Scopri la Guadalupa
In tour con Stefano
Cinque validi motivi per scoprire un meraviglioso arcipelago francese nel cuore del mar dei Caraibi
Premessa
Tra le numerose isole che il Mar dei Caraibi ospita nelle sue splendide acque, c’è un arcipelago a forma di farfalla in grado di sprigionare forti emozioni nei cuori di coloro che per la prima volta scoprono queste esclusive gemme tropicali.
Siamo alla Guadalupa, territorio d’Oltremare Francese (Europa), per conoscere una manciata di isole delle Piccole Antille ogniuna con sun suo fascino.
Cinque i motivi per cui la Guadalupa rappresenta una meta ideale per un soggiorno da sogno.
L’arcipelago si pregia della presenza di meravigliose spiagge bianche, dorate e nere puntellate da alte palme di cocco; di riserve marine e terrestri protette; di una storia millenaria risalente ai nativi d’America, e secolare legata alle deportazioni degli schiavi neri d’Africa; di scenari naturali mozzafiato da scoprire percorrendo gli innumerevoli sentieri off-road; di tradizioni culturali e gastronomiche gelosamente tramandate da una popolazione composta da un mix di etnie africane, europee, e indiane.
Possiamo quindi affermare, che la Guadalupa è una meta caraibica di assoluta bellezza in grado di assicurare molte opportunità di svago e cultura.
L’arcipelago della Guadalupa
L’arcipelago si compone di sei isole abitate, di due atolli disabitati classificati riserve naturali marine e terrestri, e da una manciata di isolotti sparsi principalmente nella famosa riserva marina del Gran-Cul-de-Sac-Marin.
Grande-Terre, ala destra della grande farfalla, è un’isola affascinante in virtù delle sue bianche splendide spiagge tropicali puntellate da alte palme di cocco e per gli invitanti specchi d’acqua di color turchese.
Basse-Terre, ala sinistra della grande farfalla, è invece un’isola vulcanica lussureggiante, unica, grazie alla presenza di rigogliose foreste, innumerevoli cascate, parchi protetti, spiagge dall’arenile dorato e nero, e splendide riserve marine.
Les Saintes, piccolo arcipelago posto a sud di Basse-Terre, si caratterizza per i suoi pittoreschi scenari multicolori dei paesaggi ammirabili sulle due sole isole abitate: Terre-de-Haut e Terre-de-Bas.
Marie-Galante, un’isola dalla forma circolare meglio conosciuta come l’isola dei cento mulini per la secolare dedizione alla coltivazione della canna da zucchero e alla produzione del rum.
La Dèsirade, incomparabile con le altre isole dell’arcipelago della Guadalupa per la sua forma allungata e i suoi scenari naturali contrastanti, è legata ad un passato caratterizzato dalla deportazione dei lebbrosi dalla Francia di Re Luigi XIV.
Infine, gli atolli di Petite Terre, due riserve marine e terrestri poste nel bel mezzo dell’oceano Atlantico d’inestimabile valore ambientale, denominate Terre-de-Bas, accessibile solo per finalità turistiche, e Terre-de-Haut, rigorosamente vietata.
Molte delle isole sopra citate si caratterizzano infine, per la presenza di importanti siti archeologici, come le famose pietre intagliate e incastonate sul terreno, scientificamente denominate “petroglifi”, risalenti alle popolazioni precolombiane, e siti storici risalenti ai secoli scorsi inseriti nel progetto UNESCO, "La Route de l'esclave - Traces-Mémoires en Guadeloupe", un progetto capace di fornire una comprensione più completa del passato di queste isole caratterizzato dalla deportazione degli schiavi.
Infine, le tradizioni folcloristiche e gastronomiche tramandate nei secoli dalla popolazione locale rappresentano altri motivi d’interesse per chi vuole approfondire la conoscenza di questo fantastico arcipelago.
Tra le principali attività folcloristiche c’è il carnevale, un vero e proprio evento folcloristico unico nel suo genere in grado, ogni anno, di attirare dai 60.000 ai 150.000 spettatori. Introdotto intorno al XVII secolo dagli europei cattolici che s’insediarono in questo fantastico angolo dei Caraibi, il periodo dei festeggiamenti inizia con l’Epifania e termina il Mercoledì delle Ceneri.
