavi puniti dal padrone dell’abitazione. Sotto il profilo naturale, ma anche storico, il piccolo centro di Trois-Rivières si pregia altresì di un sentiero escursionistico e di una meravigliosa spiaggia dalle sabbie nere. Il sentiero in oggetto è quello de la Grande Pointe , custode di alcune vestige risalenti al XVIII secolo, come una batteria di cannoni con la sua polveriera, un antico mulino a vento ed i resti dell’omonima abitazione, testimonianza, quest’ultima, di un passato dedito alla produzione dello zucchero. Lungo il sentiero è anche possibile incrociare anche alcune rocce incise, simili a quelle presenti sul sito delle Roches Gravées. Il sentiero, classificato di facile percorrenza, della lunghezza di circa cinque chilometri tra andata e ritorno, parte dal parcheggio dell’ansa Durquery, base di partenza per raggiungere anche la cascata de la Coulisse, percorso di 1,3 chilometri, di cui uno da percorrere all’interno dell’omonimo fiume. La risalita del fiume consente di ammirare un susseguirsi di cascate di varie altezze, piscine e scivoli dove è possibile immergersi lungo il cammino. Giunti alla cascata, lo spettacolo è assicurato: un maestoso bacino di color verde smeraldo accoglie, con un salto di sette metri, un fragoroso salto d’acqua, garantendo un colpo d’occhio unico che ripaga lo sforzo profuso per averla raggiunta. Nelle immediate vicinanze della cascata sono anche presenti i resti dell’antico mulino dell’abitazione la Coulisse, e cento metri più avanti quelli dell’abitazione Duquery. Altro sito di particolare interesse turistico è la spiaggia dalla sabbia nera di Grande Anse , sito protetto in quanto luogo di deposizione delle tartarughe marine. Il lido è molto apprezzato dagli amanti del surf e da coloro che vogliono trascorrere momenti di assoluto relax in una cornice selvaggia e, al contempo, affascinante, non solo per le sue verdissime e maestose palme di cocco che fanno da contrato alle scure tinte della sua arena di origine vulcanica, ma anche per la superba vista sull’arcipelago di Les Saintes. Visita Deshaies | Enjoy Guadalupa Sito archeologico Roches Gravées
- In tour con #EnjoyGuadalupa Bouillante
Posta sul versante ovest dell’isola di Basse-Terre, la città di Bouillante è un Comune di poco meno di otto mila abitanti e si caratterizza per una serie di attrazioni naturali come le fonti d’acqua calda , le famose isole Pigeon , fazzoletto di mare custode della riserva marina di Jacques Cousteau , il parco de la Source, la storica Ansa à la Barque e il famoso parco zoologico des Mamelles. Il nostro tour parte però dalla spiaggia Petit Anse. La graziosa spiaggia di Petit Anse è una piccola baia avvolta da una lussureggiante natura, dove una sabbia dorata e uno specchio d'acqua invitante, garantisce ai tanti turisti che la frequentano momenti di assoluta tranquillità. La spiaggia, inoltre, è ben attrezzata e dispone di docce, carbets per pic-nic, ampio parcheggio e diversi ristoranti. Lasciata Petit Anse , il primo sito termale che s'incontra è il Bains de Ravin Thomas , raggiungibile in circa dieci minuti di cammino dal parcheggio. Il sito non è altro che una piccola piscina naturale di forma circolare ricavata sulla riva del mare. Le sue acque, dopo essersi fatte strada tra le rocce, sgorgano direttamente sul fondale del mare all’interno di un piccolo bacino circolare artificiale appositamente realizzato con piccoli scogli per raccogliere le acque, la cui altezza varia dai 50 centimetri in caso di alta marea, ai 30 in caso di bassa marea. Considerate le sue ridotte dimensioni e la grande affluenza di turisti, la possibilità di trovare un piccolo spazio durante il giorno