I tesori della Guadalupa - Forte Napolèon
- Stefano

- 2 ago
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Aggiornamento: 22 ago
Il viaggio tra i tesori della Guadalupa oggi fa tappa a Terre-de-Haut, una gemma caraibica posta all’interno del meraviglioso arcipelago di Les Saintes.
Questo pittoresco arcipelago, esclusivo per gli originali scenari naturali, ha il potere di effondere un fascino senza eguali nel suo genere.
Le colorite abitazioni dagli sgargianti tetti rossi, incastonate tra le baie e le lussureggianti collinette delle due sole isolette abitate, Terre-de-Haut e Terre-de-Bas, si rivelano agli occhi dei visitatori come due bizzarri quadri naif.
Originariamente abitate dalle tribù indiane Arawak, le isole furono scoperte da Cristoforo Colombo il 4 novembre del 1493, denominandole ”Los Santos” in riferimento alla festa di Ognissanti.
Nel 1782 furono terre di conquista dei francesi e degli inglesi tanto che il 12 aprile di quell’anno venne combattuta la “Battaglia dei Santi” vinta dai britannici.
Nel 1816 tornarono in possesso dei francesi, i quali edificarono due importanti fortificazioni: Fort Joséphine sull’isola a Cabrit e Fort Napolèon sul Morne à Mire a Terre-de-Haut.
Come anticipato, la tappa odierna è il Forte Napoléon, imponente struttura posta sulla sommità della collina Mire, a 114 metri di altitudine, un bellissimo punto di osservazione dal quale si può ammirare un panorama meraviglioso, come la sottostante baia, considerata, peraltro, tra le più belle del mondo.
Illuminata da uno sole splendido che ha il potere di far brillare l’azzurro mare, questa suggestiva ansa mette in risalto il verde lussureggiante delle adiacenti colline, ed esalta i colori sgargianti delle piccole abitazioni dai tetti rossi.
Da questa postazione, oltre alla baia Bourg, è possibile godere della vista dell’isola della Dominica, di Basse-Terre e Grande-Terre.
In sintesi, un paesaggio mozzafiato d’ impareggiabile bellezza.
Il Forte Napoléon fu costruito in due tempi, dal 1845 al 1849, e dal 1857 al 1867 sotto Napoleone III, dopo che gli inglesi, nel 1809, lo distrussero insieme al piccolo forte Joséphine, i cui ruderi, sono ancora presenti sulla piccola isola disabitata di Cabrit.
Dal 1997 è classificato come Monumento storico.
Oggi, Forte Napoléon è custode della storia di questa terra e della battaglia del 1782 che ha contrapposto i francesi agli inglesi, di numerose sale espositive, e di un bellissimo giardino botanico dedicato a varie tipologie di piante grasse come cactus, aloe, yuccas, ecc. dal quale si può ammirare la sottostante baia.
Durante la Seconda guerra mondiale, sotto il regime di Vichy, il forte è stato utilizzato come prigione per i francesi di origine italiana e libanesi.
Sotto le volte delle grandi sale, sono esposte le rievocazioni di battaglie, le tecniche di navigazione, la storia della colonizzazione, l'evoluzione delle specie botaniche presenti sull'isola.
Tra gli oggetti caratteristici locali, è esposto il cappello Salako, importato dal Vietnam dai soldati francesi che vestivano la propria uniforme indossando questo accessorio.
Sebbene le mura del Fort Napoléon siano di proprietà del Dipartimento, è l’ASPP — l’Associazione per la Salvaguardia del Patrimonio delle Saintes — a occuparsi della sua gestione sin dal 1980, grazie all’iniziativa dell’allora sindaco Robert Joyeux.
Questa proficua collaborazione tra Comune, Dipartimento e associazione ha reso possibile la valorizzazione della storia dell’arcipelago attraverso esposizioni accessibili, visite guidate e numerose attività culturali.
Entrare nel forte significa non solo immergersi nella memoria dell’isola, ma anche contribuire attivamente alla vitalità delle iniziative locali e alla tutela del patrimonio culturale delle Saintes.








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