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Les Trésors de la Guadeloupe
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Benvenuti a "I Tesori della Guadalupa", la rubrica settimanale condotta da Stefano, di Enjoy Guadalupa. Ogni settimana vi porteremo alla scoperta delle ricchezze culturali, naturali, storiche e gastronomiche di questo arcipelago unico dei Caraibi. Attraverso incontri autentici, storie locali e luoghi a volte poco conosciuti, Stefano vi guiderà nel cuore della Guadalupa, per dare voce a coloro che fanno vibrare l’isola con la loro passione, il loro savoir-faire e il loro profondo legame con il territorio. "I Tesori della Guadalupa" vi invita ad ascoltare, sentire e amare la Guadalupa in modo nuovo. Non perdetevi nessuna puntata e lasciatevi trasportare ogni settimana da una nuova gemma dell’isola dalle acque belle.

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Les Trésors de la Guadeloupe
Distilleria Bologne
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La Guadalupa è un arcipelago che profuma di zucchero e rum. Da oltre tre secoli, il ritmo delle stagioni qui è scandito dalla crescita della canna da zucchero, che ha modellato paesaggi, economie e culture. In queste terre, la produzione del rum non è soltanto un’attività agricola: è un’eredità storica, una tradizione viva che affonda le sue radici nel passato coloniale e si rinnova ogni giorno con passione, innovazione e rispetto per il territorio.

Tra le distillerie che meglio raccontano questa lunga storia c’è la Distillerie Bologne, la più antica ancora in attività sull’isola di Basse-Terre. Bologne è molto più di un marchio: è un simbolo della qualità e dell’identità guadalupense. In questo episodio vi porteremo nel cuore della sua storia, tra canneti accarezzati dal vento caraibico, antichi alambicchi in rame e un rum che racchiude tutta l’anima dell’isola.

Preparatevi quindi a un viaggio tra passato e presente, in uno dei luoghi più emblematici della produzione di rum dei Caraibi.


Fondata nel XVII secolo sulle pendici vulcaniche del vulcano Soufrière, la piantagione Bologne ha attraversato secoli di evoluzioni agricole, fino a specializzarsi, a metà Ottocento, nella monocoltura della canna da zucchero. Questa tipologia di coltivazione, supportata dalla straordinaria ricchezza del suolo, ha permesso alla distilleria Bologne, in attività dal milleottocentottantasette, di produrre uno dei migliori rum della Guadalupa.


La distilleria Bologne si trova a Ballif, un quartiere collinare situato nel Comune di Basse-Terre, capitale amministrativa della Guadalupa. La distilleria è adagiata sulle pendici occidentali del vulcano attivo La Soufrière, a circa 200 metri sul livello del mare, in una zona caratterizzata da suoli ricchi e fertili, ideali per la coltivazione della canna da zucchero.

Il sito domina la costa caraibica dell’isola di Basse-Terre, offrendo un panorama suggestivo tra mare e montagna. Il clima è tropicale, con piogge abbondanti e una buona ventilazione, condizioni che favoriscono un’agricoltura rigogliosa.


La vicinanza al Parco Nazionale della Guadalupa e al massiccio della Soufrière rende questa zona particolarmente vocata alla biodiversità, ma anche esposta a vincoli ambientali e a una forte pressione per la tutela del territorio.

Questa posizione geografica conferisce al rum Bologne caratteristiche organolettiche uniche, grazie alla combinazione di altitudine, terroir vulcanico, clima tropicale e tecniche agricole attente alla sostenibilità.


Oggi, la distilleria Bologne coltiva 148 ettari di canna da zucchero, integrando parte della materia prima con acquisti da agricoltori indipendenti. Ogni anno trasforma circa 15.000 tonnellate di canna, producendo principalmente rum bianco (94%) e una piccola parte di rum invecchiato (6%). Unica in Guadalupa, Bologne continua a coltivare la canna nera, varietà rara e poco produttiva ma ricca di aromi distintivi. È stata anche la prima distilleria dell’isola a produrre rum biologico, con tutte le sue coltivazioni certificate. L’attenzione all’ambiente è centrale nella sua filosofia produttiva. Il 58% del rum prodotto è venduto localmente, mentre il 42% è destinato all’esportazione, soprattutto verso la Francia continentale.


