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144 risultati trovati con una ricerca vuota

  • Paesaggi mozzafiato della Guadalupa - Grande-Terre 1^ p.

    Idee di viaggio di #EnjoyGuadalupa  - I paesaggi mozzafiato della Guadalupa 5 motivi per scoprire un meraviglioso arcipelago francese nel cuore del mar dei Caraibi. Il quarto motivo per scoprire le bellezze naturali dell'arcipelago della Guadalupa è la scoperta di alcuni tra i più maestosi paesaggi mozzafiato. Stefano di #EnjoyGuadalupa  vi farà conoscere un paesaggio presente su ciascuna isola partendo da Grande-Terre. Si inizia con Pointe des Châteaux posto sulla punta estrema orientale di Grande-Terre, a 11 km da Saint-François, e quello di Anse Bertrand, sulla punta nord dell’isola di Grande-Terre, custode di tre siti d’inestimabile valore naturalistico: Port d’Enfer, Trou de Madame Coco e Pointe de la Grande Vigie. Approfondisci su itinerari di www.enjoyguadalupa.com Testo e foto di Stefano Mappa Pointe des Châteaux

  • La storia della Guadalupa

    Idee di viaggio di #EnjoyGuadalupa - La storia della Guadalupa 5 motivi per scoprire un meraviglioso arcipelago francese nel cuore del mar dei Caraibi. La terza idea di viaggio di Stefano, dopo le spiagge e le bellezze naturali, sono i richiami storici dell'arcipelago. La storia della Guadalupa si caratterizza per aver dato casa tra il 300 e il 1400 d.C. al popolo degli Arawak e dei Caraibi, e le Roches Gravées di Trois-Rivières e di Vieux-Habitants (Basse-Terre), meglio conosciute come pietre intagliate, sono due tappe da non perdere. Altri oggetti rinvenuti nei tanti scavi archeologici condotti negli ultimi decenni, sono custoditi nel museo dipartimentale " Edgar Clerc " di Le Moule su Grande-Terre. Ma il nostro viaggio non può dimenticare la scoperta dell'arcipelago avvenuta il 4 di novembre del 1493 da Cristoforo Colombo nel suo secondo viaggio verso i Caraibi. Resti dell'approdo del navigatore genovese sono presenti in località Sainte-Marie, vicino Capesterre-Belle-Eau su Basse-Terre. Qui è presente un Memorial dedicato a Cristoforo Colombo . Ma con l'arrivo prima degli spagnoli, successivamente dei francesi e degli inglesi, protagonisti, quest'ultimi, di aspri combattimenti tra il XV e XVI secolo per aggiudicarsi il dominio dell'arcipelago, la storia della Guadalupa fa registrare il fenomeno della deportazione dei neri d'Africa e l'affermarsi della schiavitù, sino a quando, Victor Schoelcher , con il decreto del 27 aprile del 1848, mise risolutamente la parola fine, a circa tre secoli di persecuzioni razziali. Per comprendere al meglio il fenomeno della schiavitù, a Pointe -à- Pitre (Grande-Terre) è presente il Memorial Acte , un moderno museo costruito con la finalità di preservare la memoria di coloro che hanno vissuto quegli anni bui. Ma su Grande-Terre, e più precisamente a Petit-Canal, la storia di quei secoli è testimoniata dalla famosa scalinata e prigione degli schiavi, due luoghi d'interesse storico rientranti, insieme ad altri sedici sparsi sulle altre isole, nel famoso progetto dell' UNESCO " La rotta degli schiavi ". Infine, come non visitare l' ecomuseo Murat e l' abitazione Roussel Trianon di Marie-Galante, e il podere Fidelin di Terre-de-Bas a Les Saintes. Siti quest'ultimi dediti in passato alla produzione dello zucchero. Testi e foto Stefano Mappa Approfondimenti su www.enjoyguadalupa.com Roches Gravées di Vieux-Habitants (Basse-Terre)

