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  • In tour con #EnjoyGuadalupa Marie-Galante 3^ p. St. Louis

    Superando il versante nord dell’isola si entra nel Comune di St. Louis , porto d’arrivo e partenza per Les Saintes e Grande-Terre, particolarmente conosciuto per le spiagge dalle acque calme di un colore celeste intenso, e per una vegetazione variegata che lascia spazio alla foresta del demanio. La prima attrazione naturale da scoprire è il famosissimo Gueule Grand Gouffre , un enorme apertura circolare posta sulla sommità di una grande scogliera alta probabilmente una sessantina di metri, simile a un enorme cratere. Nella parte bassa della fiancata si apre un maestoso arco naturale dove hanno accesso le fragorose acque azzurre del mare dei Caraibi. Uno spettacolo della natura da non perdere. Dalla terrazza che si affaccia su questa scultura forgiata dal mare si può ammirare un panorama mozzafiato. L’azzurro e l’immensità delle acque che separano questo sito da Pointe-des-Château , punta estrema sud di Grande-Terre, e più avanti ancora dalla Désirade , rappresentano quanto di meglio la natura potesse offrire a dei viaggiatori affamati di bellezze naturali. Lasciato il Gueule Grand Gouffre , si raggiungono le famose spiagge del distretto di Vieux-Fort . La prima ansa che s’incontra è la bellissima e storica spiaggetta Bambou . Al suo ingresso è presente una piccola imbarcazione bianca e celeste, chiaramente riprodotta, con su impressa la data del 1648, anno in cui sull’isola sbarcarono i primi coloni francesi. Al riguardo, si narra che su questa spiaggia, l’8 novembre del 1648, i coloni francesi costruirono un forte successivamente distrutto nel 1653 dagli inglesi. Percorrendo in direzione sud il lato ovest dell’isola, si raggiungono altri meravigliosi lidi. Tra questi l’ anse Canot , posta a ridosso della foresta demaniale di Marie-Galante , al suo ingresso ospita una pineta rigogliosa all’interno della quale sono posti alcuni gazebi dai quali, attraverso le fronde degli alberi, è possibile ammirare la magnificenza di un mare dal colore celeste pastello. Qui, come in tutta questa parte del litorale ovest, le palmette scarseggiano, ma posso assicurare che il mare, oltre a essere calmo, è molto invitante. Lasciata ansa Canot si raggiunge la spiaggia di Vieux-Fort . Posta parallelamente alla strada D 205, questa bellissima spiaggia s’incrocia con l’area d’accesso all’omonimo fiume Vieux-Fort , area sul quale è presente un piccolo porto fluviale dal quale è possibile noleggiare dei pedalò e risalire il corso fluviale sino a spingersi all’interno della foresta demaniale. Il tratto sabbioso della spiaggia di Vieux-Fort è posto parallelamente alla citata sede stradale, e si caratterizza per la presenza di alcuni gazebo dai quali è possibile ammirare, a poche centinaia di metri dalla riva del mare, l’omonimo isolotto. Proseguendo in direzione sud, prima di giungere nel centro del borgo di St. Louis, si incrociano altri due meravigliosi lidi, ansa Moustique e ansa Mays . I colori azzurro pastello del mare della prima si contrappongono a quelli verde smeraldo della seconda, ancora più tranquilla in quanto posta all’interno di una piccola insenatura. In sintesi, due spiagge bellissime frequentate da pochi bagnanti, due lidi che sanno offrire sensazioni di assoluta libertà e appagamento. Ultima tappa il centro di St. Louis . Posto sulle sponde della lunghissima Anse Folle , questo borgo ospita il porto destinato ai trasferimenti in traghetto verso Terre-de-Haut a Les Saintes, la palazzina del Comune caratterizzato dalla presenza del monumento dedicato ai caduti della Prima guerra Mondiale, qualche negozio, alcuni rent car e tanti graziosi ristorantini dai quali, soprattutto nelle ore serali, si possono ammirare dei bellissimi tramonti, magari sorseggiando le tipiche bevande locali a base di rum. Al termine di questa nuova esperienza di viaggio, si può tranquillamente definire l’isola di Marie-Galante un vero paradiso, una meta autentica, un mix di attrazioni dall’incredibile eleganza che è possibile visitare in due o tre giorni di permanenza. Gueule Grand Gouffre www.enjoyguadalupa.com

  • In tour con #EnjoyGuadalupa Marie-Galante 2^ p. Capesterre

    Lasciato il museo Kreol West Indies la tappa successiva è il borgo di Capesterre . Seguendo la citata arteria stradale costiera per circa dieci chilometri in direzione est dell’isola, si raggiunge questo piccolo comune particolarmente famoso per le sue due principali spiagge tropicali, la Feuillère e Feuillard , il sito storico “ Les Galets ”, antica fabbrica d’indaco risalente ai secoli XV e XVI, e per le grotte Les Galeries. La spiaggia Feuillère è un luogo sul quale si respira un’aria dal sapore tipicamente tropicale. La bianchissima e accecante sabbia chiarissima fa da contrasto alle splendide e trasparenti acque celesti del mare, battute da un leggero vento che, oltre a dare il giusto refrigerio ai frequentatori del lido, è d’ispirazione alle evoluzioni dei tanti surfisti che quotidianamente popolano questa spiaggia. A pochi minuti dalla spiaggia della Feuillère si raggiungono le grotte les Galeries . Les Galeries sono delle grotte poste a qualche metro al di sopra del livello del mare, emerse per effetto di remoti movimenti tettonici. Esse sono accessibili attraverso il Gallery Trail , un sentiero a forma d’anello di 1,4 chilometri, percorribile in trenta-quaranta minuti, dalla località Capharnaüm . Proseguendo lungo la litoranea est di Marie-Galante , si incrocia uno dei siti storici della “Slave Route”: “ Les Galets ”, un’antica fabbrica d’indaco risalente ai secoli XV° e XVI° secolo.  La piana di Les Galets , ora in stato d’abbandono, ospita i resti delle solide vasche utilizzate per la lavorazione dell’indaco, e di un manufatto diroccato.  Proseguendo per la strada che costeggia il lato est dell’isola, si raggiunge l’ anse Feuillard . Questa spiaggia, un po’ isolata, è un altro gioiello di Marie-Galante . Essa si estende per circa 500 metri con alcuni punti di bagnasciuga coperto da rocce piatte, alghe e piccole baracchette dove credo trovino riparo dal sole o sollievo i naturisti. Il posto, privo delle classiche palme di cocco, si caratterizza per la presenza di una natura selvaggia, trasformando il lido in un’oasi di pace in grado di trasmettere, ai pochi frequentatori del lido, tranquillità e riservatezza. La conoscenza di Capesterre si completa con la visita del mulino Bèzard , della distilleria Bellevue , e per gli amanti dei sentieri escursionistici, del sentiero delle falesie. Ma andiamo per ordine. Il mulino Bèzard , funzionante dal 1814 al 1941, oggi simbolo per eccellenza della secolare dedizione degli isolani alla coltivazione della canna da zucchero. Al di là delle due pale mancanti, la parte sottostante, accessibile attraverso un apposito arco, mette in evidenza la parte meccanica del mulino. Alla sua base, seppur arrugginiti, sono ancora presenti gli ingranaggi che facevano roteare le pale, l’asse metallica che collegava il perno sul quale ruotavano le pale, con un grande ingranaggio circolare posto in posizione orizzontale. A pochissimi chilometri dal mulino sorge la famosissima distilleria BelleVue . Nel suo accogliente ingresso svetta un imponente mulino perfettamente ristrutturato e funzionante che lascia senza fiato i tanti turisti che visitano l’impianto. Ma non solo il mulino richiama l’attenzione dei visitatori, anche l’antica ciminiera e la struttura in muratura dove un tempo, probabilmente, gli schiavi neri lavoravano lo zucchero. BelleVue è una delle aziende più antiche dell’isola di Marie-Galante . Testimonianze della sua storia sono state rinvenute in vecchi documenti datati 1769 che ne certificano la sua fondazione. Di particolare interesse è la possibilità di conoscere il processo produttivo del rum. Il tour tra gli enormi contenitori e le tipiche macchine di lavorazione della canna da zucchero è molto interessante, come anche le spiegazioni che operai del posto forniscono ai turisti che si avvicinano all’ingresso dello stabilimento. Ultima tappa all’interno della spaziosa area della distilleria è l’elegante shop posto davanti a un grande giardino coperto da maestose palme di cocco. Al suo interno è possibile ammirare tutta la collezione di bottiglie dell’azienda e degustare le varie tipologie di rum. Lasciata la distilleria un’escursione lungo il versante nord-est di Marie-Galante ci porta al sentiero delle Falesi e, un percorso di media difficoltà di circa dieci chilometri percorribile in circa tre ore di cammino. Posto a una decina di metri d’altezza rispetto al mare, lungo il cammino è possibile ammirare numerose anse all’interno delle quali s’infrangono prepotenti le azzurre e spumeggianti acque dell’Oceano. Il punto di partenza è posto lungo la strada statale D 201; da qui, dopo aver percorso un breve tratto di strada attraverso una piantagione di canna da zucchero e una area boscosa, si raggiunge Anse Piton . Proseguendo lungo il sentiero costiero, si attraversa un grande prato che converge di nuovo verso la costa incrociando, in successione, Anse Pineau , Anse Roquette , Anse Ballet , e Anse Bois d’Indie . Una volta aggirato la sporgenza di Grosse Pointe, dopo qualche centinaio di metri, si arriva a Caye Plate e alle sue due caratteristiche grotte, principali attrazioni del sentiero. Spiaggia Feuillère   www.enjoyguadalupa.com