Visitare la Distilleria Bologne significa immergersi in una storia lunga tre secoli, fatta di passione, tradizione e continua innovazione. È un luogo dove la terra vulcanica, il clima tropicale e il sapere umano si fondono per dare vita a un rum d’eccellenza, espressione autentica dell’identità guadalupense.

Camminare tra i campi di canna da zucchero, ascoltare il racconto degli esperti distillatori, sentire i profumi intensi del rum appena prodotto: tutto questo rende l’esperienza alla Bologne unica e coinvolgente.

Se siete alla ricerca di un viaggio che unisca gusto, cultura e bellezza naturale, la Distilleria Bologne è una tappa imperdibile. Perché in Guadalupa, il rum non è solo una bevanda: è un patrimonio da vivere, conoscere e condividere.https://podcasts.apple.com/it/podcast/distilleria-bologna-tre-secoli-di-storia-e-passione/id1837599636?i=1000725870961

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Memorial Acte
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Immagina di camminare lentamente, in silenzio, in un luogo dove ogni pietra, ogni parete, ogni angolo sussurra storie che non si trovano nei libri di scuola. Immagina di sentire sotto i tuoi piedi il peso invisibile di secoli, il respiro trattenuto di generazioni intere, le voci spezzate di chi non poteva parlare, ma non ha mai smesso di esistere. Immagina un edificio dal design avveniristico, che si affaccia sul mare come se scrutasse l’orizzonte in cerca di risposte, ma che in realtà custodisce le domande più profonde dell’umanità: chi siamo, da dove veniamo, e perché non dobbiamo mai dimenticare. Qui, la luce filtra come in una cattedrale laica, e ogni passo diventa un pellegrinaggio attraverso la memoria. Le immagini, i suoni, i documenti, le testimonianze… tutto ti avvolge, ti interroga, ti commuove. Non sei più solo un visitatore: sei testimone. E solo alla fine del viaggio, quando hai attraversato il buio e sei uscito con gli occhi pieni di consapevolezza, capisci dove ti trovi: sei a Pointe-à-Pitre, in Guadalupa, nel cuore pulsante del Memorial ACTe, museo della memoria e centro mondiale dell’eredità della schiavitù, parte del progetto UNESCO "La rotta degli schiavi". Un luogo che parla al cuore.

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Grand-Cul-de-Sac-Marin
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Immagina un luogo dove il tempo sembra sospeso, dove il silenzio è rotto solo dal fruscio del vento tra le mangrovie e dal suono delicato dell’acqua che accarezza le intrecciate mangrovie. Un luogo nascosto, dove la natura si esprime in tutta la sua potenza: uccelli dai colori incredibili che sfiorano la superficie dell’acqua, pesci che danzano tra le praterie marine, coralli che disegnano giardini sommersi. Qui, il mare non è solo un orizzonte, ma un mondo segreto, vivo, che pulsa sotto la luce dorata del sole. È un paradiso protetto, un rifugio fragile ma straordinario, dove ogni respiro profuma di sale e libertà, dove l’uomo è solo ospite in un universo di meraviglie. E solo alla fine del viaggio, quando ormai sei immerso nella bellezza selvaggia e autentica di questo ecosistema, scopri che ti trovi a Sainte-Rose, sulla costa di Basse-Terre, nel cuore della spettacolare Riserva Marina del Grand-Cul-de-Sac-Marin.

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Abitazione Murat
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Benvenuti in questa nuova puntata dedicata a uno dei luoghi più emblematici della memoria storica e culturale della Guadalupa: l’Abitazione Murat, situata nel cuore dell’isola di Marie-Galante, spesso chiamata l’isola dei 100 mulini. Un soprannome che racconta la sua lunga e profonda tradizione nella coltivazione della canna da zucchero e nella produzione del rum agricolo, un’attività che ancora oggi segna l’identità del territorio. Con le sue tre distillerie attive, Marie-Galante rappresenta un vero e proprio scrigno di storia e saperi antichi. L’Abitazione Murat, in particolare, ci permette di compiere un viaggio nel tempo, tra resti di mulini, antiche piantagioni e memorie legate alla schiavitù, oggi riscoperte e valorizzate attraverso l’ecomuseo delle Arti e Tradizioni Popolari. Prepariamoci a scoprire un sito dove passato e presente si intrecciano tra natura rigogliosa e testimonianze profonde.