  • Le più belle attrazioni naturali della Guadalupa

    Idee di viaggio di #EnjoyGuadalupa - Le riserve naturali e marine. La lussureggiante Basse-Terre, grazie all’imponente varietà del suo ecosistema formato da rigogliose foreste ricco di cascate, fiumi e acque calde alimentati dal vulcano Soufrière, parchi botanici e riserve marine uniche nel suo genere, rappresenta quanto di meglio la natura possa riservare nella sua più autentica biodiversità. La seconda idea di viaggio dopo le spiagge di Stefano di Enjoy Guadalupa sono il Parco Nazionale della Guadalupa raggiungibile da Capesterre-Belle-Eau, i giardini botanici di Valombreuse di Petit-Bourg e quello di Deshaies. Riguardo le principali riserve marine invece, tra tutte c'è quella di Gran-Cul-de-Sac-Marin raggiungibile da St. Rose dove è possibile visitare le isole di Fajou, Biche, Caret, Macou, gli isolotti Pigeon a largo della spiaggia di Malandure di Bouillante, e quella di Petit-Cul-de-Sac-Marin per scoprire le isolette à Cochons, Boissard, e Gosier. Testo e foto Stefano Mappa www.enjoyguadalupa.com Cascata du Carbet

  • Le più belle spiagge della Guadalupa

    Idee di viaggio di #EnjoyGuadalupa  - Le spiagge 5 motivi per scoprire un meraviglioso arcipelago francese nel cuore del mar dei Caraibi Tra le numerose isole che il Mar dei Caraibi ospita nelle sue splendide acque, c’è un arcipelago a forma di farfalla in grado di sprigionare forti emozioni nei cuori di coloro che per la prima volta scoprono queste esclusive gemme tropicali. Siamo alla Guadalupa, territorio d’Oltremare Francese (Europa), per conoscere una manciata di isole delle Piccole Antille ogniuna con sun suo fascino. 5 i motivi per cui la Guadalupa rappresenta una meta ideale per un soggiorno da sogno. 1 - Sì pregia della presenza di meravigliose spiagge bianche, dorate e nere puntellate da alte palme di cocco; 2 - Ospita riserve marine e terrestri protette; 3 - Ha una storia millenaria risalente ai nativi d’America, e secolare legata alle deportazioni degli schiavi neri d’Africa; 4 - Regala scenari naturali mozzafiato da scoprire percorrendo gli innumerevoli sentieri off-road; 5 - Vanta tradizioni culturali e gastronomiche gelosamente tramandate da una popolazione composta da etnie africane, europee, e indiane. Possiamo quindi affermare, che la Guadalupa è una meta caraibica di assoluta bellezza in grado di assicurare molte opportunità di svago e cultura. Scopri i dettagli sul sito: ​​ www.enjoyguadalupa.com Testi e foto Stefano Mappa Spiaggia Feuillière (Marie-Galante)

  • Le 15 cascate più belle della Guadalupa- 2^ p.

    Il secondo tour con #EnjoyGuadalupa  alla scoperta delle cascate di Basse-Terre oggi raggiungerà ben 7 cascate. Andiamo a scoprirle. Le Saut des Trois Cornes – Sainte-Rose Niveau facile – 200 m de dénivelé – 3 km A/R La Cascade De Bis – Sainte-Rose Niveau facile (moyen en cas de boue) – 200 m de dénivelé – 2h A/R Le Saut d’Acomat – Pointe-Noire Niveau facile – 150 m de dénivelé – 40 min A/R La cascade Paradis – Vieux-Habitants Niveau moyen – moins de 100m de dénivelé – 3h A/R Les cascades de la Grande Rivière Ferry - Deshaies Niveau moyen à difficile – 100 m de dénivelé – environ 2 km A/R en 3h Le Saut d’eau du Matouba – Saint-Claude Niveau moyen – 100 m de dénivelé – moins de 1km en 40 min A/R La Grande Chute du Galion - Saint-Claude Niveau moyen – 200 m de dénivelé – 4 km A/R en 2h30 depuis le parking des Bains Jaunes Le Saut d’eau du Matouba – Saint-Claude www.enjoyguadalupa.com

  • Le 15 cascate più belle della Guadalupa - 1^ p.

    Con #EnjoyGuadalupa  facciamo un fantastico tour sul versante est di Basse-Terre, polmone verde della Guadalupa, per conoscere le prime 8 cascate. Aux écrevisses - Petit-Bourg Niveau facile – aucun dénivelé – 10 min de marche Saut de la Lézarde - Petit-Bourg Niveau moyen – 300 m de dénivelé – 2h A/R Saut de Bras de Fort - Goyave Niveau facile – moins de 100 m de dénivelé – 3 km A/R Trace des chutes Moreau - Goyave Niveau moyen - 8,2 kmA/R - dénivelé m 260 , 5h de marche Cascade du Carbet - Capesterre-Belle-Eau - 1ère Chutes du Carbet: Niveau facile - 2ème Chutes du Carbet : Niveau moyen - 3ème Chutes du Carbet : Niveau moyen – 200 m de dénivelé – 4 km A/R en 2h Bassin Paradise - Capesterre-Belle-Eau Niveau facile (niveau moyen si boueux) – moins de 100 m de dénivelé – 1h A/R Bassin Bleu - Gourberyre Niveau facile à moyen en fonction de votre objectif Cascade de la Parabole - Gourberyre Niveau facile à moyen en fonction de votre objectif Saut de la Lézarde - Petit-Bourg www.enjoyguadalupa.com