è assai difficile, salvo arrivarci alle prime ore del mattino o in tarda serata in compagnia di uno splendido tramonto. A circa quattro chilometri da Bains de Ravin Thomas , si raggiunge il bagno caldo di Bouillante . La tipicità di questo sito è data dal fatto che le acque solfuree, provenienti dalla adiacente centrale geotermica ad una temperatura di 41°C., vengono convogliate, attraverso un lungo canale artificiale, direttamente in mare richiamando a tutte le ore del giorno moltissimi turisti e locali. Proseguendo verso il nord della N 1, prima della rinomata spiaggia di Malendure, in appena 10 minuti si raggiunge la sorgente calda du Curé . Segnalata da apposita cartellonista stradale indicante Anse à Sable e Chapelle de Pigeon , le acque della sorgente calda du Curé sgorgano dalle rocce e incanalate all’interno di una vasca azzurra maiolicata posta sulla rientranza sinistra della spiaggia Anse à Sable, un lido selvaggio dalla sabbia grigia e dal fascino unico. Questo bagno caldo risalente al 1950 offre un'esperienza unica; con una temperatura dell'acqua di 41 º C., è un angolo di paradiso prevalentemente frequentato dai locali. Chiuso con le fonti d’acqua calda, Bouillante si pregia per la presenza della famosa riserva marina di Jaques Cousteau , un'area marina protetta di circa 400 ettari d’inestimabile valore ambientalistico posta nelle vicinanze delle isole Pigeon , raggiungibile dalla rinomata spiaggia dalle sabbie scure di Malendure . I suoi fondali protetti ospitano stupefacenti spugne, tartarughe, e pesci di ogni genere, ed il famoso giardino di Corallo , all’interno del quale, a 10 metri di profondità, trova posto il busto in bronzo del celebre comandante Jaques Cousteau . Altro sitito di particolare interesse turistico presente a Bouillante, è il Parco de la Source , luogo magico dove è possibile trascorrere momenti in piena armonia con la natura. Posto sulle alture di Pigeon, con una vista meravigliosa sulla sottostante citata riserva marina, il Parco de la Source ha un’ampiezza di 10 ettari all’interno di una lussureggiante foresta mesofila. Al suo interno sono presenti 14 carbet per le famiglie che desiderano consumare sul posto gradevoli pic-nic o pranzi, di cui sette posti nella parte superiore del parco e sette lungo il fiume Bourceau, corso d’acqua che interrompe la corsa con un salto di circa 20 metri nella cascata “ Queue de Cheval ”, facilmente raggiungibile percorrendo una passarella in legno. Per rilassanti passeggiate al suo interno, il parco dispone di una rete di sentieri dai quali è possibile scoprire sorgenti naturali, le ampie piantagioni di vaniglia, caffè, cacao, ammirare un giardino creolo, e varie qualità di piante medicinali. La visita al parco è possibile dal mercoledì alla domenica, dalle ore 09,30 alle ore 18,00, ad un prezzo di £ 17,00 per gli adulti, oppure prenotata tramite accesso al sito www.parcdelasource.com L’ingresso è gratuito nel solo caso si vogli accedere alla boutique o alla caffetteria “Terrazza del parco”. Penultima attrazione della città di Bouillante è la magnifica Ansa à la Barque . La spiaggia, poco frequentata, forse perché ospita un porticciolo per pescatori, sfoggia sul suo lato sinistro un bel faro e alle sue spalle un fitto boschetto paludoso all’interno del quale sono presenti le vestigia di un sito storico un tempo dedicato alla lavorazione dell’indaco, pianta tropicale dalla quale si estraeva un colorante blu. Il sito, come detto, è tra quelli inseriti nel progetto della rotta degli schiavi in quanto, tempo addietro, erano stati rinvenuti alcuni resti risalenti al XVII secolo, come piccole vasche e frammenti di ceramiche, e, intorno