Un arco di tempo abbastanza ampio durante il quale, canti, musica travolgente e ritmata, e sfilate di differenti gruppi, ciascuno con il proprio carro, costume e coreografia, lascia spazio ad un’esplosione di euforia collettiva.
Altri appuntamenti folcloristici molto sentiti sono le tradizionali rappresentazioni musicali come il Gwo-ka, antica danza ritmata da speciali tamburi con i quali si accompagnano i canti e le danze degli antichi schiavi, ed ancora balli come lo Zouk, la Beguine e la Quadriglia.
Sotto il profilo gastronomico, invece, la Guadalupa trae le sue influenze culinarie dalla Francia, dall'India e dall'Africa.
Tra i piatti più conosciuti c’è il Colombo, un insieme di spezie (tra cui coriandolo, peperoncino e pepe) simile al curry con cui viene cucinata la carne, in particolare il pollo e la capra, ma anche il maiale e il pesce.
Di solito vengono servite in un unico piatto accompagnato da riso e fagioli, e in alcuni casi il colombo si cucina anche per portare una nota piccante a certi dessert.
Molto apprezzati sono anche Les Accras, e i Bokit.
Le prime sono piccole “frittelle” contenenti vari ingredienti, tra cui gamberi o merluzzo servite singolarmente oppure insieme al pollo, consumate come piccolo pasto o come snack veloce sulle spiagge.
I secondi, invece, sono una sorta di panini fritti da gustare per una pausa pranzo rapida e gustosa.
Il panino viene fritto, tagliato in due e riempito con della carne, prosciutto, formaggio, pesce o verdure con l’aggiunta, in alcuni casi, della maionese o altre salse.
Anche nel campo dolciario la Guadalupa produce leccornie di primissima qualità.
Tra i dolci più serviti c’è il Sorbet au coco, un sorbetto al cocco preparato con specifica attrezzatura in modo artigianale e venduto sulle spiagge o nelle gelaterie tradizionali, e il Tourment d’amor, tipico dolce di Les Saintes a forma di piccola torta ripieno di marmellata dai diversi gusti come il cocco, l’ananas e la banana.
Il granchio farcito è una specialità che viene preparata in occasione delle feste pasquali. La sua preparazione prevede la polpa di granchio, la mollica di pane, del succo di lime, l’aglio, l’erba cipollina, delle spezie, il peperoncino delle Antille, ed il pane grattugiato. Il tutto viene poi informato per una decina di minuti.
Infine, come non menzionare le principali bevande, parte integrante delle abitudini dei locali e dei turisti che visitano l’arcipelago.
Tra tutte c’è il Rum, secolare liquore strettamente legato alla coltivazione della canna da zucchero, pianta importata nei Caraibi più di 3 secoli fa, quando i francesi, nel 1635, colonizzarono l’arcipelago.
Alla Guadalupa esistono oltre dieci distillerie distribuite su tre isole, Grande-Terre, Basse-Terre e Marie-Galante tutte a conduzione familiare ed aperte ai visitatori con tour “ad hoc” durante i quali vengono mostrate le coltivazioni, gli impianti, e rese note le fasi e le modalità della produzione di questa rinomata bevanda alcolica.
Due le tipologie di rum prodotte: quello agricolo e quello industriale.
La differenza sta nel metodo produttivo; il primo si ottiene dal succo puro della canna da zucchero, mentre il secondo dalla distillazione della melassa.
Con il rum agricolo si produce il Ti’punch, bevanda adatta – secondo i locali – ad allietare tutte le ore della giornata.
Gli ingredienti sono il lime, lo zucchero di canna (a Marie-Galante si preferisce utilizzare lo sciroppo di zucchero di canna o il miele di produzione locale) e rum agricolo senza ghiaccio.
Il rum agricolo, infine, si utilizza anche per il Planteur, miscela di rum, succo di frutta e zucchero di canna.
Questa bevanda si vende anche già pronto in bottiglia in modo artigianale e industriale, e non è il classico cocktail tropicale che ci si può immaginare, ma è una bevanda molto alcolica alla frutta.