  • Alla Guadalupa parte il Carnevale 2025

    Se c’è una festa popolare molto sentita nell’arcipelago della Guadalupa, quella del Carnevale rappresenta un vero e proprio evento folcloristico unico nel suo genere, in grado, ogni anno di attirare dai 60.000 ai 150.000 spettatori. Introdotto intorno al XVII secolo dagli europei cattolici che s’insediarono in questo fantastico angolo dei Caraibi, il periodo dei festeggiamenti inizia con l’Epifania e termina il mercoledì delle Ceneri. Un arco di tempo abbastanza ampio durante il quale, canti, musica travolgente e ritmata, e sfilate di differenti gruppi, ciascuno con il proprio carro, costume e coreografia, lascia spazio ad un’esplosione di euforia collettiva. Per i locali, il carnevale alla Guadalupa rappresenta una celebrazione sentita, per i turisti uno spettacolo da non perdere, capace di mantenere sempre vive tradizioni centenarie, non solo sulle due principali isole dell’arcipelago, Grande-Terre e Basse-Terre, ma anche su quelle minori di Marie-Galante, La Dèsirade e Les Saintes. Molti i momenti durante i quali i festeggiamenti riservano spettacoli significativi messi in campo dall’Associazione organizzatrice, la Groupement pour la Culture et le Carnaval in Région Pointoise. Tra questi la Grande sfilata della domenica grassa a Pointe-à-Pitre; la parta in pigiamo del giorno successivo e la sfilata des  Marchandes a Basse-Terre e quella notturna a Saint-François. Ed ancora la Giga parade del martedì grasso a Basse-Terre, ed infine la sfilata del bianco e nero, con l’incenerimento del fantoccio re Varal, simbolo degli avvenimenti dolorosi dell’anno trascorso, del mercoledì grasso, ultimo atto del Carnevale guadalupense. Ed in questo caleidoscopio di suoni, danze e colori durante il quale personaggi emblematici come re, regine, diavoli e svariate maschere simboliche trascinati dal ritmo tipico della Guadalupa, il Gwo Ka, danno vita ad atmosfere inebrianti e divertenti, il Carnevale offre altresì l’opportunità di gustare i piatti tipici di questo periodo, come il sinoball, ovvero una granita ricoperta di sciroppo di menta, granatina o orzata e i beignets di Carnevale. Testo Stefano Mappa - Credit foto PayGuadalupe.com https://www.enjoyguadalupa.com/copia-di-usi-e-costumi

  • In tour con #EnjoyGuadalupa - L'arcipelago della Guadalupa

    La Guadalupa è un luogo dove la natura e l'emozione si fondono in un abbraccio sensoriale che cattura l'anima. Quando ci si avvicina a questa isola, un mix di sensazioni avvolge il cuore: la bellezza selvaggia del paesaggio, la calda accoglienza dell’oceano, il profumo della vegetazione tropicale, il ritmo incalzante della musica locale che sembra pervadere ogni angolo dell’isola. Le sue montagne verdi, che si stagliano maestose verso il cielo, raccontano storie di antichi vulcani e foreste impenetrabili, luoghi dove la natura è intatta, e ogni passo sembra un incontro con un tempo remoto. I sentieri che si snodano tra la giungla, pieni di colori vibranti e suoni inebrianti, offrono un rifugio per chi cerca pace, ma anche avventura. Il mare, cristallino e profondo, cambia tonalità a seconda della luce, passando dal turchese brillante al blu intenso, regalando una sensazione di serenità che scivola come una carezza sulla pelle. Sulle spiagge di sabbia bianca, la brezza salata trasporta il ritmo lento del giorno, mentre i tramonti infuocano il cielo con sfumature che non sembrano appartenere al mondo terreno, come se il cielo stesso volesse fermarsi per un istante. La cultura della Guadalupa, con la sua fusione di influenze africane, francesi e caraibiche, è vibrante e ricca di emozioni. La gente è calda, accogliente, e ogni incontro sembra un'opportunità per scoprire nuove storie, nuovi sapori, nuovi suoni. Le tradizioni si intrecciano con la modernità, e l’isola si offre come un palcoscenico dove il passato e il presente si incontrano in un eterno abbraccio. La Guadalupa è un viaggio che non riguarda solo i luoghi, ma anche l'anima. È un invito a fermarsi, a respirare profondamente, a lasciarsi trasportare dal ritmo del mondo naturale e a ritrovare un legame profondo con la propria essenza. Un luogo dove, per un attimo, tutto sembra possibile. Testo e foto Stefano Mappa www.enjoyguadalupa.com