alla grande vasca di agitazione o ammollo, cocci di bottiglie di vetro. Gli studi portati avanti da alcuni storici raccontano che la scelta dell’ Anse-à-la-Barque , quale luogo ideale per costruire questa piccola fabbrica, scaturì principalmente per due motivi: il clima secco della costa, particolarmente adatto alla crescita delle piante di indaco, e il torrente che scorre nel vicino fossato, fonte di un grande quantitativo d’acqua dolce indispensabile al processo produttivo. Il tour si conclude sulla Route de la Traversèe con la visita all parco zoologico “Des Mamelles”. La struttura è una vera e propria arca di Noè moderna collocata nel contesto di un’area tropicale lussureggiante. Essa ospita più di mille specie di piante, percorsi su corde, ed una passarella in legno che, attraversando l’intero parco, conduce su oltre 20 siti all’interno dei quali trovano dimora circa 85 specie animali dei Caraibi e della Guyana, suddivise tra mammiferi, uccelli, rettili e artropodi. Visita Deshaies | Enjoy Guadalupa Spiaggia Malendure Testo e foto Stefano Mappa
- In tour con #EnjoyGuadalupa Deshaies
Percorrendo da Pointe-Noire per circa dodici chilometri la N2 verso nord, si raggiunge Deshaies uno dei Comuni turisticamente più attrattivi del versante ovest di Basse-Terre. Balzata agli onori della cronaca per aver fatto da scenario alla fortunata serie televisiva “ Delitti in paradiso ”, Deshaies è particolarmente conosciuta per le sue spiagge, come quella di Leroux , Grande Anse , de Tillet e la Perle , e per il famoso giardino botanico . La prima tappa del nostro viaggio è la spiaggia Leroux , posta a sei chilometri e mezzo da Pointe-Noire . Situata nella frazione di Ferry, la spiaggia Leroux è una piccola spiaggia paradisiaca lunga meno di cento metri coperta in gran parte da sabbia bianca, incorniciata da una verde e lussureggiante vegetazione e da un mare nel quale gli amanti delle immersioni potranno scoprire dei fondali marini incantevoli. Ma se ci si vuole immergersi nel contesto di un angolo di natura dove la flora, e in parte la fauna, giocano un ruolo determinante, il giardino botanico di Deshaies è un sito che ti lascia senza fiato. Disegnato dal paesaggista Michel Gaillard, si estende per cinque ettari coltivati a orchidee, ibisco, canneti, dove trovano casa pappagallini variopinti e simpatici fenicotteri rossi. All’ingresso c’è una grande piscina ricca di carpe giapponesi Kois, piante acquatiche, papiri, e da una rigogliosa schiera di piante tropicali. Il giardino è visitabile percorrendo un lungo romantico sentiero lungo il quale trovano posto palme, piante medicinali, buganvillee conduce ad una suggestiva cascata artificiale e varie gabbie di pappagalli, all’interno delle quali è possibile intrattenersi per ammirarne la bellezza e la simpatia. Per chi intende trascorrere un’intera giornata nel giardino, questa oasi verde offre la possibilità di pranzare in un ristorante panoramico che consente di ammirare il mar dei Caraibi e la cascata del parco, assaporando la tipica cucina creola a base di prodotti locali. Ma il giardino offre anche la possibilità di consumare dei veloci pasti nel grazioso snack bar con vista della magnifica baia di Deshaies e l’sola di Montserrat, e acquistare nella boutique prodotti locali come cacao, cioccolato e dolci, oppure approfondire attraverso la sua libreria la conoscenza e la conservazione sulla natura. Il giardino è aperto al pubblico tutti i giorni dalle 9,00 alle 16,30 al costo, per gli adulti, di 15,00 euro. ( www.jardin-botanique.com ) Lasciato il giardino botanico, in pochi minuti si raggiunge il borgo di Deshaies. Deshaies è un centro abitato di