L'approfondimento di #EnjoyGuadalupa - La riserva di Grand-Cul-de-Sac-Marin
- Stefano
- 16 giu
- Tempo di lettura: 2 min
La riserva naturale di Grand-Cul-de-Sac-Marin è un simbolo della ricchezza naturale della Guadalupa e un’importante area protetta che si estende su 15.000 ettari, collega le isole di Basse-Terre e Grande-Terre.
Essa comprende laghi, mangrovie, isolotti protetti e ospita numerose specie marine, tra cui 255 specie di pesci e 50 coralli, oltre a 78 specie di uccelli, alcune endemiche, dove mangrovie e barriere coralline svolgono un ruolo vitale nel mantenimento dell’equilibrio ambientale.
La riserva Grand-Cul-de-Sac-Marin è delimitata da una barriera corallina lunga 25 km e, sul versante terrestre, dalla più vasta fascia di mangrovie delle Piccole Antille, rappresentando così un importante serbatoio di biodiversità.
Le zone umide costiere proteggono la costa dall’azione delle onde, filtrano le acque di ruscellamento, immagazzinano l’acqua proveniente da piogge cicloniche eccezionali e ospitano numerose specie di uccelli migratori.
La poca profondità delle acque favorisce la crescita di estese praterie di fanerogame marine (piante con fiori), che fungono da aree nursery per molte specie di pesci, crostacei e molluschi.
La preservazione del Grand-Cul-de-Sac-Marin affronta sfide legate a inquinamento e turismo non regolamentato, che minacciano questo fragile ecosistema.
Gli sforzi di conservazione includono sensibilizzazione, restauro degli habitat, rafforzamento delle normative e collaborazione tra autorità, ricercatori e ONG, oltre a programmi educativi per le future generazioni.
Questo ecosistema ricco e variegato è un importante esempio di tutela ambientale, che preserva l’equilibrio tra terra e mare, offrendo ai visitatori un’esperienza immersiva nella natura.
Il Grand-Cul-de-Sac-Marin può essere esplorato in barca, kayak o paddle, permettendo di navigare tra la mangrovia e osservare i fondali in tranquillità.
Le escursioni guidate offrono un’immersione completa in questo ecosistema protetto, dove le zone umide sono riconosciute a livello internazionale per la loro biodiversità.
Il periodo migliore per visitarlo è da dicembre a maggio, durante la stagione secca, ideale per le attività nautiche e l’osservazione della biodiversità.
È essenziale rispettare le regole di protezione, evitare di danneggiare i coralli e preferire attività sostenibili per preservare questo fragile ecosistema.
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