  • In tour con #EnjoyGuadalupa Marie-Galante 1^p. Grand-Bourg

    Il viaggio con Stefano di #EnjoyGuadalupa attraverso il magnifico arcipelago della Guadalupa si arricchisce con l’esplorazione di un’altra gemma caraibica, una gemma capace di sprigionare sensazioni d’altri tempi, tanto da essere soprannominata “l’ isola dei cento mulini ”, per la secolare dedizione alla coltivazione della canna da zucchero e alla produzione del rum. Siamo a Marie-Galante , un’isola ricca di storia e di attrazioni naturali tali da annoverarla tra le mete privilegiate per chi vuole trascorrere un soggiorno, non solo all’insegna dell’arricchimento culturale e paesaggistico, ma anche a quello destinato al più assoluto relax. Marie-Galante è stata scoperta il 3 novembre del 1493 da Cristoforo Colombo nel suo secondo viaggio verso il nuovo mondo, ha una forma circolare, occupa un’area di 158 chilometri quadrati, e lungo il suo perimetro si annidano lidi incantevoli, siti di elevato interesse storico, secolari distillerie, e scorci costieri mozzafiato. Tre i comuni presenti sull’ isola: Grand-Bourg , Capesterre , e St. Louis . Grand-Bourg si colloca a sud dell’isola, è un comune abitato da circa 12mila abitanti, è il principale porto per le tratte da e per Pointe-à-Pitre, e punto di partenza di questo nostro nuovo e affascinante tour. Superato il suo meraviglioso lido dalle acque cristalline, le prime tappe sono tre importanti siti storici: l’ ecomuseo Murat , l’ ex zuccherificio Roussel Trianon e La Mare au Punch . Il primo, risalente al 1600, era un fiorente zuccherificio posto all’interno di una grande area verde, e vedeva la presenza di alcune infrastrutture come la fabbrica, le case degli schiavi, due mulini e la Maison de Maître , un palazzo signorile costruito nel 1800 dagli inglesi, destinato ai guardiani delle piantagioni della canna da zucchero. Oggi l’abitazione Murat è un museo a cielo aperto classificato nel 1979 dal Consiglio Generale della Guadalupa ecomuseo delle Arti e Tradizioni Popolari e inserito tra i diciotto siti UNESCO della “ Rotta degli schiavi ”. All’interno di questa struttura, visitabile gratuitamente, è possibile conoscere la storia dell’isola, quella dell’ex zuccherificio, e ammirare le attrezzature agricole utilizzate dagli schiavi nella lavorazione delle piantagioni. Poco vicino all’abitazione Murat, Grand-Bourg ospita l’ ex zuccherificio Roussel-Trianon . La struttura, nel periodo 1720-1740, fu di proprietà di Nicola Bonhomme, un creolo di Marie-Galante, successivamente passò alla famiglia Fossecave, e prima di diventare proprietà assoluta di Roussel-Trianon, appartenne alla famiglia Botreau-Roussel. Si narra altresì che il mulino, fatto ergere dal Signor Trianon, sarebbe uno dei più belli dell’intera isola, e ciò grazie alla sua maestosa solidità, eretto con tecniche di costruzione e tecnologie di funzionamento innovative per quei tempi. Ma su questa isola è presente un’altra testimonianza storica, oggi area monumentale molto visitata, legata a un avvenimento tumultuoso accaduto nell’anno 1849. Si tratta del “ La Mare au Punch ”, sito, al pari dell’abitazione Murat, inserito dal Consiglio Generale della Guadalupa tra i diciotto della “Slave Route”. La storia racconta che, in un’area dell’attuale Grand-Bourg esisteva la fabbrica “ Pirogue ” destinata alla produzione dello zucchero e del rum. La popolazione di colore, da un anno liberata dalla schiavitù, per effetto di brogli elettorali perpetrati nei loro confronti dai padroni bianchi, alimentarono una rivolta contro le milizie locali. La sommossa, però, determinò la morte di molti manifestanti di colore. Nella notte tra il 24 e il 25 giugno del 1849, i rivoltosi, dopo aver dato fuoco alla fabbrica “Pirogue”, gettarono in uno stagno adiacente alla piantagione l’intera produzione di rum, creando un gigantesco Punch. In ricordo di questo episodio, nelle vicinanze del sito “ La Mare au Punch ”, è presente un’enorme fossa colma d’acqua, probabilmente scavata nel terreno con lo scopo di mantenere viva la storia del sito, ed eretto, frontalmente alla fossa, un ponticello dal quale è possibile ammirare l’intera area. Ma la vera autenticità dell’isola di Marie-Galante è rappresentata dalle numerose piantagioni di canna da zucchero, dalle sue storiche distillerie, e dallo zuccherificio Grande-Anse, veri motori economici dell’isola. Due le distillerie presenti a Grand-Bourg : la Poisson-Père Labat e la Bielle , entrambe in attività, visitabili individualmente oppure attraverso tour guidati. In origine, la Poisson-Père Labat era una fabbrica di zucchero fondata nel 1860 dalla famiglia Poisson, trasformata, nel 1916, da Edouard Rameau in una distilleria, mentre la Bielle , nata nel 1769 come piantagione di caffè per mano dell’omonima famiglia, nel 1826 venne trasformata in uno zuccherificio, e solo a fine XIX secolo divenne una distilleria. Altra attrazione di Grand-Bourg è il museo Kreol West Indies. Posto lungo la strada D203, la strada che collega Grand-Bourg a Capesterre, il museo Kreol West Indies , nato per mano di Vincent Nicaudie, più che un museo è uno spazio espositivo esteso su oltre 200 metri quadri di spazio dove sette sale espositive ripropongono, attraverso una mostra permanente denominata “4000 anni di storia”, le arti contemporanee e gli oggetti del passato che i nostri giorni hanno ormai dimenticato. Ecomuseo Murat