oltre 4mila abitanti, rinomato, oltre che aver ospitato la serie televisiva “Delitti in paradiso”, soprattutto per le bellezze naturali sopra descritte e le spiagge che andremo a scoprire e per le tipiche abitazioni dallo stile creolo. In passato, questo borgo ha dato rifugio, all’interno dell’insenatura posta in centro città, alle navi corsare e a quelle belligeranti, e aver ospitato nel 1493 la nave di Cristoforo Colombo per il rifornimento d’acqua. Questo piccolo borgo è praticamente concentrato su un’unica via ricca di ristorantini molto caratteristici e piccole attività commerciali che si affacciano su una stupenda baia verde e un porticciolo dove prendono posto alcune imbarcazioni private. Ma il punto di forza di Deshaies sono i tre lidi posti in circa nove chilometri lungo la N1. Il più rinomato è quello di Grande Anse , ma anche quello della Perle e de Tillet non sono da meno, tanto da attirare quotidianamente moltissimi turisti e locali. Grande Anse è particolarmente conosciuta per la sua magnifica lingua di sabbia dorata della lunghezza di quasi due chilometri, le sue palme, i tanti locali, ristoranti e attività commerciali posti al suo ingresso, e per i favolosi tramonti dorati che si possono ammirare sulla sabbia al calar del sole. La Perle ha una lunghezza di circa 800 metri; le sue acque sono di un celeste intenso e le tante palme di cocco che ornano l’interno della spiaggia danno riparo ad alcuni ristoranti e alla famosa casa in legno del commissario della serie televisiva “Delitti in Paradiso. La spiaggia de Tillet , infine, è una piccola baia che garantisce tranquillità e bagni in acque cristalline dove è possibile nuotare e fare snorkeling. L’arenile dorato fa da contrasto al celeste delle sue invitanti acque, rendendo il lido una tappa da non perdere. Per gli appassionati di escursionismo, invece, Deshaies offre la possibilità di vivere momenti di puro divertimento scoprendo, lungo il fiume Ferry, le sue incantevoli cascate e le opportunità di praticare il canyoning. Visita Deshaies | Enjoy Guadalupa Il video: In tour a Deshaies ( youtube.com ) Commissariato della serie TV "Delitti in paradiso" - Centro città di Deshaies
- In tour con #EnjoyGuadalupa Basse-Terre
Basse-Terre è la capitale amministrativa dell’isola di Guadalupa. Città d’arte e di storia, è custode di importanti opere architettoniche e di una famosissima distilleria. Il tour parte da forte Louis Delgrès, struttura imponente posta su una posizione dominante, è stata edificata nel 1649. Oggi è simbolo della lotta alla schiavitù portata avanti nei primi anni del 1800 da Louis Delgrès, un mulatto con una lunga esperienza militare da sempre fervido oppositore della reintegrazione della schiavitù, provvisoriamente abolita, dopo aspri combattimenti contro le truppe napoleoniche, nel 1794. Classificato come monumento storico nel 1977, il sito è gratuitamente aperto al pubblico tutto l’anno e offre visite guidate, mostre e vari eventi culturali. Seguendo per poche centinaia di metri rue de Ducommier, si raggiunge la Cattedrale di Nostra Signora del Carmelo. Costruita a metà del XVII secolo, la chiesa è opera dei gesuiti responsabili dell'evangelizzazione degli schiavi dell'isola. Divenuto proprietà dei Carmelitani alla fine del XVIII secolo, si presenta sotto forma di edificio in stile neoclassico con facciata a quattro pilastri che circondano nicchie prive di statue, tre frontoni triangolari e un emblema araldico raffigurante due leopardi. Proseguendo su Rue de Ducommier, si incrocia la strada Nazionale 2 ed in pochi minuti si arriva al palazzo del Consiglio Generale, imponente edificio costruito nel 1935 dall'architetto