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I musei di Grande-Terre

In tour tra i musei di Grande-Terre

Point-à-Pitre
Memorial Acte

"La Route de l'esclave - Traces-Mémoires"

 

 

 

 

 

 

 

 

Le Conseil Général de Guadeloupe, afin de garder vivante la mémoire d'un passé marqué par les déportations et l'esclavage et, en même temps, de promouvoir des politiques visant à valoriser le patrimoine historique de tout l'archipel des Caraïbes, a développé en 1994 un projet appelé " La Route de l'esclave - Traces-Mémoires en Guadeloup ", un chemin de mémoire capable d'apporter une compréhension plus complète du passé de l'île.

 

Le projet "La Route de l'esclave" en 1995 a été reconnu par l' UNESCO et par cette dernière inscrit dans le cadre d'un programme plus large de valorisation historique du même nom, visant à diffuser un plan de tourisme culturel capable de favoriser restauration et valorisation des sites et lieux de mémoire.

 

18 sites inclus dans le projet porté par le Conseil Général de Guadeloupe disséminés sur les îles de Basse-Terre, Grande-Terre, Marie-Galante et Les Saintes, s'inscrivent tous dans le cadre d'un parcours capable de découvrir une patrimoine, parfois unique, parfois méconnu, mais sans doute à préserver, valoriser et faire connaître.

 

Situé à Basse-Terre

Plantation Beausoleil (Montéran, Saint-Claude) ; fort Louis Delgrès (Ville de Basse-Terre) ; Plantation de Vanibel (Vieux-Habitants) ; plantation de la Grivelière (Vieux-Habitants) ; l'Anse-à-la-Barque (Vieux-Habitants) ; Prison d'esclaves de Belmont (Trois-Rivières).

 

Sites en Grande-Terre

Musée Victor Schœlcher (Pointe-à-Pitre) ; fort Fleur d'Epée (Le Gosier) ; monument à la Liberté (Petit-Canal) ; canal des Rotours (Morne-à-l'Eau) ; plantation de la Mahaudière (Anse-Bertrand) ; cimetière des esclaves (Sainte-Marguerite, Le Moule) ; Maison Néron (Le Moule).

 

Sites à Marie-Galante

les habitations Murat et Roussel-Trianon (Grand-Bourg) ; Étang Punch (Grand-Bourg); Plantation d'indigo (Les Galets).

 

aux Saintes

Céramique Fidelin (Terre-de-Bas).

Point-à-Pitre
Museo St. John Perse

Percorrendo Rue de Nozières si raggiunge il Museo dell'illustre poeta e scrittore St. John Perse, Premio Nobel della Letteratura nel 1960 (ha anche una strada a suo nome, molto vicino al museo). Il Museo ospita l'antica casa coloniale di Souques Pages. L'edificio ha due piani ed è circondato da bei giardini. L'esposizione del museo si compone di due parti: nella parte basse: c'è una ricostruzione dell'interno di una casa borghese della fine del XIX secolo, e un'esposizione di abiti dell'epoca. Nella parte superiore c'è un’esposizione di una collezione di oggetti della vita del poeta.

In realtà, il suo nome era Alexis Leger, ma è maggiormente conosciuto per il suo pseudonimo. C'è anche una completa videoteca e una biblioteca con più di 700 opere di letteratura contemporanea, così come una sala di esposizioni temporanee.

Point-à-Pitre
Museo Victor Schoelcher

Ultima tappa per le vie del centro di Point-à-Pitre è il museo dedicato a Victor Schoelcher, importante figura storica del XIX secolo in quanto difensore dei diritti umani e fautore del decreto del 27 aprile del 1848 con il quale si sanciva l’abolizione della schiavitù.

Ben strutturato, questo museo aiuta molto a comprendere la realtà della Guadalupa ed i suoi aspetti etnico-culturali, attraverso i reperti ed il racconto della vita di colui che lottò strenuamente per combattere la schiavitù.

Questa casa coloniale ospita la collezione d'arte privata dello stesso Schoelcher, con pezzi di porcellana, statue greche e romane, oggetti legati all'abolizione della schiavitù

Gosier
Museo Costumi e tradizioni

A poco più di 15 chilometri da Pointe-à-Pitre, sorge il famoso centro balneare e turistico di Gosier, conosciuto, principalmente, per il famoso isolotto Gosier ed il forte Fleur d’Epée.

Ma in località Périnet, la città di Gosier ospita il museo dei costumi e tradizioni, una macchina del tempo nato per mano dei coniugi Camelie et Claude Bausivoir con lo scopo di far rivivere, attraverso i costumi, scene di vita quotidiana, oggetti, le antiche civiltà afroindiana e caraibica.

