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Immagine del redattoreStefano

In tour con #EnjoyGuadalupa Les Saintes - 2^ p. Terre-de-Bas

Raggiungibile in circa venti minuti di navigazione dal porto di Trois_Rivière (Basse-Terre), con un traghetto veloce, o con una piccola imbarcazione partente dal molo di Terre-de-Haut, Stefano di #EnjoyGuadalupa, in circa quindici minuti, Terre-de-Bas è l’altra isola abitata di Les Saintes, un tempo vero motore economico dell’arcipelago.

Scoperta da Cristoforo Colombo nel 1493, prima della colonizzazione francese, sull’isola di Terre-de-Bas vissero i nativi americani, tanto che oggi, grazie al ritrovamento di ceramiche, asce di conchiglia usate per abbattere gli alberi, ossa umane, gli archeologi hanno potuto individuare le tracce del loro passaggio.

Due i borghi presenti sull’isola: Petites-Anses, capoluogo amministrativo, posto nella parte occidentale dell’isola, e Grande-Anse, posto invece in quella orientale.

L'arrivo sull’isola avviene nell'Anse des Mûriers, sotto la protezione delle statue della Vergine e di Nettuno, e della batteria a cannoni della Pointe du Fer à Cheval.

Da qui, la scoperta di questa piccola gemma dei Caraibi può iniziare a piedi, oppure noleggiando sul posto uno scooter, oppure un’auto, o un minibus.

Il sito storico più importante dell’isola di Terre-de-Bas è il podere Fidelin, antica fabbrica di ceramica dei secoli XVIII e XIX classificato nel 1997 sito di elevato interesse storico rientrante nell’ambito dell’importante progetto UNESCO, “La rotta degli schiavi”.

Lasciato il piccolo porticciolo, il podere Fidelin è raggiungibile percorrendo la D213, strada di grande comunicazione che sovrasta l’imponente Grand Baie.

Questo sito, un tempo motore economico dell’isola, conosciuto anche come “fabbrica di Grand Baie”, fu fondato nel 1760 da Jean-Pierre Fidelin.

Oggi, sono ancora visibili molte vestigie, tra cui due fornaci ben conservate, un’officina, diverse cisterne, un edificio circolare per la preparazione della terra, nonché altre costruzioni che fanno di questo luogo una grande attrazione turistica.

Alla fine del XVIII secolo, l’attività della ceramica era principalmente focalizzata sulla fabbricazione di vasellame (alcuni delle quali misuravano più di 50 cm).

Negli anni successivi, il podere ha diversificato la propria produzione, orientandola verso la fabbricazione di pentole, vasellame vario, mattoni e tegole.

Proseguendo lungo D213, si raggiunge Petites-Anses, piccolo borgo costruito in una conca circondata da rilievi collinari.

Questo villaggio accoglie il Municipio, la Place de la Mairie che ricorda l’importante data del 9 agosto 1882, giorno in cui Terre-de-Bas, allora facente parte insieme a Terre-de-Haut del “Commune des Saintes”, divenne un comune autonomo.

Dal piccolo centro abitato di Petites Anses, percorrendo rue du Gassis si raggiunge la baia dell'Anse a Dos, un’oasi di pace che regala una vista eccezionale sulla Pointe Miquelon e l'oceano Atlantico.

Terre-de-Bas, grazie ai suoi rilievi come il Morne Abymes, punto più alto dell’isola con i suoi 293 metri, è costituito da un vasto altopiano chiamato Massiccio Centrale.

Attraverso questi rilievi è possibile effettuare molte escursioni che consentono di scoprire punti panoramici e paesaggi straordinari e di penetrare nel cuore dell'isola.

Sette i sentieri presenti sull’isola: Trace des Pélicans, Grand’Anse Morne Sec, Trace des Mornes, Trace du pied de l’Etang, Trace du dessus de l’Etang, La boucle de Terre de Bas, e Trace des Falaises.

Lasciata Petites Anses ultima tappa su Terre-de-Bas è il borgo di Grand Anse, un minuto agglomerato di abitazioni private e turistiche che sovrasta la più bella spiaggia dell’isola, Grande Anse, un lido lungo circa un chilometro, posto frontalmente alla Baia di Les Saintes e a quella dell'isola di Cabrit.

Sebbene se ne sconsiglia la balneazione per le forti correnti, Grande Anse è un’ottima location per gli amanti del surf, e gli amanti delle abbronzature; inoltre, tra maggio e luglio, è particolarmente nota in quanto luogo deputato alla nidificazione delle tartarughe marine.

Infine, l'artigianato, oltre alla pesca e al turismo, ricopre un ruolo determinante per l'economia dell'isola.

Infine, l'artigianato, oltre alla pesca e al turismo, ricopre un ruolo determinante per l'economia dell'isola.

Qui si fabbricano vimini e il famoso cappello "Salako", copricapo ancora indossato da alcuni pescatori, originario dell'Indocina, rivestito di tessuto bianco per la parte superiore e blu per quella parte inferiore, oppure rivestito del tradizionale tessuto madras.

Podere Fidelin

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