top of page

Diario di viaggio 2020

Pagina Facebook Enjoy Guadalupa

29 gennaio 2020

La fine di un sogno

Bene amici e non di Facebook che in questi sette giorni di vacanza a sfondo culturale mi avete virtualmente seguito, in giro per l'arcipelago francese, attraverso la pagina Enjoy Guadalupa. Sono stati sette giorni di assoluto relax durante i quali ho attraversato per lungo e per largo le due grandi isole, o ali di farfalla vista la loro conformazione, Basse Terre e Grande Terre, e visitato le isole de la Dèsirade, di Marie-Galante e de Les Saintes. Una settimana non è stata però sufficiente per avere una conoscenza completa dell'arcipelago. A mio avviso ne occorrerebbero almeno 14 di giorni.

 

Guadalupa non è soltanto mare e spiagge, Guadalupa è anche storia, con i resti delle sue origini e le strutture ottocentesche come le fortezze e le vecchie aziende agricole; natura, con i suoi parchi, cascate e giardini botanici; agricoltura, con le sue immense piantagioni di canna da zucchero e le distillerie; le sue riserve marine, e gli itinerari off road. Insomma un grande arcipelago che sa offrire opportunità di turismo per tutti i gusti. Nel mio viaggio non avuto il tempo di visitare, né la parte nord di Grande Terre (Sainte-Rose), note per le sabbie nere delle spiagge, né la stupenda laguna di Petite Terre visibile da la Dèsirade, classificata riserva naturale e marina per i suoi fondali e le varietà di animali e pesci.

 

Ma torniamo a noi. Il giorno 25 gennaio mi sono spinto sull'isola della Dèsirade per un'escursione giornaliera, il giorno seguente invece, mi sono trasferito per tre giorni a Marie-Galante dove ho portato a termine il mio tour visitando con un'altra escursione anche Les Saintes. In sintesi, cinque magnifiche isole dal fascino esotico bagnate, a seconda della loro posizione rispetto al nord, dalle splendide acque del mar dei Caraibi e dell'oceano Atlantico. Prima di imbarcarmi per il volo di rientro dall'aeroporto Internazionale di Point-a-Pitre, le ultime ore di permanenza a Guadalupa le ho dedicate, come promesso in un mio precedente racconto, a Grand Bourg, la città più importante di Marie-Galante.

 

Grand Bourg è il centro cittadino più grande dell'isola; il suo porto consente di raggiungere Grande Terre, e la maggior parte degli autonoleggio di Marie-Galante sono concentrati in questa città. Oltre ad avere una bella spiaggia, tipica caraibica, è custode dell'antico zuccherificio della famiglia Roussel-Trianon. Altro, d'interessante, non mi e sembrato di vedere. In sintesi, Grand Bourg è un grande borgo portuale dove i turisti vanno e vengono per ammirare, in autonomia o tour organizzati, le principali attrazioni dell'isola che ricordo, vive di turismo e di coltivazioni di canna da zucchero per la produzione del Rum.

Molte infatti le aziende sparse per l'intera isola con i relativi shop. Volendo dare un voto alle tre principali città di Marie-Galante, mi sbilancerei in tal misura: a St. Loius un bel 9 per il suo pittoresco piccolo borgo e locali sulla spiaggia; per alcuni siti naturali come il Geule Grand Gouffre, e storici, come l'antico mulino Bezard, e per le magnifiche spiagge; Capesterre un bell'8 soltanto per le spiagge; infine Grand Burg un 7 striminzito, grazie ai resti ben conservati del zuccherificio della famiglia Roussel-Trianon.

 

La lunga attesa, prima del volo serale, nonché tappa obbligata, è stata la principale città di Grande Terre. A mio parere, Point-a-Pitre è una cittadina di medie dimensioni, molto frenetica, con la presenza di moltissimi negozi e mercatini. Un po’ sporchina, ma tutto sommato non si discosta di molto da molte nostre città. Curiosando qua e la per il centro ho notato due lunghe vie affollate per lo shopping, due grandi piazze adibite a mercati, uno per i prodotti alimentari tipici e la frutta, e uno per il pesce. Una città comunque vivibile.

 

Non avendo nient'altro da vedere, con congruo anticipo, mi porto alla fermata dei bus che conducono all'aeroporto per trascorrere le ultime ore da viaggiatore in solitaria. 1,20 euro il costo del biglietto, rispetto ai 62,00 del taxi pagati al mio arrivo sull'isola per raggiungere St. Anne.  Alla soddisfazione dell'esperienza vissuta, si aggiunge anche quella di essere stato in grado di organizzarmela su misura e di aver completato il testo del documentario “In volo sulle ali di una farfalla”.

Al termine di questo viaggio, posso quindi considerare la Guadalupa un vero paradiso terrestre; un favoloso angolo del mondo immerso tra il mar dei Caraibi e l’oceano Atlantico dove il calore del sole, i colori degli scenari naturali, e i sapori e le fragranze dei suoi frutti e dei prodotti, fanno delle piccole Antille francesi un eden unico da vivere armonicamente a stretto contatto con la briosa verve di un popolo saldamente radicato alle centenarie tradizioni creole, un popolo cordiale e ospitale capace di rendere uniche ed entusiasmanti le esperienze turistiche dei moltissimi villeggianti che annualmente visitano il meraviglioso arcipelago d’oltremare francese.

 

Guadalupa, merci becoupe!

A tout à l'heure.

Logo Enjoy Guadalupa
bottom of page