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Itinerari off-road

La revue

Scoprire la Guadalupa attraverso i suoi itinerari off-road significa entrare nel cuore più selvaggio, emozionante e autentico dell’arcipelago.

Non è una semplice escursione: è un viaggio sensoriale, un’immersione totale nella natura, nella storia e nelle radici profonde di queste isole straordinarie.

Qui, tra foreste pluviali millenarie, montagne vulcaniche che respirano, fiumi cristallini che tagliano la giungla e antichi sentieri tracciati dagli schiavi e dai primi coloni, ogni strada sterrata racconta una storia.

I sette itinerari off-road consigliati da Enjoy Guadalupa non sono solo percorsi: sono esperienze.
Sono il brivido della scoperta, il rumore delle ruote che incontrano la terra viva, la sensazione di avanzare in un mondo dove la natura domina ancora sovrana.

Qui si tocca con mano l’essenza dell’isola: il suo carattere indomito, la sua energia primordiale, la sua bellezza che sorprende a ogni curva.

Ogni itinerario è diverso, unico, capace di regalare paesaggi mozzafiato e momenti di assoluta meraviglia: cascate nascoste protette dalla vegetazione lussureggiante, crateri silenziosi che raccontano la potenza del vulcano La Soufrière, scogliere che conservano memorie di un passato intenso battute dall’Atlantico e dal mar dei Caraibi, e punti panoramici che aprono lo sguardo su un mare infinito.

Addentrarsi in questi percorsi significa lasciarsi guidare dal ritmo dell’isola, ascoltare il canto degli uccelli tropicali, sentire la brezza salmastra che si mescola all’odore della terra bagnata, e vivere la Guadalupa con tutti i sensi accesi.

È un invito alla meraviglia, un tuffo in un mondo dove la natura detta il tempo e ogni passo, ogni sterrato, ogni sosta è un’emozione pura.

Il nostro itinerario parte da Grande-Terre, dove seguiremo il sentiero “La Trace des Douaniers”.

Immaginatevi camminare lungo scogliere a picco sull’Atlantico, tra grotte leggendarie e punti panoramici che lasciano senza fiato, mentre il vento porta con sé l’odore del mare e il rumore delle onde.

Da qui ci sposteremo a Désirade, per percorrere il sentiero Montana. Tra coste rocciose e panorami sull’oceano, incontreremo specie endemiche rare, scopriremo angoli nascosti e vivremo un contatto diretto con una natura intatta e sorprendente.

Proseguendo verso Basse-Terre, ci attendono percorsi dal fascino straordinario: la casa dei Lamentini, immersa in foreste lussureggianti e acque calme; il Sentiero de la Grande Pointe, dove cascine, vecchi mulini e cascate cristalline raccontano storie del passato coloniale; e il sentiero “Des Dames”, che ci porterà fino alla vetta del vulcano Soufrière, regalandoci panorami spettacolari sull’intera isola.

Poi toccherà a Marie-Galante, con il Sentiero delle Falesie, che corre lungo le maestose scogliere orientali dell’isola.

Qui la natura domina incontrastata, e ogni curva del percorso offre scenari che sembrano dipinti, tra cielo, mare e vegetazione lussureggiante.

Infine, arriveremo all’arcipelago di Les Saintes, per inerpicarsi sul Sentiero del Cammello.

A oltre trecento metri di altitudine, lo sguardo si apre a 360° sulle baie e le isole circostanti: un panorama che resta impresso nel cuore e nella memoria.

Itinerari off-road

Le tracce dei doganieri

Posto nel Comune di Anse Bertrand, sulla punta nord dell’isola di Grande-Terre, le tracce dei Doganieri è un percorso ad anello di otto chilometri percorribile in circa tre ore di cammino, tra andata e ritorno.

Lasciata l’auto nel parcheggio antistante il sito di Port d'Enfer, un fiordo di qualche centinaio di metri al cui ingresso è presente un ristorante ed una passarella in legno che conduce ad una piccola spiaggia alla cui riva si concentra un’alta percentuale di sargasso, la Trace des Douaniers è un sentiero lungo il quale è possibile godere di panorami mozzafiato che si affacciano sull’oceano Atlantico e scoprire, seguendo le indicazioni di un’apposita cartellonistica, la grotta del Trou Madame Coco e il Pointe des Souffleurs.

Il Trou de Madame Coco è una grotta sotterranea naturale scavata nella scogliera dove, secondo la leggenda, fu imprigionata la strega Madame Coco per non aver rispettato con il diavolo il patto con il quale sarebbe dovuta diventare più forte della sua rivale Madame Grands-Fonds.

Lasciata il Trou de Madame Coco, dopo un'ora di cammino, si giunge in prossimità di Pointe des Souffleurs, un’area rocciosa dalle cui cavità rocciose vibrano verso l’altro assordanti nebulizzi d’acqua, uno spettacolo unico della natura che ripaga il non difficile tragitto panoramico percorso al disopra delle alte scogliere a picco sulle azzurre acque dell’oceano Atlantico.

Le tracce dei doganieri

Sentiero Montana

Lasciata Anse Bertrand, raggiungeremo St. Francois per imbarcarci e raggiungere l'isola della Dèsirade per percorre uno dei più interessanti sentieri escursionistici di questa incantevole isola posta a sud-est di Grande-Terre.

