Il viaggio con Stefano di #EnjoyGuadalupa prosegue con la scoperta dell’arcipelago di Les Saintes.
Posto a sud di Basse-Terre, si estende per circa quattordici chilometri quadrati e si compone di ben nove piccole isole: Terre-de-Haute e Terre-de-Bas, entrambe abitate, l’isolotto Cabrit, Grand-Îlet, Coche, Augustins, Redonde, Pâté e Roches Percée.
Originariamente abitate dalle tribù indiane Arawak, le isole furono scoperte da Cristoforo Colombo il 4 novembre del 1493, denominandole” Los Santos” in riferimento alla festa di Ognissanti.
Sbarcati sul molo del folcloristico borgo le Bourg, posto frontalmente all’accogliente piazzetta del centro abitato, luogo, quest’ultimo, caratterizzato dalla presenza di alcune attività commerciali, dall’ufficio turistico, dalle due principali strade che collegano le estremità dell’isola, e dal monumento che commemora l’unità nazionale francese, proclamata, come è noto, il 14 luglio 1790, il tour parte dal Forte Napoleon, imponente struttura posta sulla sommità della collina Mire, un bellissimo punto di osservazione dal quale si può ammirare un panorama meraviglioso, come la sottostante baia, considerata, peraltro, tra le più belle del mondo.
Il Forte Napoleon fu costruito in due tempi, dal 1845 al 1849, poi dal 1857 al 1867 sotto Napoleone III, dopo che gli inglesi, nel 1809, lo distrussero insieme al piccolo forte Joséphine, i cui ruderi, sono ancora presenti sulla piccola isola disabitata di Cabrit.
Dal 1997 è classificato come Monumento storico.
All'interno, sotto le volte delle grandi sale, sono esposte le rievocazioni di battaglie, le tecniche di navigazione, la storia della colonizzazione, l'evoluzione delle specie botaniche presenti sull'isola. Tra gli oggetti caratteristici locali, è presente il cappello denominato Salako, importato dal Vietnam dai soldati francesi che vestivano l’uniforme con questo accessorio.
All’esterno del museo è presente un bellissimo giardino botanico dedicato a varie tipologie di piante grasse come cactus, aloe, yuccas, ecc.
Scendendo dalla tortuosa stradina che porta al forte, sulla sinistra è possibile ammirare la baia Marigot, all’interno della quale è presente un piccolo porto di pescatori, e due colline abbracciano invece una delle più famose spiagge di Terre-de-Haut, la spiaggia Pompierre.
Questo lido si estende per oltre 300 metri, ospita una grande area attrezzata, coperta da alte palme di cocco, sabbia chiarissima e un mare azzurro ed è raggiungibile dal centro di Terre-de-Haute in appena 20 minuti di cammino.
Tornando sulla strada centrale che riporta al centro del borgo, a poche decine di metri da quest’ultimo c’è il bivio che porta alla spiaggia di Grande-Anse.
Adiacente alla pista di atterraggio di un aerodromo, Grande-Anse è un lido dove è possibile fare delle romantiche passeggiate o ammirare il tramonto del pomeriggio con una vista aperta su un chilometro di spiaggia dalla sabbia fina e chiara.
Tornati sulla strada principale, classificata come D214, una biforcazione divide la strada in due vie parallele: una prosegue lungo la costa, tanto da toccare la bellissima ansa du Curè, l’altra, invece, s’inerpica verso l’interno del borgo dove è possibile trovare piccole abitazioni private o adibite a bed & breakfast.
Lungo il tragitto che s’affaccia sul litorale s’incrocia la pittoresca chiesa dedicata alla Madonna dell’Assunzione, colma di fedeli intenti ad ascoltare la Santa Messa domenicale, con alla sua sinistra il monumento dedicato al 350º anniversario della fondazione di Terre-Haut (1648-1998), e, poco più là, il variopinto palazzo del Comune circondato da palme di cocco e siepi, al cui ingresso, oltre a ospitare il vessillo francese, accoglie due cannoni d’epoca.
Continuando per il pittoresco corso, posto nel quartiere di Mouillage, fiancheggiato su entrambi i lati da piccole attività commerciali e residenze private, tra asperità altimetriche che raggiungono anche il 12% si raggiunge l’ansa Rodrigue.
Protetta tra due scogliere selvagge, la spiaggia dell'Anse Rodrigue è una delle più affascinanti di Les Saintes.
Dato le dimensioni ridotte del suo arenile e l’accessibilità limitata a solo piccoli mezzi lungo una strada di circa 1,5 chilometri, la spiaggia non è mai molto affollata.
Con i suoi circa 100 metri di larghezza caratterizzata da una distesa di sabbia bianca e fine, le sue acque turchesi e tranquille ti invitano a piacevoli nuotate.
Lasciata l’anse Rodrigue, in appena trenta minuti di cammino lungo la d214 e successivamente la route de l’anse Figuier, si giunge sull’omonima ansa, un altro lido molto tranquillo, poco frequentato, con sabbia chiara che vede la presenza delle pittoresche palme di cocco.
Risalendo verso route de Bois Joli in altrettanti 30 minuti cammino, sempre caratterizzato da notevoli saliscendi, si giunge alla famosa baia Pain de Sucre.
La spiaggia è raggiungibile percorrendo un sentierino sconnesso di circa settanta metri coperto da una folta vegetazione, alla cui destra sono presenti graziosi ristorantini.
La spiaggia Pain de Sucre è denominata così perché alla sua destra c’è un rilevo di una trentina di metri a forma conica coperto da una folta vegetazione che protegge lateralmente questa piccola laguna dalle acque verde smeraldo e dai rinomati fondali, ideali per lo snorkeling.
La spiaggia si caratterizza, altresì, per la presenza di una sottile lingua di sabbia chiarissima ombreggiata da un fitto palmento radicato in un’adiacente area privata, sotto il quale molti turisti si riparano dal cocente sole.
Rientrando sulla strada de Bois Joli, la scoperta delle spiagge di Terre-de-Haut prosegue in direzione ovest dell’isola per circa 2,4 chilometri dalla precedente spiaggia sino a raggiungere l’ansa Crawen.
L’ansa Crawen è una graziosa spiaggia di circa duecento metri, molto selvaggia, abitata da una colonia di polli e galline variopinte che girano tranquillamente sotto la piccola pineta speranzosi di ricevere qualcosa da mangiare dai pochi turisti intenti a consumare il pranzo.
La spiaggia, posta frontalmente all’isoletta di Grand Ilet, con l’enorme scoglio de La Coche a destra e quello de La Redonde sulla sinistra.
Ma la bellezza di Terre-de-Haut non si limita soltanto alle spiagge, al suo centro e al famoso forte Napoleon, ma anche alla presenza di un itinerario escursionistico che consente di portarsi a 309 metri di altitudine ed avere una visione mozzafiato dell’interno arcipelago.
Sto parlando del famoso sentiero le Chameau, sito, quest’ultimo, classificato come sito naturale protetto, in quanto custode di specie endemiche rare.
L’ascesa al punto più alto del sentiero richiede circa un’ora di cammino lungo una strada in cemento di circa quattro chilometri che si prende sulla biforcazione tra la d241 e rue de la Vigie.
Questa strada conduce sino alla cima su cui svetta una torre, vestigia del passato militare di questo arcipelago.
Il Chameau offre diversi punti panoramici, sulle isole dell'arcipelago stesso e l'ambiente circostante, il sud della Basse-Terre, Marie Galante e la Dominica.
Spiaggia Pain de Sucre
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