Ali-Georges Tur come parte di un progetto globale del Ministero delle Colonie per promuovere lo sviluppo della prefettura della Guadalupa. Il 15 dicembre del 1997, il palazzo è stato classificato monumento storico. Il sito successivo è la Cattedrale di Nostra Signora della Guadalupa, raggiungibile in 6 minuti, percorrendo via Maurice Martino. La Cattedrale, eretta nel 1850, si caratterizza per la sua facciata in stile barocco tipico dei modelli allora utilizzati dai Gesuiti. Costruita in pietre vulcaniche, la facciata è ornata dalle statue di San Pietro, San Paolo e della Vergine. La struttura è successa a una cappella eretta nel 1673. L’ultima tappa del nostro tour a Basse-Terre è la distilleria Bologne. Posta poco fuori il centro abitato, la distilleria ha origini risalenti ai secoli XVII e XVIII grazie alla famiglia De Bologne, giunta alla Guadalupa nel 1654. Le coltivazioni della distilleria Bologne si estendono su un'area di quasi 150 ettari tra il mare e la montagna, e grazie ai loro sessanta appezzamenti, posti a Capesterre-Belle-Eau e Saint-Claude, è l'unica distilleria della Guadalupa a coltivare la canna nera. All’interno dell’azienda è possibile visitare gli impianti preposti alla produzione del rum e lo spazioso e accogliente shop dove sono esposte tutte le migliori qualità del liquore. Visita Basse-Terre | Enjoy Guadalupa Memorial Louis Delgrès
- Gli itinerari off-road della #Guadalupa
Sentiero de Chameau Oggi Enjoy Guadalupa ci porta a Terre-de-Haut, una delle due isole abitate presenti nell’arcipelago di Les Saintes, per farvi conoscere il sentiero de Chameau o del Cammello, un percorso di 7,3 chilometri capace di sprigionare grandi emozioni per i paesaggi mozzafiato che si ammirano ad oltre trecento metri di altitudine, le particolari formazioni rocciose presenti lungo il cammino, e per le rare specie endemiche presenti sul percorso di ritorno. Raggiungibile con circa trenta minuti dal porticciolo di Trois-Rivière, su Basse-Terre, il pittoresco arcipelago di Les Saintes, esclusivo per gli originali scenari naturali, ha il potere di effondere un fascino senza eguali nel suo genere. Le colorite abitazioni dagli sgargianti tetti rossi, incastonate tra le baie e le lussureggianti collinette delle due sole isolette abitate, Terre-de-Haut e Terre-de-Bas, si rivelano agli occhi dei visitatori come due bizzarri quadri naif. Il tracciato parte dal centro del borgo posto all’interno di una baia considerata tra le più belle baie al mondo, oltrepassa il caratteristico e variopinto palazzo del municipio e la chiesa dedicata alla Madonna dell’Assunzione, attraversa la via principale dell’isola ricca di piccole e colorate abitazioni, ristorantini, bar e specchi d’acqua di color celeste come la meravigliosa Anse du Curè, sino a raggiungere il cartello informativo che indica l’inizio della ripida salita di circa 1,8 chilometri che porta sulla sommità della collina, posta a 309 metri sul livello del mare. L’ascesa riserva emozioni a non finire per i paesaggi mozzafiato che è possibile ammirare. Da quell’altitudine si ha una visione a 360° dell’intero arcipelago di Les Saintes e delle vicine isole presenti nella vastità del Mar dei Caraibi come la Dominica, Basse-Terre e Marie-Galante. Dalla sommità della collina, dove è presente una torre, vestigia del passato militare di questo arcipelago, parte un sentiero all’interno della foresta della lunghezza di circa 1,3 chilometri con un primo tratto di circa 800 metri molto ripido, che porta alla graziosa spiaggia di Crawen dove è possibile rifocillarsi nel suo splendido specchio d’acqua. Infine, proseguendo per circa 600 metri in direzione centro del borgo