  • In tour con #EnjoyGuadalupa - I musei della Guadalupa

    Un viaggio alla Guadalupa non può essere soltanto un’esperienza finalizzata alla scoperta delle sue splendide spiagge e delle lussureggianti foreste pluviali, ma anche un’occasione per scoprire la storia e le tradizioni di una popolazione dalle radicate origini creole deportata con la forza nei Caraibi durante gli anni bui della schiavitù. La cultura, l'arte e la storia appartengono pienamente al patrimonio delle Antille, e in in tale ottica, le istituzioni locali e nazionali della Guadalupa e le secolari distillerie e piantagioni ancora in attività, al fine di mantenere sempre vivo il ricordo del passato e, al contempo, promuovere politiche finalizzate alla valorizzazione del patrimonio storico dell’intero arcipelago caraibico, hanno avviato progetti, come quello de " La Route de l'esclave - Traces-Mémoires en Guadeloupe ", e aperto musei con lo scopo di fornire una comprensione più completa del passato dell'isola, raccontandone altresì le origini e le tradizioni di questi popoli.   Nel 1995, il progetto " La Route de l'esclave” ebbe il riconoscimento da parte dell’UNESCO e da questi inserito nel contesto di un programma di valorizzazione storica più ampio dallo stesso nome, finalizzato alla diffusione di un piano turismo culturale in grado di favorire l'identificazione, la riabilitazione, il restauro e la promozione di siti e luoghi della memoria. 18 i siti inseriti nel progetto promosso dal " Conseil Général " della Guadalupa sparsi sulle isole di Basse-Terre, Grande-Terre, Marie-Galante e Terre-de-Bas su Les Saintes, tutti rientranti nell’ambito di un percorso capace di far scoprire un patrimonio ricco e variegato, a volte unico, a volte sconosciuto, ma senza dubbio da preservare, valorizzare e far conoscere. Siti a Basse-Terre Piantagione Beausoleil (Montéran, Saint-Claude); forte Louis Delgrès (Città di Basse-Terre); piantagione Vanibel (Vieux-Habitants); piantagione La Grivelière (Vieux-Habitants); l’Anse-à-la-Barque (Vieux-Habitants); prigione degli schiavi Belmont (Trois-Rivières).  Siti a Grande-Terre Museo Victor Schœlcher (Pointe-à-Pitre); Memorial Acte (Point- à-Pitre); forte Fleur d’Epée (Le Gosier); scalinata e prigione degli schiavi (Petit-Canal); canale des Rotours (Morne-à-l’Eau); piantagione Mahaudière (Anse-Bertrand); cimitero degli schiavi (Sainte-Marguerite, Le Moule); abitazione Néron (Le Moule). Siti a Marie-Galante Abitazioni Murat e Roussel-Trianon, Pound Punch (Grand-Bourg); piantagione Les Galets (Capesterre).  Siti a Les Saintes Podere Fidelin (Terre-de-Bas) Nell’ambito di tale processo di valorizzazione della storia e delle tradizioni della Guadalupa, anche i musei giocano un ruolo di assoluta rilevanza. Le isole di Basse-Terre, Grande-Terre, Marie-Galante e Les Saintes, sono infatti custodi di testimonianze che richiamano alla memoria le origini dei primi abitanti dell’arcipelago, gli usi e i costumi delle popolazioni che approdarono su queste isole, e le antiche arti adottate nelle lavorazioni artigianali. Inoltre, grazie alla presenza di piantagioni e distillerie secolari ancora attive, oggi è possibile conoscere le tecniche di coltivazione di quei prodotti della terra, come la canna da zucchero, il caffè, il cacao ecc., destinati, nel processo di lavorazione, alla loro trasformazione in beni di consumo di primissima qualità come rum, cioccolato e caffè. Il nostro viaggio alla scoperta di questi tesori parte dall’isola di Basse-Terre , ala sinistra della grande farfalla, per visitare a St. Rose il museo dedicato al r u m , e quello riguardante le tradizioni creole; l’itinerario culturale prosegue per Pointe-Noire e Vieux-Habitants per conoscere, rispettivamente, il museo del cacao e del caffè , e si completa con quello di Basse-Terre , capoluogo dell’omonima isola, per ammirare le magnifiche testimonianze custodite all’interno di Forte Delgrés , oggi simbolo della lotta alla schiavitù portata avanti nei primi anni del 1800 dall'eroe locale, il condottiero  Louis Delgrès . Ma anche Grande-Terre ospita musei di primissimo piano. Gosier si pregia della presenza di quello degli usi e dei costumi , Point-á-Pitre , invece, per il famoso Memorial Acte , costruito con la finalità di preservare la memoria di coloro che hanno vissuto gli anni bui della schiavitù; per il museo dedicato a Victor Schoelcher , importante figura storica del XIX secolo in quanto difensore dei diritti umani, e quello di St. John Perse , illustre poeta e scrittore, Premio Nobel della Letteratura nel 1960. Il tour a Grande-Terre si conclude, dapprima, con il museo delle belle arti di St. François e quello dipartimentale d’archeologia dedicato a Edgar Clerc di Le Moule , successivamente con quello della canna da zucchero di Port-Louis e quello delle arti e delle tradizioni della vita di una volta ( De la vie d’Antan ) di Petit-Canal . Inoltre, l’autentica isola di Marie-Galante , meglio conosciuto come l’isola dei cento mulini per le innumerevoli piantagioni della canna da zucchero destinate alla produzione del rum, è custode, nella città di Grande-Bourg, di tre musei, due a cielo aperto, l’E comuseo Murat e il vecchio zuccherificio Roussel-Trianon, e uno in un'originale locale in stile creolo, il  Kreol West Indies . Infine, a Terre-de-Haut , isola abitata insieme a Terre-de-Bas dell'arcipelago di Les Saintes è presente il forte Napoleon , una fortezza risalente alla metà del IXI secolo custode della storia di questa terra e della battaglia del 1782 che ha opposto i francesi agli inglesi. Testo Stefano Mappa Approfondimento: I musei Memorial Acte (Pointe-àPitre)