  • In tour con #EnjoyGuadalupa La Dèsirade

    L’arcipelago della Guadalupa si pregia di un’altra isola esclusiva raggiungibile in appena 45 minuti di traghetto dalla città di St. François. Stiamo sulla sorprendente Désirade , incomparabile con le altre isole dell’arcipelago della Guadalupa per la sua forma allungata e i suoi scenari naturali contrastanti. L’isola si pregia della presenza di spiagge meravigliose protette da lunghe barriere coralline, manufatti storici, e itinerari incontaminati, rendendola una meta turistica romantica ed allo stesso tempo misteriosa in quanto custode di un passato caratterizzato da storie legate alle deportazioni ed all’isolamento dei lebbrosi provenienti dalla Francia di Re Luigi XIV . Scoperta nel 1493 da Cristoforo Colombo nel suo secondo viaggio verso le Antille, oggi la Dèsirade ospita poco più di 1500 abitanti residenti in quattro quartieri: Quartier des sables, Quartier des Galets, Le Souffleur, e Baie-Mahault . La sua conformazione morfologica, soprattutto sulle estremità, presenta scenari suggestivi diversi tra loro, con rocce risalenti al periodo mesozoico. Fuori dal turismo di massa, è possibile visitarla in giornata, individualmente o accompagnati da una guida del posto. Giunti alla Désirade, la prima tappa obbligata è la piazzetta centrale del piccolo borgo di pescatori di Beauséjour , Place du Maire Mendiant ; qui è possibile visitare la chiesa di Nostra Signora dell’Assunzione , il monumento dedicato ai quattro giovanissimi francesi locali caduti durante la Prima Guerra mondiale, il busto della storica figura eroica di Louis Delgrès , oggi simbolo della lotta alla schiavitù portata avanti nei primi anni del 1800, e infine quello dedicato a Victor Schoelcher , difensore dei diritti umani e fautore del decreto del 27 aprile 1846 con il quale si sanciva l’abolizione della schiavitù. Oltre a simpatiche segnaletiche stradali invitanti a fare attenzione agli attraversamenti delle iguane, sul sentiero che dal borgo di Beauséjour porta sulla dorsale del Morne du Souffleur , un sentiero sterrato che attraversa l’intero costone dell’isola, sorge la graziosa cappella di Nostra Signora del Calvario , un sito di preghiera di modeste dimensioni di color bianco e celeste custode, al suo interno, di un altare, una nicchia di color bianco perimetralmente avvolta da un arco celeste, di un veliero in legno con al fianco la statua della Madonna. Percorrendo la strada litoranea è possibile raggiungere i due versanti dell’isola e visitare le sue splendide spiagge, un giardino botanico e alcuni manufatti storici. Sul versante ovest della Dèsirade sorge Pointe des Colibris , un luogo che si caratterizza per una lussureggiante vegetazione, la presenza di alcuni cannoni risalenti al XIX secolo rivolti verso il mare, e per le Anse des Galets , basse anse e grotte all’interno delle quali confluiscono violentemente le onde del mare creando piccole piscine dalle acque celeste intenso. Superato il centro di Beauséjour , la Dèsirade ospita il giardino botanico del deserto , custode di più di 800 specie di cactus provenienti da tutto il mondo, alcuni sentieri escursionistici. Questo sito di circa 5000 metri quadri, grazie all’opera quotidiana di mantenimento e cura delle specie dell’ Associazione “Cactophiles des antilles” , è custode di più di 800 specie di cactus provenienti da tutto il mondo, e del Melocactus Intrortus, una pianta endemica protetta. Lasciato il giardino botanico del deserto la strada litoranea ci conduce verso la punta nord-est, Pointe Doublé , terra arida e lunare posta a ridosso dell’ ansa Devant-y-Bon , sulla quale sono presenti tre importanti manufatti ormai decadenti: il famoso lebbrosario , struttura attiva dal 1728 al 1956, le macerie dell’ ex cotonificio , una fabbrica che ha iniziato la sua attività nel 1918 e ha funzionato fino al 1922, e l’antica stazione meteo, un manufatto progettato dal famoso architetto locale Ali Tur , un tempo costruito per prevenire i cicloni nei Caraibi. Sulla punta estrema est dell’isola, è presente la riserva naturale nazionale della Dèsirade . Istituita con decreto ministeriale del 19 luglio del 2011, questo sito custodisce 62 ettari di affioramenti vulcanici e una particolare flora e fauna protetta, come il famoso cactus Tetes à l’Anglais e curiose iguane. Quattro invece le spiagge che fanno di quest’isola una perla caraibica di indiscussa bellezza. Lungo la strada litoranea è possibile raggiungere incantevoli lidi sui quali è possibile immergersi in splendidi specchi d’acqua dalle varie tonalità di celeste, o rilassarsi all’ombra delle alte palme di cocco o al di sotto dei tanti gazebo colorati posti sui chiarissimi arenili. Partendo da Pointe des Colibris , nell’ordine, incontriamo la spiaggia Fan Fan , quella di Fi Fi , du Souffleur e de la Petite-Rivière , quest’ultima poco distante dal grande faro, pienamente attivo per le navi che, frontalmente, solcano le rotte dell’oceano Atlantico e dalla graziosa cappella di Nostra Signora del Faro .  La chiesetta, di modeste dimensioni, al suo interno è presente un altare ricavato all’interno di una nicchia di color bianco perimetralmente avvolta da un arco celeste, mentre alla sua sinistra è esposta una riproduzione in legno di un veliero con al fianco la statua della Madonna. La presenza di graziosi bed & breakfast, un fornito market, spiagge incantevoli attrezzate con gazebo e bar, e attività commerciali dedite al noleggio di mezzi di trasporto come biciclette, motorini e squat, consentono di soggiornare anche per più giorni in assoluto relax. Spiaggia Fi Fi www.enjoyguadalupa.com