è possibile scoprire la più bella spiaggia dell’isola, Pain de Sucre, una caletta caratterizzata per la presenza, alla sua destra, di un rilevo di una trentina di metri a forma conica coperto da una folta vegetazione che protegge lateralmente questa piccola laguna dalle acque verde smeraldo e dai rinomati fondali, ideali per lo snorkeling. La spiaggia si caratterizza, altresì, per la presenza di una sottile lingua di sabbia chiarissima ombreggiata da un fitto palmento radicato in un’adiacente area privata. Scoperta anche questa gemma caraibica, il rientro al borgo proseguirà sulla medesima strada percorsa all’andata. www.enjoyguadalupa.com Testi e foto Stefano Mappa
- Gli itinerari off-road della #Guadalupa
Sentiero delle Falesie Oggi con #Enjoyguadalupa siamo a Marie-Galante per percorrere il sentiero delle Falesie, un sentiero mozzafiato parallelamente lungo le alte scogliere del versante est dell’isola. Il percorso di media difficoltà di circa dieci chilometri percorribile in circa tre ore di cammino consente di ammirare, da diverse decine di metri d’altezza, numerose anse all’interno delle quali s’infrangono prepotenti le azzurre e spumeggianti acque dell’Oceano. Il punto di partenza è posto nel Comune di Capesterre in corrispondenza della strada statale D 201, quindi dopo aver percorso un breve tratto di strada attraverso una piantagione di canna da zucchero e una area boscosa si raggiunge la prima attrazione, Anse Piton. Proseguendo lungo il sentiero costiero attraversa un grando prato che converge di nuovo verso la costa incrociando, in successione, Anse Pineau, Anse Roquette, Anse Ballet, e Anse Bois d’Indie. Una volta aggirato la sporgenza di Grosse Pointe, dopo qualche centinaio di metri si arriva a Caye Plate e alle sue due caratteristiche grotte. www.enjoyguadalupa.com Caye Plate
- Gli itinerari off-road della #Guadalupa
Sentiero Montana Con Enjoy Guadalupa oggi ci portiamo sull’isola della Dèsirade per percorre uno dei più interessanti sentieri escursionistici di questa incantevole isola posta a sud-est di Grande-Terre. Raggiungibile in circa 45’ di traghetto dal porto di St. François, l’isola della Dèsirade si caratterizza per la sua forma allungata, la presenza di splendide spiagge tropicali e di alcune vestigie del passato visitabili percorrendo l’unica strada asfaltata (D 207) posta sul versante sud dell’isola. Il sentiero Montana è un facile percorso escursionistico quasi pianeggiante, posto sulla parte orientale dell’isola, lungo circa quattro chilometri, percorribili in circa 1h30’ di cammino, la cui partenza è posta nei pressi della scuola elementare del quartiere di Baie Mahault. Dopo aver superato i primi 200 metri del sentiero, si svolta a sinistra e si segue la prima parte del Montana; lungo il cammino il percorso consente di scoprire la Riserva Naturale Nazionale della Dèsirade caratterizzata dalla presenza di un patrimonio geologico eccezionale i cui elementi più notevoli sono le colate di basalto associate a banchi di radiolariti caratteristici di eruzioni sottomarine, e da specie rare di flora e fauna, come il cactus "Tête à l'Anglais", e le famose iguane delle Piccole Antille. Dopo aver percorso i primi 1600 metri del sentiero, quest’ultimo devia verso sud dell’isola costeggiando per cica 800 metri prima Anse Devant-y-Bon, successivamente Pointe Doublè sito, quest’ultimo, sul quale è presente un’antica stazione meteo ormai in disuso progettata dall’architetto locale Ali Tur. Proseguendo lungo il sentiero caratterizzato dalla presenza da specifica segnaletica stradale indicante il passaggio delle iguane, è possibile incrociare il grande faro, le rovine di un antico cotonificio, un’area informativa che illustra la storia geologica dell’isola, e un lebbrosario, struttura attiva dal 1728 al 1956. Il successivo chilometro di strada in terreno aperto solca un paesaggio selvaggio e lunare, mentre gli ultimi cinquecento metri consentiranno di superare la graziosa Cappella di Nostra Signora del Faro. www.enjoyguadalupa.com