  • In tour con #EnjoyGuadalupa - I bagni caldi

    L’isola di  Basse-Terre , ala sinistra della grande farfalla, grazie alla presenza del parco nazionale della  Guadalupa  costituisce uno dei siti naturali più visitati dell’intero arcipelago delle  Piccole Antille  francesi. All’interno di questo immenso polmone verde dell’isola di 17.300 ettari, con i suoi 1467 metri di altezza, svetta imponente il vulcano attivo Soufrière . Dalle sue viscere si diramano numerose vene d’acqua dolci in grado di alimentare, per la gioia dei locali e dei turisti, ruscelli e bacini, e raggiungere, in taluni casi, anche le acque del mare dei Caraibi. Il nostro viaggio alla scoperta dei bagni caldi della  Guadalupa  inizia dal versante est di  Basse-Terre , e più precisamente dalla cittadina di  Petit-Bourg  per scoprire  Bain à Colo. Raggiungibile dopo aver oltrepassato il giardino botanico di  Valombreuse , e le strade forestali di Desbordes e di La Lézarde,  Bain à Colo  si trova nel mezzo della foresta demaniale di  Desbordes . Il sito si caratterizza per la presenza di una piccola piscina posta vicino al fiume Tambour, e ad un'area picnic dove è possibile trascorrere momenti di puro relax. Lasciato  Bain à Colo , in 40 minuti di strada lungo la N1, si raggiunge la città di  Gourbeyre , a sud di Basse-Terre, per scoprire un vero “cuore caldo” dal nome le  Bain des Amours . Giunti in un piccolo parcheggio, un breve sentiero ci conduce in un’area attrezzata dove un’elegante vasca a forma di cuore raccoglie le calde acque di questo romantico bagno caldo, attorniato su di un lato da un ponte in legno. I quasi 35°C dell’acqua sono alimentati dal vicino vulcano  Soufrière  trasformando questo sito naturale in una spa nel bel mezzo della foresta tropicale. Lasciata  Bain des Amours , tramite strada de la Soufrière, in 13 chilometri si arriva a  St. Claude , piccolo Comune posto ai piedi del   vulcano, per conoscere  Bains Jaunes . Posto a 950 metri d’altezza sul livello del mare, tra il sentiero Trace du Pas du Roi, un tratto di terreno magicamente avvolto da una vegetazione lussureggiante formata da alberi giganteschi, liane e felci arboree che s’inerpica dolcemente verso il pianoro della Savane, ed il grande parcheggio dove invece trovano posto cartelli informativi dell’area e del vulcano,  Bains Jaunes  è uno dei più invitanti bagni caldi della Guadalupa tanto che, grazie alle sue particolari proprietà, e ai suoi 28-30°C di temperatura, un bagno nelle sue acque è il naturale toccasana per i muscoli degli escursionisti che quotidianamente si avventurano alla conquista della vetta del Soufrière . A 13 chilometri da  Bains Jaunes,  tramite la strada de la Soufrière e quella de Matouba/N3 ,  in circa 16 minuti d’auto si raggiunge Matouba , un piccolo centro del comune di Saint-Claude rinomato per la presenza di un bagno caldo, trasformato nel 2020 in docce calde con acqua alla temperatura di 41°C. Posto a 1070 m di altitudine, le docce di Matouba sono accessibili seguendo due itinerari a scelta: uno partente da Papaye vicino alla clinica Les Eaux-Vives, l'altro dalla Maison Forestière du Matouba. Questi due itinerari sono percorribili, rispettivamente, in 1h45’ e 2h. Lasciate le docce calde