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Immagine del redattoreStefano

Gli itinerari off-road della Guadalupa

Aggiornamento: 5 giu

Sentiero “Des Dames”

A St. Claude, su Basse-Terre, l’ascesa al vulcano Soufrière con sentiero “Des Dames”

Nel cuore del parco nazionale della Guadalupa svetta imponente il vulcano attivo Soufrière, dai locali anche denominato “La vecchia signora”.

Situato a pochi chilometri dalla città di Saint-Claude, la Soufrière è facilmente raggiungibile in auto percorrendo la D11.Con i suoi 1467 metri di altezza ed una lussureggiante vegetazione circostante, rappresenta uno dei siti naturali più caratteristici della Guadalupa, visitabile in un tempo compreso tra le 3-4 ore di cammino tra andata e ritorno.

Il tempo meteorologico gioca un ruolo fondamentale nell’organizzazione dell’escursione. Occorre quindi conoscere le previsioni meteo e, oltre a prevedere una scorta d’acqua, occorre munirsi di idoneo abbigliamento capace di affrontare le più temibili avversità del tempo, come pioggia, nebbia e vento.

Due i percorsi che conducono alla vetta: quello “Des Dames” in circa 1h15’ e quello del Col de l’échelle, in 1h35’.

L’ascesa alla sommità del vulcano percorrendo il cammino “Des Dames” è particolarmente suggestiva, tale da far vivere esperienze fantastiche.Dal parcheggio, posto a circa 900 metri d’altitudine, si supera la vasca di Bains Jaunes, un bacino di acqua tiepida a 27°-28° alimentato dalle sorgenti termali del vulcano all’interno delle quali ci si può immergere per un rilassante bagno soprattutto al termine dell’ escursione, ci si incammina lungo il sentiero Trace-du-Pas du Roi sino a raggiungere il pianoro di La Savane à Mulets.

Questo sentiero ben strutturato e sicuro è avvolto da una vegetazione lussureggiante formata da alberi giganteschi liane e felci arboree.

In poco meno di trenta minuti di cammino si giunge alle pendici del vulcano e l’ambiente cambia drasticamente.

La foresta rigogliosa si riduce a vista d'occhio.

Sul pianoro di La Savane à Mulets, a 1140 metri di altitudine, lo scenario che si apre è mozzafiato.

Il luogo è governato da una magia incredibile che invita a liberare lo sguardo verso l’orizzonte per ammirare panorami strabilianti come il litorale di Basse-Terre, le isole Les Saintes e più in generale, la vastità del mar dei Caraibi. Da quel punto ci si incammina lungo il ripido e stretto percorso delle dame.

L’ascesa, stimata in circa 1 ora e 15 minuti, consente, in successione, di ammirare la famosa frana di Faujas, creatasi a seguito di un’eruzione nel 1798, e poco prima della sommità, la grande faglia dalle variopinte pareti rocciose tappezzate da splendidi tappeti di muschi e licheni dalle sfumature rosso ed arancio.

Poco prima della vetta è anche presente un rifugio in pietra per ripararsi da eventuali avversità.

Ancor pochi metri prima di arrivare in cima, la “vecchia signora” mostra altre meraviglie.

Il cratere Dupuy, la voragine di Tarissant, dalla quale escono nuvole di zolfo, tali da rendere l’aria poco respirabile, quindi Pic Napoleon. Tre crateri che fanno capire l’imponenza del Soufriére, un vulcano pienamente attivo in grado di incutere, dopo la famosa eruzione dell’8 luglio del 1976, i dovuti timori.

Giunti in cima, la sosta è d’obbligo per i rituali scatti fotografici e farsi catturare dai meravigliosi e lussureggianti paesaggi circostanti e dalle sempre fumanti fumarole.


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