Il sito culturale ha aperto le porte a novembre del 2008 e si caratterizza per la presenza di una sala reale nella quale è possibile conoscere i modi di vestire di re e regine di regioni e epoche storiche diverse, e quattro sale che propongono la storia dei nativi americani, l’arrivo di Cristoforo Colombo sull’isola, i sovrani d'epoca, l’abbigliamento militare, l’abbigliamento Madras, la biancheria intima, i ricami, ecc.

Inoltre è possibile ammirare scene di quotidianità dei nativi sino a quelle del XX secolo, i giochi e i giocattoli di un tempo, i personaggi importanti della società caraibica, l’artigianato locale, copricapi, cappelli.

Lungo l’itinerario del museo si incrocia la tipica casa creola (Ti Kaz An Mwen) che ripropone l'ambiente di una casa delimitata da un giardino all’interno del quale sono state presenti piante medicinali.

Infine, è possibile visitare una sala audiovisiva che propone temi sull’abbigliamento, e sui giardini medicinali e floreali.

Il museo è gestito dai coniugi Camelie et Claude Bausivoir, i quali, attraverso un tour didattico di circa un’ora e trenta minuti, forniscono delucidazioni sulle singole postazioni e spiegano, a seconda dell’abito che i manichini indossano, la tipologia di abbigliamento che le persone di un tempo utilizzavano a seconda delle occasioni e dei luoghi in cui si recavano, in sintesi un museo unico frutto di studi e ricerche durato oltre trent’anni.

Saint-François
Museo delle Belle Arti

Percorrendo la strada litoranea N2, a 30 chilometri da Gosier, sulla punta più a est di Grande-Terre si raggiunge Saint-François, importante centro turistico e portuale per le tratte verso la Dèsirade e Marie-Galante, ospite del museo delle belle arti.

Il Museo delle Belle Arti di Saint-François è il primo museo delle Antille Francesi che ripercorre il patrimonio culturale delle belle arti locali dal XVI secolo ai giorni nostri.

Creato nel 2017 da Jerôme FILLEAU, appassionato di arte, il museo è gestito dall’Associazione del Museo delle Belle Arti di Saint-François. Al suo interno sono presenti sette sale ed un corridoio dove sono esposti 150 dipinti, disegni e sculture, opere grafiche risalenti al XVI secolo, sino ad arrivare ai giorni nostri.

Le opere esposte sono principalmente creazioni di artisti locali o che hanno un legame diretto con la Guadalupa o più in generale con le Antille.

Tra questi c’è il celebre pittore della Guadalupa Guillaume Lethière, nato a Sainte-Anne nel 1760, così come quelle dei suoi allievi, tutte raccolte in una sala a loro dedicata.

Sono rappresentati anche altri pittori della Guadalupa, come Evremond de Berard nato a Sainte-Anne nel 1824, Pierre-Jérôme Lordon, nato a Moule nel 1779, e Armand Budan, nato ad Anse Bertrand nel 1827.

Petit-Canal
Museo della vita di una volta

La visita dei principali musei dell’isola di Grande -Terre prosegue nel grazioso borgo di Petit Canal, famosa per la scalinata e la prigione degli schiavi.

Qui è presente il «Musée de la vie d'Antan» (museo della vita di una volta) autentica macchina del tempo che ripropone le arti e le tradizioni popolari della Guadalupa fino agli anni '60.

Grazie allo storico Raymond Boutin, e ad una massiccia raccolta di oggetti d’uso quotidiano di una volta, il museo nasce con la finalità di far conoscere alle nuove generazioni i costumi e la vita quotidiana e l’evoluzione dei comportamenti degli abitanti della Regione.

Inaugurato il 23 maggio 2001, il museo è gestito dall'Associazione Patrimoine et Savoirs la quale, attraverso mostre permanenti portano alla conoscenza dei visitatori gli oggetti di uso comune del passato e mostrano come i nativi americani usavano il fuoco e la luce.

La mission del museo è quindi di salvaguardia delle antiche abitudini di vita e permettere a tutti coloro che operano per la difesa del patrimonio di dare il loro sostegno, affinché il Museo possa inserirsi a pieno titolo tra le attrazioni culturali della Guadalupa e permettergli di continuare la sua missione educativa e pedagogica.

Port-Louis
Museo della canna da zucchero

Chiude il tour a Grande-Terre, la visita al museo della canna da zucchero Beauport di Port Louis, importante azienda dedita alla produzione dello zucchero dal 1792 sino al 1989, anno in cui l’uragano Hugo distrusse la struttura e la fitta rete ferroviaria che collegava le varie coltivazioni. Oggi, questa ex fabbrica è una meta d’interesse culturale per tutti coloro che vogliono conoscere i segreti della coltivazione della canna da zucchero.

La struttura è attraversata da un trenino con guida al seguito che, nell’arco di cinquanta minuti di viaggio, attraversa l’intera tenuta. Il museo ospita un negozio di souvenir, delle sale da pranzo, un ristorante, e un tipico mulino dal quale, salendo una scalinata interna, è possibile ammirare la vastità dell’area circostante.

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