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Sentiero de la Grande Pointe A Trois-Rivières, il sentiero escursionistico de la Grande Pointe Una nuova rubrica per gli amici di #Enjoyguadalupa Il nostro viaggio alla scoperta di itinerari di particolare interesse naturale e storico, parte da Trois-Rivières, piccolo Comune posto sulla punta sud dell'isola di Basse-Terre. Meglio conosciuto per l'importante porto che assicura i collegamenti con l'arcipelago di Les Sainte, il museo archeologico delle Roches Gravées e per la stupenda spiaggia dalle sabbie nere di Grande Anse, a Trois-Rivières il sentiero de la Grande Pointe si pregia per la presenza di alcune vestige risalenti al XVIII secolo, come una batteria di cannoni con la sua polveriera, un antico mulino a vento ed i resti dell’omonima abitazione, testimonianza, quest’ultima, di un passato dedito alla produzione dello zucchero. Lungo il sentiero è anche possibile incrociare anche alcune rocce incise, simili a quelle presenti sul sito delle Roches Gravées. Il sentiero, classificato di facile percorrenza, della lunghezza di circa cinque chilometri tra andata e ritorno, parte dal parcheggio dell’ansa Durquery, base di partenza per raggiungere anche la cascata de la Coulisse, percorso di 1,3 chilometri, di cui uno da percorrere all’interno dell’omonimo fiume. La risalita del fiume consente di ammirare un susseguirsi di cascate di varie altezze, piscine e scivoli dove è possibile immergersi lungo il cammino. Giunti alla cascata, lo spettacolo è assicurato: un maestoso bacino di color verde smeraldo accoglie, con un salto di sette metri, un fragoroso salto d’acqua, garantendo un colpo d’occhio unico che ripaga lo sforzo profuso per averla raggiunta. Nelle immediate vicinanze della cascata sono anche presenti i resti dell’antico mulino dell’abitazione la Coulisse, e cento metri più avanti quelli dell’abitazione Duquery. www.enjoyguadalupa.com
- Gli itinerari off-road della Guadalupa
Sentiero “Des Dames” A St. Claude, su Basse-Terre, l’ascesa al vulcano Soufrière con sentiero “Des Dames” Nel cuore del parco nazionale della Guadalupa svetta imponente il vulcano attivo Soufrière, dai locali anche denominato “La vecchia signora”. Situato a pochi chilometri dalla città di Saint-Claude, la Soufrière è facilmente raggiungibile in auto percorrendo la D11.Con i suoi 1467 metri di altezza ed una lussureggiante vegetazione circostante, rappresenta uno dei siti naturali più caratteristici della Guadalupa, visitabile in un tempo compreso tra le 3-4 ore di cammino tra andata e ritorno. Il tempo meteorologico gioca un ruolo fondamentale nell’organizzazione dell’escursione. Occorre quindi conoscere le previsioni meteo e, oltre a prevedere una scorta d’acqua, occorre munirsi di idoneo abbigliamento capace di affrontare le più temibili avversità del tempo, come pioggia, nebbia e vento. Due i percorsi che conducono alla vetta: quello “Des Dames” in circa 1h15’ e quello del Col de l’échelle, in 1h35’. L’ascesa alla sommità del vulcano percorrendo il cammino “Des Dames” è particolarmente suggestiva, tale da far vivere esperienze fantastiche.Dal parcheggio, posto a circa 900 metri d’altitudine, si supera la vasca di Bains Jaunes, un bacino di acqua tiepida a 27°-28° alimentato dalle sorgenti termali del vulcano