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Giardini botanici
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Chiudi gli occhi per un momento. Immagina un sentiero nascosto che si snoda tra il profumo dolce dei fiori tropicali e il canto vibrante di uccelli dai colori impossibili. Ogni passo ti conduce sempre più dentro un mondo dove la natura sembra parlare, dove il verde non ha un solo colore ma mille sfumature, e l’aria è così pura da sembrare magia. In lontananza, il rumore dell’acqua: forse un ruscello, forse una cascata. E poi, improvvisamente, una farfalla che ti sfiora, una palma altissima che si apre al cielo, una pianta che non hai mai visto prima ma che sembra raccontare una storia antica. Non sei in un sogno. Sei sull’isola di Basse-Terre, in Guadalupa. E stai per scoprire due autentici paradisi verdi: il Giardino Botanico di Deshaies, con la sua cascata artificiale di 10 metri, le sue voliere e piante esotiche… e Valombreuse, a Petit-Bourg, una meraviglia premiata come “Jardin Remarquable”, che accoglie oltre 500 specie in un abbraccio di ruscelli e sentieri incantati. Pronto a lasciarti stupire?

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Forte Louis Delgrès
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Immagina di salire lentamente verso una collina che domina il mare, mentre il vento porta con sé echi lontani di voci, tamburi e spari. Davanti a te, mura imponenti custodiscono secoli di storia, testimoni silenziose di battaglie, coraggio e sacrificio. Qui, la pietra non è solo pietra: è memoria, è ferita, è orgoglio. Ogni passo lungo le sue fortificazioni sembra condurti più vicino a un passato in cui la libertà si pagava con la vita. Solo quando varcherai il suo ingresso monumentale scoprirai che ti trovi al Forte Louis Delgrès, simbolo immortale della resistenza guadalupense.

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Roches Gravées
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Incisioni che parlano di spiritualità, di legami con la natura, di un popolo che ha lasciato il proprio segno per l’eternità. Oggi vi portiamo a esplorare due straordinari siti di arte rupestre, testimonianze millenarie dell’antico popolo amérindo che nei secoli scorsi ha abitato le isole della Guadalupa. Parleremo delle Roches Gravées di Trois‑Rivières e di Vieux-Habitants, due comuni di Basse-Terre caratterizzati dai forti legami con la storia.

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Pointe-des-Châteaux

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Immaginate un luogo dove il vento dell’oceano soffia con forza, portando con sé l’eco di storie antiche e il profumo salmastro del mare infinito. Una striscia di terra che si allunga come un sentiero verso l’ignoto, fino a toccare l’ultimo lembo di Grande-Terre, là dove le onde si infrangono con potenza contro scogli scolpiti dal tempo. Qui, il cielo e l’acqua sembrano fondersi in un abbraccio eterno, mentre l’orizzonte si apre in una visione di pura libertà. È un paesaggio che toglie il fiato, dove la natura regna sovrana e invita a perdersi nella sua bellezza selvaggia. Oggi, il nostro viaggio tra i tesori della Guadalupa ci conduce a Saint-François, per scoprire l’incanto e la maestosità di Pointe des Châteaux.

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Scalinata e prigione degli schiavi

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In un angolo apparentemente silenzioso della Guadalupa, tra pietre arroventate dal sole e radici che afferrano la terra, si custodisce una verità che il tempo non ha cancellato. Non è solo storia. È memoria viva. È un luogo dove il silenzio parla più di mille parole. È qui che inizia il nostro viaggio… ai piedi della scalinata degli schiavi. Un sacro sito dedicato alla memoria degli schiavi d'africa

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Il piacere di raccontare le bellezze di un arcipelago caraibico dalle mille sfaccettature dove spiagge magnifiche, una natura lussureggiante, paesaggi mozzafiato e una storia millenaria, fanno della Guadalupa un paradiso tropicale da scoprire e vivere armonicamente a stretto contatto con la verve di un popolo dalle chiare origini creole.

Stefano di Enjoy Guadalupa

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