  • In tour con #EnjoyGuadalupa Vieux-Habitants

    Percorrendo la N2 lungo il litorale sud-ovest dell’isola di Basse-Terre, si raggiunge Vieux-Habitants , il più antico villaggio della Guadalupa. Fondata nella prima metà del XVII secolo dai primi colonizzatori francesi, oggi, con i suoi oltre 7000 abitanti, rappresenta un Comune altamente turistico in virtù dei tanti siti storici e naturali che ospita. Il tour parte con la visita al sito archeologico delle Roches Gravèes “Plessis” , e della cascata Kalinago . Seguendo, da Vieux-Habitants, le indicazioni stradali che conducono alla frazione di “Saint-Robert" si giunge su questo importante luogo dichiarato monumento storico nel 2013. Sono ben 147 sono le incisioni presenti sulle rocce poste lungo le sponde del fiume Plessis dagli indiani Arawak, popolazione vissuta tra il primo e quarto secolo dopo Cristo, venute alla luce nel 1995 per effetto del ciclone Marilyn. Lasciato il sito archeologico delle Roches Gravèes “Plessis”  le tappe successive sono due abitazioni secolari dedite alla coltivazione della pianta del caffè, la Domaine Vanibel  e l’ abitazione La Griveliere . La Domaine Vanibel , un tempo chiamato Moulin à l’Eau, posto ad un altitudine di 375 metri sul livello del mare, appartenne alla famiglia Leborgne e al suo interno ci avrebbero lavorato molti schiavi. La piantagione Vanibel  nel corso dei successivi anni cambiò proprietari e tipologie di produzione; soltanto all’inizio del XX secolo si stabilizzò, con la coltivazione esclusiva del caffè. A pochi chilometri dalla piantagione Vanibel, proseguendo lungo la D23, si raggiunge l’ abitazione Grivelière  antica piantagione di caffè e cacao, oggi riconvertita in attrazione turistica, non solo per il fascino degli antichi macchinari e delle infrastrutture che custodisce, ma per i servizi che vengono offerti ai visitatori durante i tour guidati. Fondata alla fine del XVII secolo, nel 1843 Auguste Périollat le conferì l’attuale denominazione destinandola alla produzione del caffè e del cacao. Classificata Monumento Storico nel 1987 , ospita una casa padronale, un hangar per la torrefazione, due mulini per lavorare i chicchi di caffè e un laboratorio. Lasciata l’ abitazione Grivelière , la tappa successiva ci porta alla scoperta della cascata Paradise . Posta nel cuore del Parco Nazionale della Guadalupa, si raggiunge percorrendo un sentiero di media percorrenza della lunghezza di circa due chilometri e quattrocento metri. Il punto di partenza è da un parcheggio posto 200 metri più avanti rispetto all’abitazione Grivelière, quindi, seguendo il citato sentiero, è possibile scoprire e guadare il fiume Grande-Rivière, uno dei fiumi più belli della Guadalupa. L’escursione ha la durata di circa quattro ore ma lo spettacolo è assicurato. Rientrando al parcheggio il rientro a Vieux-Habitants  è finalizzato alla scoperta della spiaggia de Rocroy , una piccola insenatura dai fondali meravigliosi, e da una banchiglia coperta da sabbia vulcanica di color grigio scuro. Per il piacere di chi la frequenta soprattutto nei fine settimana, la spiaggia de Rocrory  si pregia della presenza di docce e carbets per la consumazione dei pasti, anche se sul posto è presente un bar-ristorante lounge. Lasciata la spiaggia, giungiamo in centro città per visitare la chiesa di S. Giuseppe , la più antica della Guadalupa, costruita nel 1636 dai padri domenicani. Incendiata dagli inglesi appena sbarcati nel borgo il 20 marzo del 1703, la chiesa fu prontamente ricostruita in pietra dai Cappuccini sotto l'egida di Padre Vincenzo. Al suo interno sono custoditi numerosi pezzi di oreficeria religiosa per la maggior parte risalente alla metà del XVIII secolo come la croce processionale, la lampada del santuario, e il ciborio. Altro sito d’interesse di Vieux-Habitants è il museo del caffè  risalente al secolo IXI, oggi originale testimonianza di antica fabbrica del caffè. Allocata all’interno di una Bonifierie completamente restaurata, la visita al suo interno consente di risalire alle origini di questa pianta presente nei cinque continenti, e conoscere le secolari fasi della lavorazione del chicco di caffè, dalla raccolta, alla lavorazione, ed alla torrefazione. La Maison Chaulet  è un’azienda a conduzione familiare che dal 1860 produce questa particolarissima miscela di caffè denominata Grigne au vent, considerata tra le più raffinate del mondo. Infine, presso la Maison Chaulet  è anche presente la cioccolateria les Suprêmes , una raffinata cioccolata prodotta con cacao locale utilizzando il know-how svizzero, un prodotto finale di primissima qualità lavorato senza utilizzare coloranti, aromi artificiali o conservanti e grassi vegetali. Ultimo sito del tour, è la magnifica ansa à la Barque . La spiaggia, poco frequentata, forse perché ospita un porticciolo per pescatori, sfoggia sul suo lato sinistro un bel faro e alle sue spalle un fitto boschetto paludoso all’interno del quale sono presenti le vestigia di un sito storico un tempo dedicato alla lavorazione dell’indaco, pianta tropicale dalla quale si estraeva un colorante blu. Il sito, come detto, è tra quelli inseriti nel progetto della rotta degli schiavi in quanto, tempo addietro, erano stati rinvenuti alcuni resti risalenti al XVII secolo, come piccole vasche e frammenti di ceramiche, e, intorno alla grande vasca di agitazione o ammollo, cocci di bottiglie di vetro. Roches Gravèes “Plessis” www.enjoyguadalupa.com