di Matouba le successive tappe sono le tre sorgenti calde di di  Bouillante . Abbandonando la N3, in pochi minuti si raggiunge la N1, la principale arteria di Basse-Terre, quindi, dall’omonima città, si prende la tortuosa litoranea N2 e in circa 25 minuti si raggiunge il comprensorio di  Bouillante  per scoprire le acque calde di  bains   de Ravin   Thomas , quelle provenienti dalla centrale geotermica  di Bouillante, e quelle  de Curé. Il primo sito termale, raggiungibile in circa dieci minuti di cammino dal parcheggio, non è altro che una piccola piscina circolare ricavata sulla riva del mare. Le sue acque, dopo essersi fatte strada tra le rocce, sgorgano direttamente sul fondale del mare all’interno di un piccolo bacino circolare artificiale appositamente realizzato con piccoli scogli per raccogliere le acque, la cui altezza varia dai 50 centimetri in caso di alta marea, ai 30 in caso di bassa marea. Considerate le sue ridotte dimensioni e la grande affluenza di turisti, la possibilità di trovare un piccolo spazio durante il giorno è assai difficile, salvo arrivarci alle prime ore del mattino o in tarda serata in compagnia di uno splendido tramonto. A circa quattro chilometri da  bains   de Ravin   Thomas , si raggiunge il bagno caldo di  Bouillante . La tipicità di questo sito è data dal fatto che le acque solfuree, provenienti dalla adiacente centrale geotermica ad una temperatura di 41°C., vengono convogliate, attraverso un lungo canale artificiale, direttamente in mare richiamando tutte le ore del giorno moltissimi turisti e locali. Proseguendo verso il nord della N 1, prima della rinomata spiaggia di Melandure , sito d’accesso alle isole Pigeon , sedi della famosa riserva Cousteau, in appena 10 minuti si raggiunge  source chaude de Curé. Segnalata da apposita cartellonista stradale indicante   Anse à Sable e Chapelle de Pigeon, le acque della  source chaude de Curé  sgorgando dalle rocce sono convogliate all’interno di una vasca azzurra maiolicata posta sulla rientranza sinistra della spiaggia Anse à Sable , un lido selvaggio dalla sabbia grigia e dal fascino unico. Il tour tra le sorgenti e i bagni caldi si conclude a  St. Rose , piccolo centro posto a nord dell’isola di Basse-Terre, particolarmente famosa per le sue spiagge dorate, la presenza del museo del rum all’interno della storica distilleria Séverin e la possibilità di raggiungere la riserva marina di Gran-cul-de-Sac-Marin. A St. Rose è possibile visitare i  bagni sulfurei di Sofaïa , docce con acque a 31°C famose per le particolari virtù dermatologiche, raggiungibili in circa dieci minuti dal centro città percorrendo Route de Sofaïa. Il nostro tour non può concludersi senza citare le sorgenti di Ravine Chaude , meraviglioso impianto termale immerso nel lussureggiante paesaggio del comune di Lamentin  a 110 metri sul livello del mare. Le sue acque ricche di minerali come calcio, potassio, sodio, bicarbonato, magnesio e silice, oltre ad avere le magiche proprietà di ridurre l’intensa fatica fisica, sono un toccasana per la cura dei reumatismi e della sciatica. L’impianto ospita due piscine, una per il relax a 33°C., ed una da 25 metri, sportiva, a 28-30°C. Bain des Amours I bagni caldi | Enjoy Guadalupa