all’interno delle quali ci si può immergere per un rilassante bagno soprattutto al termine dell’ escursione, ci si incammina lungo il sentiero Trace-du-Pas du Roi sino a raggiungere il pianoro di La Savane à Mulets. Questo sentiero ben strutturato e sicuro è avvolto da una vegetazione lussureggiante formata da alberi giganteschi liane e felci arboree. In poco meno di trenta minuti di cammino si giunge alle pendici del vulcano e l’ambiente cambia drasticamente. La foresta rigogliosa si riduce a vista d'occhio. Sul pianoro di La Savane à Mulets, a 1140 metri di altitudine, lo scenario che si apre è mozzafiato. Il luogo è governato da una magia incredibile che invita a liberare lo sguardo verso l’orizzonte per ammirare panorami strabilianti come il litorale di Basse-Terre, le isole Les Saintes e più in generale, la vastità del mar dei Caraibi. Da quel punto ci si incammina lungo il ripido e stretto percorso delle dame. L’ascesa, stimata in circa 1 ora e 15 minuti, consente, in successione, di ammirare la famosa frana di Faujas, creatasi a seguito di un’eruzione nel 1798, e poco prima della sommità, la grande faglia dalle variopinte pareti rocciose tappezzate da splendidi tappeti di muschi e licheni dalle sfumature rosso ed arancio. Poco prima della vetta è anche presente un rifugio in pietra per ripararsi da eventuali avversità. Ancor pochi metri prima di arrivare in cima, la “vecchia signora” mostra altre meraviglie. Il cratere Dupuy, la voragine di Tarissant, dalla quale escono nuvole di zolfo, tali da rendere l’aria poco respirabile, quindi Pic Napoleon. Tre crateri che fanno capire l’imponenza del Soufriére, un vulcano pienamente attivo in grado di incutere, dopo la famosa eruzione dell’8 luglio del 1976, i dovuti timori. Giunti in cima, la sosta è d’obbligo per i rituali scatti fotografici e farsi catturare dai meravigliosi e lussureggianti paesaggi circostanti e dalle sempre fumanti fumarole. www.enjoyguadalupa.com
- Gli itinerari off-road della Guadalupa
Trace des Douaniers Ad Anse Bertrand, sulle alte scogliere di Grande-Terre, il percorso off-road la Trace des Douaniers. Il percorso off-road che oggi Enjoy Guadalupa vi illustra è la Trace des Douaniers. Posto nel Comune di Anse Bertrand, sulla punta nord dell’isola di Grand-Terre, il sentiero dei Doganieri è un percorso ad anello di otto chilometri percorribile in circa tre ore di cammino, tra andata e ritorno. Lasciata l’auto nel parcheggio antistante il sito di Port d'Enfer, un fiordo di qualche centinaio di metri al cui ingresso è presente un ristorante ed una passarella in legno che conduce ad una piccola spiaggia alla cui riva si concentra un’alta percentuale di sargasso, la Trace des Douaniers è un sentiero lungo il quale è possibile godere di panorami mozzafiato che si affacciano sull’oceano Atlantico e scoprire, seguendo le indicazioni di un’apposita cartellonistica, la grotta del Trou Madame Coco e il Pointe des Souffleurs. Il Trou de Madame Coco è una grotta sotterranea naturale scavata nella scogliera dove, secondo la leggenda, fu imprigionata la strega Madame Coco per non aver rispettato con il diavolo il patto con il quale sarebbe dovuta diventare più forte della sua rivale Madame Grands-Fonds. Lasciata il Trou de Madame Coco, dopo un'ora di cammino, si giunge in prossimità di Pointe des Souffleurs, un’area rocciosa dalle cui cavità rocciose vibrano verso l’altro assordanti nebulizzi d’acqua, uno spettacolo unico della natura che ripaga il non difficile tragitto panoramico percorso al disopra delle alte scogliere a picco sulle azzurre acque dell’oceano Atlantico. Grotta del Trou Madame Coco www.enjoyguadalupa.com