  • In tour con #EnjoyGuadalupa Petit-Bourg

    Petit-Bourg  importante cittadina di oltre 22mila abitanti, grazie ai suoi oltre 13mila ettari di estensione, è il più grande Comune della Guadalupa La città si allunga dalla costa orientale di Basse-Terre sino ad arrivare all’interno del Parco Nazionale inglobando attrazioni naturali e storiche di particolare interesse turistico. Sotto il profilo storico la prima eccellenza di Petit-Bourg è la distilleria Montebello , mentre sotto quello naturale la città accoglie il giardino botanico di Valombreuse , il bagno caldo Bain à Colo , il canyon Moustique , la cascata Lezard , e quella Aux Ecrevisses (dei gamberi), la Maison de la Forêt (casa del bosco) , e lungo la Route de la Traversèe le tre cime “Des Mamelles” . La storia recente della distilleria Montebello risale al 1968 quando Jean Marsolle (fratello di Henry Marsolle, proprietario e gestore anche della distilleria Domaine de Séverin) e suo figlio la acquistarono. Oggi è guidata da Grégory Marsolle , nipote di Jean Marsolle . Il processo di lavorazione prevede che al termine della distillazione, i loro rum vengono prima custoditi in botti di rovere, quindi conservati al sole in contenitori di metallo. Ma per trovare un angolo di paradiso e vivere emozioni a stretto contatto con la natura, la visita al giardino botanico di Valombreuse è una tappa da non perdere. Posto all’interno di una valle lussureggiante, il giardino botanico di Valombreuse è una vera oasi capace di sprigionare sensazioni uniche. Attraversato da un grazioso trenino, il giardino botanico di Valombreuse , con i suoi quasi cinque ettari d’estensione, offre la possibilità di ammirare, in mezzo ad alberi centenari, una collezione botanica di rara bellezza proveniente da tutta la Guadalupa composta da hoyas, tillandsias, anthuriums, alpinias, rose di porcellana e tante altre specie. Dopo aver oltrepassato il giardino botanico di Valombreuse , e le strade forestali di Desbordes e di La Lézarde, il bagno caldo Bain à Colo  si trova nel mezzo della f oresta demaniale di Desbordes . Il sito si caratterizza per la presenza di una piccola piscina posta vicino al fiume Tambour e ad un'area picnic dove è possibile trascorrere momenti di puro relax prima di raggiungere il suggestivo canyon Moustique . Le imponenti pareti rocciose sormontate da una vegetazione lussureggiante accolgono le trasparenti acque dell’omonimo fiume, e la curva nel mezzo del canyon, consente di vivere un’emozionate e unica esperienza. Lasciato il canyon, altro sito d’impareggiabile bellezza è la cascata Lezard , raggiungibile percorrendo la D1, dopo aver abbandonato Chemin de Grande Savane , e un tratto della N1. Ubicata in località Vernou , piccolo centro abitato alle porte di Petit-Bourg, la  cascata Lezard è un salto d’acqua di una dozzina di metri dove le fresche acque dell’omonimo fiume si riversano all’interno di un magnifico e invitante bacino celeste circondato da maestose rientranze del terreno. Lasciata la cascata Lezard , la tappa successiva è la cascata dei gamberi, meglio conosciuta come cascata Aux Ecrevisses . Il sito si raggiunge percorrendo la Route de la Traversèe (D23). Raggiunto il parcheggio ci si incammina lungo una passerella in legno di circa 250 metri in legno all’interno della foresta pluviale che conduce a una terrazza panoramica dalla quale si ammira la cascata, il fiume Corrosol , e la lussureggiante natura circostante. Con un salto di circa 10 metri è meta di moltissimi turisti che non perdono l’occasione per rigeneranti bagni. Proseguendo lungo la Route de la Traversèe per circa un chilometro si raggiunge la Maison de la Forêt , un angolo di natura rigogliosa nato nel 1976 grazie agli sforzi del parco nazionale della Guadalupa. Posto a 228 metri di altitudine, è un luogo pedagogico, un giardino dedicato alle specie vegetali. La finalità con la quale è stato istituito questa struttura è quella di fornire informazioni sulla sua formazione della foresta pluviale e sulla composizione delle diverse aree di vegetazione. All’interno del sito è presente un sentiero ad anello di circa un chilometro, raggiungibile dopo aver attraversato un ponte in legno, che consente di ammirare radici aeree e felci arboree che raggiungono fino a quindici metri di altezza. Il nostro cammino all’interno di questo polmone verde dell’isola di Basse-Terre si conclude lungo la Route de la Traversèe per conoscere le tre cime “Des Mamelles” ; il Petit-Bourg di 716 metri d’altezza, il Pigeon di 768 metri, e quella di Morne à Louis (743 mt). Canyon Moustique

  • In tour con #EnjoyGuadalupa Goyave

    Il tour con Stefano di Enjoy Guadalupa attraverso l’isola di Basse-Terre, oggi fa tappa a Goyave , comune di circa 8mila abitanti ubicato sul versante est dell’ala sinistra della grande farfalla. Posta ai piedi del Parco nazionale della Guadalupa, la città di Goyave ospita salti d’acqua di particolare interesse turistico come il salto Bras-du-Fort e le cascate di Moreau , la piccola e tranquilla spiaggia di Sainte Claire e i giardini d’acqua Blonzac . Il salto Bras-du-Fort è una cascata posta sul fiume Fort, raggiungibile dopo un'escursione di un'ora, con partenza dalla strada di Bonfils posta a circa quattro chilometri dal centro di Goyave. Il tragitto di circa tre chilometri attraversa un sentiero agricolo dove è possibile ammirare le rose di porcellana e tante altre tipologie di piante; un sentiero all’interno della foresta caratterizzato da alberi del pane, palme da cocco, banani, canna da zucchero, e infine con l’attraversamento del fiume Fort. Altra attrazione naturale della città di Goyave sono le cascate di Moreau , tipica per i suoi quattro salti, raggiungibili in circa 5 ore di marcia (8,2 km) tra andata e ritorno lungo un sentiero impervio che incrocia due volte il fiume Moreau e tre volte il fiume Mangle, per poi inerpicarsi su una parete dalla quale è possibile ammirare il primo salto d’acqua alto circa 100 metri, e il bacino sottostante. Punto di partenza dell’escursione è il parcheggio posto lungo la strada forestale Moreau, raggiungibile dalla strada forestale Douville. Altro punto d’interesse da visitare a Goyave è la piccola ma graziosa spiaggia di Sainte-Claire . La spiaggia, coperta da sabbia vulcanica, conserva perfettamente il suo aspetto selvaggio. Molto ventilata, ombreggiata e dotata di carbets, consente alle famiglie di trascorrere momenti rilassanti sulla spiaggia e di consumare picnic. Nelle sue immediate vicinanze, degli scavi archeologici hanno consentito la scoperta di resti precolombiani e dell'epoca coloniale. Lasciata la spiaggia, percorrendo la N1 e la strada de Blonzac, in appena 11 minuti di auto si raggiunge il giardino d’acqua di Blonzac . Creato più di 10 anni fa da Christiane Berthelot questo parco di circa 8 ettari si trova lungo il fiume La Rose. Al suo interno è possibile fare delle romantiche passeggiate tra la lussureggiante flora locale, ammirando, tra laghetti, stagni e il fiume La Rose, una vegetazione che ospita diverse specie di alberi, felci, liane e fiori e volatili come il Colibrì riccia, la Parulina gialla, l'Elenia sibilante, il Vireo grigio e la tortora a coda quadrata. All’interno del giardino è possibile sostare per graziosi pic-nic, oppure divertirsi con gite in canoa, partite di pallavolo e bocce. In sintesi, un mix di natura e divertimenti per momenti di autentica tranquillità. Giardino d’acqua di Blonzac