Infine, per dissetarsi con qualcosa di più leggero, c’è la locale birra Corsaire, servita con l’immancabile fetta di lime.
Programma generale e sistemazioni logistiche
Sulla base delle mie esperienze, un viaggio alla Guadalupa dovrebbe prevedere una durata di almeno quindici giorni, viaggi compresi, da programmare preferibilmente nel periodo dicembre-aprile, in quanto il clima è secco e lontano dalle piogge o altri eventi meteo come tempeste tropicali e uragani particolarmente impetuosi nei mesi estivi e autunnali.
Nell’arco di questo arco di tempo riterrei opportuno prevedere una triplice sistemazione alberghiera così organizzata: sette notti sull’isola di Grande-Terre, cinque su quella di Basse-Terre, e tre su Marie-Galante.
La scelta delle città rappresenta un‘altra scelta strategica in quanto consentirebbe quotidianamente comodi spostamenti sui siti da visitare senza dover percorre in auto grandi distanze e, al contempo, in grado di assicurare servizi di qualità nel campo della sanità, dei trasporti, della sicurezza, ecc.
Al riguardo, consiglio la città di St. Anne su Grande-Terre, Gourbeyre su Basse-Terre, e Grand-Bourg su Marie-Galante.
I giorni di permanenza nelle citate cittadine potrebbero anche variare in ragione delle escursioni che si vogliono programmare.
La Guadalupa si raggiunge con compagnie aeree di Bandiera (Air France) o compagnie secondarie come Air Corsair e Air Caraibes.
Ciò chiaramente varia dal Paese di partenza.
Per gli europei, e in particolare gli italiani, ì voli partono principalmente dall’aeroporto di Parigi Orly, durano circa otto ore, con arrivo all’aeroporto internazionale Pôle Caraïbes di Le Raizet di Abymes importante città posta a pochi chilometri dal porto croceristico di Point-à-Pitre.
Per gli spostamenti, il noleggio di una automobile risulta essenziale.
Il costo dei carburanti è unificato tra i tanti distributori.
Sulle principali isole dell’arcipelago, come Grande-Terre, Basse-Terre, e Marie-Galante sono presenti un’infinità di autonoleggi con opportunità di prenotazione on line già dall’Italia, e possibilità di ritiro e riconsegna dell’autovettura anche secondo le proprie necessità.
I trasferimenti di isola in isola risultano altresì particolarmente comodi.
On line è possibile conoscere le varie compagnie di navigazioni, i costi, e le relative rotte e prenotare in ragione dell’organizzazione del viaggio.
Le cinque isole principali della Guadalupa sono raggiungibili dai seguenti porti: Point-à-Pitre (Grande-Terre), St. François (Grande-Terre), Trois-Rivière (Basse-Terre).
Dal porto Bergevin di Pointe-à-Pitre si raggiunge il porto di Grand-Bourg sull’isola di Marie-Galante e Terre-de-Haut a Les Saintes attraverso www.express-des-iles.fr
Da St. François si raggiungono la Dèsirade e il porto di St. Louis sull’isola di Marie-Galante mediante la compagnia navale www.comadile.fr
Da Trois-Rivière si raggiunge il porto di Terre-de-Haut e Terre-de-Bas su Les Saintes con la www.karuferry.com
Petite Terre si raggiunge invece con agenzie private.
Il programma che propongo include quattro escursioni giornaliere, una alla Dèsirade ed una a Petite Terre, entrambi partenti dal porto di St. François, su Grande-Terre; una alla riserva marina di Gran-cul-de-Sac-Marine da St. Rose, su Basse-Terre, e una da St. Louis, su Marie-Galante, per raggiungere l’isola di Terre-de-Haut a Les Saintes.
Da questa isola, in appena quindici minuti di traversata, con piccole imbarcazioni è possibile visitare anche Terre-de-Bas.
Ciò chiaramente è possibile prevedendo un soggiorno di una notte a Terre-de-Haut.
I restanti giorni saranno dedicati alle spiagge più rinomate, alla visita de siti d’interesse storico, ed alla scoperta dei paesaggi costieri mozzafiato.
La moneta utilizzata, infine, è l’Euro.
Brochure