  • In tour con #EnjoyGuadalupa Lamentin

    A 13 chilometri di distanza da St. Rose, lungo il versante nord-est di Basse-Terre, la strada nazionale N2 ci apre le porte di Lamentin , città di oltre 16.000 abitanti a vocazione prevalentemente industriale. Fondata nel 1720, il suo nome trae origine dal lamantino, tipico mammifero marino dalle grandi dimensioni del mar dei Caraibi attualmente scomparso nelle acque della Guadalupa. Nel XVIII secolo i terreni agricoli intorno alla città erano coltivati a caffè, cacao, cotone e canna da zucchero tanto da conteggiare ben 20 zuccherifici. La crisi dello zucchero del XIX secolo portò lentamente alla chiusura delle distillerie che nel frattempo erano state fondate, concentrando lo sviluppo della città sul turismo e sulla cultura. Grazie all’architetto Ali Tur, artefice della ricostruzione della città dopo il ciclone del 1928, Lamentin è custode di prestigiose opere architettoniche del primo trentennio del ‘900, come la chiesa della Santa Trinità in stile Art Déco classificata nel 2017 monumento storico e l’ antico zuccherificio Grosse-Montagne , fabbrica avviata nel 1918 da Edouard Reimonenq e rilevata nell’anno dell’uragano del 1928 dall’imprenditore della Martinica Charles Simonnet , che purtroppo ne vide la distruzione. Con la sua ricostruzione, le attività della distilleria ripresero a pieno ritmo concentrando la produzione sul rum agricolo e industriale, attività portate avanti sino al 1994 anno della definitiva chiusura. Ma nei tempi moderni, la grande vocazione alla cultura della città di Lamentin ha visto sorgere dalle abili mani di importati scultori interessanti opere. Oggi la città conserva il famoso Karupture , un sito di arte e storia dove prendono posto sculture realizzate da artisti di varie nazionalità. Tra questi, due sono un omaggio all’abolizione della schiavitù: la “ Casa della Schiavitù ” e il “ Lumi-Naissance ”. La prima opera, realizzata nel 1996 dallo scultore svedese Erik Dietmsn , è un edificio in muratura circondato da catene di navi raggiungibile percorrendo la Rue Paul Valentin. La seconda, posta su una rotonda situata nelle vicinanze del municipio, è stata invece creata nel 1999 da Pierre Chadru , ed è un omaggio al decreto del 4 febbraio del 1794 con il quale si sanciva per la prima volta l’abolizione della schiavitù. L’opera raffigura un occhio gigantesco in cemento dell’altezza di 4,50 metri, e i colori rosso, giallo, nero e bianco dei mosaici, richiamano i colori della pelle e della multiculturalità della Guadalupa. A circa 10 minuti di auto dal centro città, lungo la D1, la città di Lamentin ospita le terme Ravine Chaude , un meraviglioso impianto termale immerso nel lussureggiante paesaggio del Parco Nazionale a 110 metri d’altezza sul livello del mare, punto di raccolta delle calde acque provenienti dal vulcano Soufrière. Le sue acque ricche di minerali come calcio, potassio, sodio, bicarbonato, magnesio e silice, oltre ad avere le magiche proprietà di ridurre l’intensa fatica fisica, sono un toccasana per la cura dei reumatismi e della sciatica, consentendo ai frequentatori di godere di un confortevole centro benessere. L’impianto ospita due piscine, una per il relax a 33°, ed una da 25 metri, sportiva, a 28°-30°. Divertente alternativa alle calde acque dell’impianto termale è l’escursione alla cascata de Bois Bananes , posta a circa cinque chilometri dalle terme, raggiungibile utilizzando un itinerario di facile percorrenza che attraversa i campi della canna da zucchero e la strada forestale di Guyonneau . La cascata, immersa tra il verde lussureggiante della foresta, ha un salto di circa dieci metri e un accogliente bacino per divertenti e rinfrescanti bagni. Per evitare la monotonia del percorso d’andata, è possibile percorrere un sentiero alternativo, leggermente più lungo, che devia verso la foresta di Castra, per poi tornare su quello di Guyonneau . Terme di   Ravine Chaude www.enjoyguadalupa.com

  • In tour con #EnjoyGuadalupa St. Rose 2^p.