  • In tour con #EnjoyGuadalupa Capesterre-Belle-Eau

    Percorrendo il versante est dell’isola di Basse-Terre, si raggiunge il Comune di Capesterre-Belle-Eau , cittadina di poco più 19mila abitanti particolarmente rinomato per la possibilità di accesso a molti siti naturalistici, per la presenza, in località Sainte-Marie, del luogo di approdo di Cristoforo Colombo, di rinomate distillerie, e di tante altre attrazioni che andremo a scoprire in questo nuovo appuntamento con Stefano di Enjoy Guadalupa. Il viaggio alla scoperta di Capesterre-Belle-Eau parte dalle porte sud della città con il famoso viale Dumanoir , una lingua d’asfalto caratterizzata dalla presenza ai suoi bordi di oltre 400 palme reali piantate intorno al 1850 dalla famiglia Pinel-Dumanoir. Proseguendo verso nord lungo la strada N1, scopriamo tre rinomate attrazioni naturalistiche: la cascata du Carbet , la cascata Bassin Paradise e il Grand Etang . Lasciata la N1 imbocchiamo la D1 e ci portiamo all’interno del Parco Nazionale della Guadalupa , dichiarato dall’UNESCO Riserva Naturale della Biosfera. Al suo interno è presente la cascata du Carbet , un’imponente meraviglia naturale alta 110 metri ammirabile su tre livelli facilmente raggiungibile attraverso la seconda via d’accesso posta all’interno del citato parco. Altre suggestive risorse naturali, sono la cascata Bassin Paradise e il lago Grande Etang . La prima è accessibile attraverso un sentiero d’accesso posto a circa 500 metri dal percorso che conduce al sopracitato sito dopo circa 15 minuti di cammino. Le sue acque sono raccolte all’interno di un bacino dalle acque turchesi profonde circa tre metri. Il secondo, sempre posto all’interno del Parco Nazionale, è il più grande lago delle Antille francesi. La sua superficie si estende per circa cinque ettari, ha una profondità di dieci metri ed è facilmente raggiungibile percorrendo la Route de l’Habituèe (D4). Giunti al parcheggio Savane l’Etang, parte un sentiero che incrocia un percorso ad anello di 2,3 chilometri lungo il quale è possibile praticare del Bird watching o fare una semplice e tranquilla passeggiata ammirando piante di bambù, palme di montagna, e maestosi alberi esotici come quello della gomma bianca. Risalendo la N1, Capesterre-Belle-Eau ospita il famoso tempio Indù Changy , una struttura alta circa una 15 di metri circondata da un giardino con alberi di banano e palme dedicato alla dea Mayinmen , la storica distilleria Longueteau fondata da Henri Longueteau nel 1895 a seguito della sua trasformazione da fabbrica di zucchero in distilleria dedita alla produzione di rum agricolo e la rumeria Karukera , azienda sempre di proprietà della citata distilleria, dal 2002 specializzata nella commercializzazione di un rum derivante dalla coltivazione di una canna da zucchero prodotta e coltivata interamente nelle Barbados e invecchiato per 10 lunghi anni in botti di rovere e poi imbottigliato a gradazione naturale (43%). Tornando sulla statale N1, in appena cinque minuti di auto si raggiunge la spiaggia Roseau . Il lido si caratterizzata per la presenza di otto piccole ed artificiali insenature, tanto da assomigliare a delle vere piscine di circa 25 metri di lunghezza per 20 di larghezza. L’ultima tappa nel Comune di Capesterre-Belle-Eau ci porta a Sainte-Marie , piccolo villaggio custode del Memorial dedicato a Cristoforo Colombo scopritore, il 4 novembre del 1493, della Guadalupa. Inaugurato il 4 novembre del 1916 per volontà del Governatore Merwart (Emil Mervar) e del vescovo Genoud, all’interno del Memorial, oltre ai ruderi di una vecchia polveriera, è presente un busto del navigatore in marmo di Carrara scolpito dallo scultore italiano Umberto Bacci; alla sua base sono invece presenti due grandi targhe: una ricorda gli architetti che realizzarono l’opera, l’altra ospita i versi di una poesia scritta dal Governatore Emile Merwart. Il memorial, posto a circa 200 metri dalla spiaggia dove Cristoforo Colombo sbarcò, ospita altresì due grandi ancore, una delle quali trovata nella baia di Capesterre-Belle- Eau. Cascata du Carbet

  • In tour con #EnjoyGuadalupa Gourbeyre

    Il Comune di Gourbeyre , nato con un decreto del 20 settembre del 1837, prende il suo nome dal contrammiraglio Augustin Jean-Baptiste Gourbeyre , Governatore della Guadalupa dal 1841 al 1845, a seguito di specifica richiesta dell’allora primo Sindaco Louis-Philippe Longueteau. Grazie alla sua posizione geografica che si estende dalle rive della spiaggia Rivière Sense , sede dell’omonimo porto turistico, sino a raggiungere i piedi dei monti dei Caraibi , il Comune di Gourbeyre da diversi anni è fautore di una politica di Ecoturismo e di Sviluppo Sostenibile, permettendo a questa cittadina dell’isola di Basse-Terre di annoverarsi tra le mete turistiche più ambite di questo angolo della Guadalupa. Il viaggio alla scoperta dei suoi tesori naturalistici di questa città parte dal famoso Bain des Amours , un’elegante vasca a forma di cuore che raccoglie le calde acque provenienti dal vulcano Soufrière. Posto a circa dieci chilometri da St. Claude, percorrendo la statale N1 e la D7, Bains des Amours ospita un parcheggio dal quale, in circa dieci minuti di cammino lungo un sentiero, consente di raggiungere il sito. Molto tipico per la sua forma a cuore, la vasca ha una profondità di circa un metro e al suo interno una seduta, posta lungo la parete, consente ai bagnanti di sedersi comodamente e godersi il calore dell’acqua a oltre 30 gradi nel bel mezzo della foresta pluviale. Ma la scoperta delle bellezze naturali di Gourbeyre continua con la visita alla cascata Bassin blue e Parabole . Dopo aver percorso per tre chilometri la strada D7, si devia per Route Palmiste, quindi si prosegue lungo Chemin Moscou. Dopo circa otto chilometri d’auto si giunge ad un parcheggio dove un cartello informativo illustra l’itinerario da seguire per raggiungere Bassin Blue .   Situata sulle alture di Palmiste, a 620 metri di altitudine, la cascata si raggiunge in una ventina di minuti percorrendo un sentiero nel cuore della foresta pluviale. Il bacino, scavato della roccia vulcanica, si mostra come una conca dalle acque di un magnifico blu turchese all’interno del quale si riversa il fiume Galion . Sul sito è possibile immergersi senza alcun timore e, volendo, concedersi anche qualche tuffo. Risalendo per almeno un'ora seguendo, in gran parte, il letto del fiume Galion, si arriva alla Parabole , altra cascata molto pittoresca, alta 12 metri, situata a 600 metri di altitudine. www.enjoyguadalupa.com Cascata Parabole

  • In tour con #EnjoyGuadalupa Trois-Rivières

    Trois-Rivières è un piccolo comune di circa 9mila abitanti posto sulla punta sud dell’isola di Basse-Terre, sede del porto d’imbarco per l’arcipelago di Les Saintes. Posta in gran parte sui versanti del massiccio vulcanico Madeleine a 961 metri sul livello del mare, Trois-Rivières è stata la culla della civiltà precolombiana, è il sito Amerindo Roches Gravées, raggiungibile in pochi minuti dal citato porto, è quello che alla Guadalupa conta maggiori testimonianze risalenti ai primi abitanti dell’arcipelago, gli i ndiani Arawaks . Il Roches Gravées è praticamente un museo a cielo aperto ed è custode di oltre 230 incisioni rupestri risalenti al IV secolo dopo Cristo. Avvolto in un ambiente rigoglioso di piante tropicali e bagnato da trasparenti ruscelli d’acqua, Roches Gravées è un luogo quasi fiabesco, caratterizzato dalla presenza di queste famose pietre intagliate e incastonate sul terreno, scientificamente denominate “petroglifi”. Nel 1974, questi resti sono stati classificati monumenti storici e si presentano alla visione dei turisti con incisioni raffiguranti volti, corpi umani, animali e forme geometriche. Oltre alle Roches Gravées, Trois-Rivières ospita l’ abitazione Belmont un altro sito di particolare interesse storico risalente ai tempi della colonizzazione francese e inglese inserito dal "Conseil Général" della Guadalupa tra i diciotto monumenti della “Slave Route”. L’abitazione, di proprietà della famiglia Botreau-Roussel per circa due secoli, nacque come zuccherificio, e nel 1660 vedeva impiegati uomini bianchi e schiavi neri. Della struttura originale, oggi non ne rimane quasi più nulla. Alcuni resti dello zuccherificio sono sparsi in vari terreni privati e tra questi, l’unico ammirabile senza entrare in aree private, è una piccola prigione in muratura risalente al XVIII secolo dotata di una apertura all’interno della quale venivano rinchiusi gli schiavi puniti dal padrone dell’abitazione. Sotto il profilo naturale, ma anche storico, il piccolo centro di Trois-Rivières si pregia altresì di un sentiero escursionistico e di una meravigliosa spiaggia dalle sabbie nere. Il sentiero in oggetto è quello de la Grande Pointe , custode di alcune vestige risalenti al XVIII secolo, come una batteria di cannoni con la sua polveriera, un antico mulino a vento ed i resti dell’omonima abitazione, testimonianza, quest’ultima, di un passato dedito alla produzione dello zucchero. Lungo il sentiero è anche possibile incrociare anche alcune rocce incise, simili a quelle presenti sul sito delle Roches Gravées. Il sentiero, classificato di facile percorrenza, della lunghezza di circa cinque chilometri tra andata e ritorno, parte dal parcheggio dell’ansa Durquery, base di partenza per raggiungere anche la cascata de la Coulisse, percorso di 1,3 chilometri, di cui uno da percorrere all’interno dell’omonimo fiume. La risalita del fiume consente di ammirare un susseguirsi di cascate di varie altezze, piscine e scivoli dove è possibile immergersi lungo il cammino. Giunti alla cascata, lo spettacolo è assicurato: un maestoso bacino di color verde smeraldo accoglie, con un salto di sette metri, un fragoroso salto d’acqua, garantendo un colpo d’occhio unico che ripaga lo sforzo profuso per averla raggiunta. Nelle immediate vicinanze della cascata sono anche presenti i resti dell’antico mulino dell’abitazione la Coulisse, e cento metri più avanti quelli dell’abitazione Duquery. Altro sito di particolare interesse turistico è la spiaggia dalla sabbia nera di Grande Anse , sito protetto in quanto luogo di deposizione delle tartarughe marine. Il lido è molto apprezzato dagli amanti del surf e da coloro che vogliono trascorrere momenti di assoluto relax in una cornice selvaggia e, al contempo, affascinante, non solo per le sue verdissime e maestose palme di cocco che fanno da contrato alle scure tinte della sua arena di origine vulcanica, ma anche per la superba vista sull’arcipelago di Les Saintes. Visita Deshaies | Enjoy Guadalupa Sito archeologico Roches Gravées

  • In tour con #EnjoyGuadalupa Bouillante

    Posta sul versante ovest dell’isola di Basse-Terre, la città di Bouillante è un Comune di poco meno di otto mila abitanti e   si caratterizza per una serie di attrazioni naturali come le fonti d’acqua calda , le famose isole Pigeon , fazzoletto di mare custode della riserva marina di Jacques Cousteau , il parco de la Source,  la storica  Ansa à la Barque e il famoso  parco zoologico des Mamelles. Il nostro tour parte però dalla spiaggia Petit Anse. La graziosa spiaggia di Petit Anse  è una piccola baia avvolta da una lussureggiante natura, dove una sabbia dorata e uno specchio d'acqua invitante, garantisce ai tanti turisti che la frequentano momenti di assoluta tranquillità. La spiaggia, inoltre, è ben attrezzata e dispone di docce, carbets per pic-nic, ampio parcheggio e diversi ristoranti.  Lasciata Petit Anse , il primo sito termale che s'incontra è il Bains de Ravin Thomas , raggiungibile in circa dieci minuti di cammino dal parcheggio. Il sito non è altro che una piccola piscina  naturale di forma circolare ricavata sulla riva del mare. Le sue acque, dopo essersi fatte strada tra le rocce, sgorgano direttamente sul fondale del mare all’interno di un piccolo bacino circolare artificiale appositamente realizzato con piccoli scogli per raccogliere le acque, la cui altezza varia dai 50 centimetri in caso di alta marea, ai 30 in caso di bassa marea. Considerate le sue ridotte dimensioni e la grande affluenza di turisti, la possibilità di trovare un piccolo spazio durante il giorno è assai difficile, salvo arrivarci alle prime ore del mattino o in tarda serata in compagnia di uno splendido tramonto. A circa quattro chilometri da Bains de Ravin Thomas , si raggiunge il bagno caldo di Bouillante . La tipicità di questo sito è data dal fatto che le acque solfuree, provenienti dalla adiacente centrale geotermica ad una temperatura di 41°C., vengono convogliate, attraverso un lungo canale artificiale, direttamente in mare richiamando a tutte le ore del giorno moltissimi turisti e locali. Proseguendo verso il nord della N 1, prima della rinomata spiaggia di Malendure, in appena 10 minuti si raggiunge la sorgente calda du Curé . Segnalata da apposita cartellonista stradale indicante  Anse à Sable  e Chapelle de Pigeon , le acque della sorgente calda du Curé sgorgano dalle rocce e incanalate all’interno di una vasca azzurra maiolicata posta sulla rientranza sinistra della spiaggia Anse à Sable, un lido selvaggio dalla sabbia grigia e dal fascino unico. Questo bagno caldo risalente al 1950 offre un'esperienza unica; con una temperatura dell'acqua di 41 º C., è un angolo di paradiso prevalentemente frequentato dai locali. Chiuso con le fonti d’acqua calda, Bouillante si pregia per la presenza della famosa riserva marina di Jaques Cousteau , un'area marina protetta di circa 400 ettari d’inestimabile valore ambientalistico posta nelle vicinanze delle isole Pigeon , raggiungibile dalla rinomata spiaggia dalle sabbie scure di Malendure . I suoi fondali protetti ospitano stupefacenti spugne, tartarughe, e pesci di ogni genere, ed il famoso giardino di Corallo , all’interno del quale, a 10 metri di profondità, trova posto il busto in bronzo del celebre comandante Jaques Cousteau . Altro sitito di particolare interesse turistico presente a Bouillante, è il Parco de la Source , luogo magico dove è possibile trascorrere momenti in piena armonia con la natura. Posto sulle alture di Pigeon, con una vista meravigliosa sulla sottostante citata riserva marina, il Parco de la Source ha un’ampiezza di 10 ettari all’interno di una lussureggiante foresta mesofila. Al suo interno sono presenti 14 carbet per le famiglie che desiderano consumare sul posto gradevoli pic-nic o pranzi, di cui sette posti nella parte superiore del parco e sette lungo il fiume Bourceau, corso d’acqua che interrompe la corsa con un salto di circa 20 metri nella cascata “ Queue de Cheval ”, facilmente raggiungibile percorrendo una passarella in legno. Per rilassanti passeggiate al suo interno, il parco dispone di una rete di sentieri dai quali è possibile scoprire sorgenti naturali, le ampie piantagioni di vaniglia, caffè, cacao, ammirare un giardino creolo, e varie qualità di piante medicinali. La visita al parco è possibile dal mercoledì alla domenica, dalle ore 09,30 alle ore 18,00, ad un prezzo di £ 17,00 per gli adulti, oppure prenotata tramite accesso al sito www.parcdelasource.com   L’ingresso è gratuito nel solo caso si vogli accedere alla boutique o alla caffetteria “Terrazza del parco”. Penultima attrazione della città di Bouillante è la magnifica Ansa à la Barque . La spiaggia, poco frequentata, forse perché ospita un porticciolo per pescatori, sfoggia sul suo lato sinistro un bel faro e alle sue spalle un fitto boschetto paludoso all’interno del quale sono presenti le vestigia di un sito storico un tempo dedicato alla lavorazione dell’indaco, pianta tropicale dalla quale si estraeva un colorante blu. Il sito, come detto, è tra quelli inseriti nel progetto della rotta degli schiavi in quanto, tempo addietro, erano stati rinvenuti alcuni resti risalenti al XVII secolo, come piccole vasche e frammenti di ceramiche, e, intorno alla grande vasca di agitazione o ammollo, cocci di bottiglie di vetro. ​Gli studi portati avanti da alcuni storici raccontano che la scelta dell’ Anse-à-la-Barque , quale luogo ideale per costruire questa piccola fabbrica, scaturì principalmente per due motivi: il clima secco della costa, particolarmente adatto alla crescita delle piante di indaco, e il torrente che scorre nel vicino fossato, fonte di un grande quantitativo d’acqua dolce indispensabile al processo produttivo. Il tour si conclude sulla  Route de la Traversèe  con la visita all parco zoologico “Des Mamelles”. La struttura è una vera e propria arca di Noè moderna collocata nel contesto di un’area tropicale lussureggiante. Essa ospita più di mille specie di piante, percorsi su corde, ed una passarella in legno che, attraversando l’intero parco, conduce su oltre 20 siti all’interno dei quali trovano dimora circa 85 specie animali dei Caraibi e della Guyana, suddivise tra mammiferi, uccelli, rettili e artropodi. Visita Deshaies | Enjoy Guadalupa Spiaggia Malendure Testo e foto Stefano Mappa