    Riprendiamo con Stefano di #EnjoyGuadalupa il tour nella città di St. Rose. Altro punto di forza di questo comune è il suo porto, punto d’imbarco per la più importante riserva marina della Guadalupa, la Grand Cul-de-Sac Marin , raggiungibile con escursioni organizzate dalle locali agenzie turistiche. Inserita dall’UNESCO nella lista nelle riserve delle biosfere, la riserva marina di Grand Cul-de-Sac Marin occupa una superficie di oltre 15000 ettari protetta da piante di mangrovie e da una barriera corallina dove trovano dimora uccelli marini stanziali o migratori, numerose specie di pesci, tartarughe, molluschi, crostacei e rettili.  Dal porto di Sainte-Rose è altresì possibile imbarcarsi per raggiungere l’ Ilet à Fajou , e l’atollo, Iles Caret , fazzoletto di sabbia bianca di circa 250 metri di lunghezza e 20 di larghezza, totalmente turistico dove molte agenzie turistiche organizzano escursioni ad hoc con immersioni e consumazione di prelibatezze locali accompagnati da del buon rum, direttamente in acqua su piccoli materassini. Altri due caratteristici siti d’interesse turistico di St. Rose sono l’ Ecomuseo Creolo e i bagni solfurei di Sofaïa . Lasciando il centro città in circa cinque minuti d’auto lungo la D19, route de Sofaïa, si raggiunge il famoso Ecomuseo Creolo . Inaugurato nel 1988 grazie all’interessamento di Jocelyn Roumbo, appassionato del patrimonio e della botanica della Guadalupa, l'ecomuseo creolo propone un'immersione totale nel cuore della storia, della cultura e delle tradizioni creole dov’è è possibile scoprire la biodiversità di questo meraviglioso arcipelago. Nel museo è presente un vicolo con 32 vetrine, ciascuna dedicata a un comune della Guadalupa che espone le peculiarità delle singole isole. Al suo interno c’è un vicolo che ospita 32 vetrine, ciascuna dedicata a un comune della Guadalupa che espone le peculiarità delle singole isole. Infine, l’ecomuseo ospita gli strumenti di lavoro e aree dove la presenza di personaggi a grandezza naturale rievocano gli stili di vita di un tempo. Pochi minuti più avanti rispetto all’ecomuseo è possibile visitare i bagni sulfurei di Sofaïa , docce con acque a 31°C, famose per le particolari virtù dermatologiche. Questo sito immerso nella natura lussureggiante di Basse-Terre risale al 1843, e nel corso degli anni ha avuto diverse ristrutturazioni, tanto che nel 2019 il comune di St. Rose ne ha disposto la trasformazione da bacino in docce. Sul posto è presente un ampio parcheggio che consente di lasciare l’auto e proseguire a piedi per poco meno di tre chilometri verso la suggestiva cascata del Saut des Trois Cornes . Circa 1 ora e trenta minuti di cammino, tra andata e ritorno, seguendo un percorso ad anello all’interno della foresta segnalato con indicatori gialli. Il salto è caratterizzato da una roccia centrale sulla quale sono presenti tre getti maestosi che si presentano alla visione dei tanti turisti che quotidianamente sfidano le lievi asperità del percorso. Al rientro, una bella doccia alla sorgente Sofaïa è la ciliegina sulla torta di una splendida giornata di escursionismo. Ma St. Rose si pregia di un’altra interessante cascata : quella de Bis , conosciuta anche con il nome di Grand Boucan. Posta a 11 chilometri dal citato comune, in località Bis-Mailhé, la cascata e raggiungibile scegliendo due percorsi, uno breve di 2,5 chilometri percorribile in meno di un’ora, un altro più lungo di 7,5 chilometri della durata di tre ore. La cascata si pregia della presenza di un bel bacino d’acqua azzurro balneabile immerso nella natura nel quale si riversano, da un paio di metri d’altezza, fragorosi flussi d’acqua. Riserva marina Grand-Cul-de-Sac-Marin www.enjoyguadalupa.com

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Il piacere di raccontare le bellezze di un arcipelago caraibico dalle mille sfaccettature dove spiagge magnifiche, una natura lussureggiante, paesaggi mozzafiato e una storia millenaria, fanno della Guadalupa un paradiso tropicale da scoprire e vivere armonicamente a stretto contatto con la verve di un popolo dalle chiare origini creole.

Stefano di Enjoy Guadalupa

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