  • In tour con #EnjoyGuadalupa Deshaies

    Percorrendo da Pointe-Noire per circa dodici chilometri la N2 verso nord, si raggiunge Deshaies uno dei Comuni turisticamente più attrattivi del versante ovest di Basse-Terre. Balzata agli onori della cronaca per aver fatto da scenario alla fortunata serie televisiva “ Delitti in paradiso ”, Deshaies è particolarmente conosciuta per le sue spiagge, come quella di Leroux , Grande Anse , de Tillet e la Perle , e per il famoso giardino botanico . La prima tappa del nostro viaggio è la spiaggia Leroux , posta a sei chilometri e mezzo da Pointe-Noire . Situata nella frazione di Ferry, la spiaggia Leroux è una piccola spiaggia paradisiaca lunga meno di cento metri coperta in gran parte da sabbia bianca, incorniciata da una verde e lussureggiante vegetazione e da un mare nel quale gli amanti delle immersioni potranno scoprire dei fondali marini incantevoli. Ma se ci si vuole immergersi nel contesto di un angolo di natura dove la flora, e in parte la fauna, giocano un ruolo determinante, il giardino botanico di Deshaies è un sito che ti lascia senza fiato. Disegnato dal paesaggista Michel Gaillard, si estende per cinque ettari coltivati a orchidee, ibisco, canneti, dove trovano casa pappagallini variopinti e simpatici fenicotteri rossi. All’ingresso c’è una grande piscina ricca di carpe giapponesi Kois, piante acquatiche, papiri, e da una rigogliosa schiera di piante tropicali. Il giardino è visitabile percorrendo un lungo romantico sentiero lungo il quale trovano posto palme, piante medicinali, buganvillee conduce ad una suggestiva cascata artificiale e varie gabbie di pappagalli, all’interno delle quali è possibile intrattenersi per ammirarne la bellezza e la simpatia. Per chi intende trascorrere un’intera giornata nel giardino, questa oasi verde offre la possibilità di pranzare in un ristorante panoramico che consente di ammirare il mar dei Caraibi e la cascata del parco, assaporando la tipica cucina creola a base di prodotti locali. Ma il giardino offre anche la possibilità di consumare dei veloci pasti nel grazioso snack bar con vista della magnifica baia di Deshaies e l’sola di Montserrat, e acquistare nella boutique prodotti locali come cacao, cioccolato e dolci, oppure approfondire attraverso la sua libreria la conoscenza e la conservazione sulla natura. Il giardino è aperto al pubblico tutti i giorni dalle 9,00 alle 16,30 al costo, per gli adulti, di 15,00 euro. ( www.jardin-botanique.com ) Lasciato il giardino botanico, in pochi minuti si raggiunge il borgo di Deshaies. Deshaies è un centro abitato di oltre 4mila abitanti, rinomato, oltre che aver ospitato la serie televisiva “Delitti in paradiso”, soprattutto per le bellezze naturali sopra descritte e le spiagge che andremo a scoprire e per le tipiche abitazioni dallo stile creolo. In passato, questo borgo ha dato rifugio, all’interno dell’insenatura posta in centro città, alle navi corsare e a quelle belligeranti, e aver ospitato nel 1493 la nave di Cristoforo Colombo per il rifornimento d’acqua. Questo piccolo borgo è praticamente concentrato su un’unica via ricca di ristorantini molto caratteristici e piccole attività commerciali che si affacciano su una stupenda baia verde e un porticciolo dove prendono posto alcune imbarcazioni private. Ma il punto di forza di Deshaies sono i tre lidi posti in circa nove chilometri lungo la N1. Il più rinomato è quello di Grande Anse , ma anche quello della Perle e de Tillet non sono da meno, tanto da attirare quotidianamente moltissimi turisti e locali.              Grande Anse è particolarmente conosciuta per la sua magnifica lingua di sabbia dorata della lunghezza di quasi due chilometri, le sue palme, i tanti locali, ristoranti e attività commerciali posti al suo ingresso, e per i favolosi tramonti dorati che si possono ammirare sulla sabbia al calar del sole. La Perle ha una lunghezza di circa 800 metri; le sue acque sono di un celeste intenso e le tante palme di cocco che ornano l’interno della spiaggia danno riparo ad alcuni ristoranti e alla famosa casa in legno del commissario della serie televisiva “Delitti in Paradiso. La spiaggia de Tillet , infine, è una piccola baia che garantisce tranquillità e bagni in acque cristalline dove è possibile nuotare e fare snorkeling. L’arenile dorato fa da contrasto al celeste delle sue invitanti acque, rendendo il lido una tappa da non perdere. Per gli appassionati di escursionismo, invece, Deshaies offre la possibilità di vivere momenti di puro divertimento scoprendo, lungo il fiume Ferry, le sue incantevoli cascate e le opportunità di praticare il canyoning. Visita Deshaies | Enjoy Guadalupa Il video: In tour a Deshaies ( youtube.com ) Commissariato della serie TV "Delitti in paradiso" - Centro città di Deshaies

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