Raggiungibile in circa 45’ di traghetto dal porto di St. Francoise, l’isola della Dèsirade si caratterizza per la sua forma allungata, la presenza di splendide spiagge tropicali e di alcune vestigie del passato visitabili percorrendo l’unica strada asfaltata (D 207) posta sul versante sud dell’isola.

Il sentiero Montana è un facile percorso escursionistico quasi pianeggiante, posto sulla parte orientale dell’isola, lungo circa quattro chilometri, percorribili in circa 1h30’ di cammino, la cui partenza è posta nei pressi della scuola elementare del quartiere di Baie Mahault.

Dopo aver superato i primi 200 metri del sentiero, si svolta a sinistra e si segue la prima parte del Montana; lungo il cammino il percorso consente di scoprire la Riserva Naturale Nazionale della Dèsirade caratterizzata dalla presenza di un patrimonio geologico eccezionale i cui elementi più notevoli sono le colate di basalto associate a banchi di radiolariti caratteristici di eruzioni sottomarine, e da specie rare di flora e fauna, come il cactus "Tête à l'Anglais", e le famose iguane delle Piccole Antille.

Dopo aver percorso i primi 1600 metri del sentiero, quest’ultimo devia verso sud dell’isola costeggiando per cica 800 metri prima Anse Devant-y-Bon, successivamente Pointe Doublè sito, quest’ultimo, sul quale è presente un’antica stazione meteo ormai in disuso progettata dall’architetto locale Ali Tur.

Proseguendo lungo il sentiero caratterizzato dalla presenza da specifica segnaletica stradale indicante il passaggio delle iguane, è possibile incrociare il grande faro, le rovine di un antico cotonificio, un’area informativa che illustra la storia geologica dell’isola, e un lebbrosario, struttura attiva dal 1728 al 1956.

Il successivo chilometro di strada in terreno aperto solca un paesaggio selvaggio e lunare, mentre gli ultimi cinquecento metri consentiranno di superare la graziosa Cappella di Nostra Signora del Faro

Sentiero Montana

La casa dei lamentini

La terza tappa di porterà a scoprire l’itinerario dei Lamentini, posto sul versante nord di Basse-Terre, e più precisamente tra il Comune di Morne-à-l’Eau e il borgo di Vieux-BourgLungo circa cinque chilometri frontalmente alla riserva naturale di Gran-Cul-de-Sac-Marin, il sentiero è consigliabile percorrerlo dal porticciolo di Vieux-Bourg sino alla famosa spiaggia Babin.

Di facile percorrenza, “La case aux lamantins", consente di ammirare, così come Manman, iconico lamentino posto su un cartello informativo, racconta, la sua variegata flora, le isolette di Macou e Fajou, e le calme acque della spiaggia Babin, acque uniche nel suo genere, in quanto consentono ai frequentatori di beneficiare delle proprietà curative di una speciale tipologia di sedimenti argillosi posti sul fondale del mare favorevoli alla cura dei reumatismi, e trovare l’adeguato ristoro nel contesto di uno scenario lussureggiante.

A ridosso di questo lido coperto da un soffice manto erboso sul quale prende posto una flora variegata composta da palme e diverse specie di alberi, è presente una sottile lingua di sabbia dorata, aree pic-nic e gazebo in grado di assicurare l’adeguato ristoro al termine dell’escursione.

La casa dei lamentini

Sentiero de la Grande Pointe

Seguendo la strada nazionale N1, in direzione sud dell’isola di Basse-Terre, il nostro viaggio alla scoperta di itinerari di particolare interesse naturale e storico, giungerà a Trois-Rivières per percorrere il sentiero de la Grande Pointe.

Meglio conosciuto per l'importante porto che assicura i collegamenti con l'arcipelago di Les Saintes, il museo archeologico delle Roches Gravées e per la stupenda spiaggia dalle sabbie nere di Grande Anse, a Trois-Rivières il sentiero de la Grande Pointe si pregia per la presenza di alcune vestige risalenti al XVIII secolo, come una batteria di cannoni con la sua polveriera, un antico mulino a vento ed i resti dell’omonima abitazione, testimonianza, quest’ultima, di un passato dedito alla produzione dello zucchero.

Lungo il sentiero è anche possibile incrociare anche alcune rocce incise, simili a quelle presenti sul sito delle Roches Gravées.

Il sentiero, classificato di facile percorrenza, della lunghezza di circa cinque chilometri tra andata e ritorno, parte dal parcheggio dell’ansa Durquery, base di partenza per raggiungere anche la cascata de la Coulisse, percorso di 1,3 chilometri, di cui uno da percorrere all’interno dell’omonimo fiume.

La risalita del fiume consente di ammirare un susseguirsi di cascate di varie altezze, piscine e scivoli dove è possibile immergersi lungo il cammino.

Giunti alla cascata, lo spettacolo è assicurato: un maestoso bacino di color verde smeraldo accoglie, con un salto di sette metri, un fragoroso salto d’acqua, garantendo un colpo d’occhio unico che ripaga lo sforzo profuso per averla raggiunta.

Nelle immediate vicinanze della cascata sono anche presenti i resti dell’antico mulino dell’abitazione la Coulisse, e cento metri più avanti quelli dell’abitazione Duquery.

Sentiero de la Grande Pointe

Sentiero “Des Dames”

Lasciata Trois-Rivières e il sentiero de la Grande Pointe, in pochi minuti raggiungeremo il Comune di St. Claude, per vivere un’esperienza unica: l’ascesa al vulcano Soufriére lungo il sentiero “Des Dames”.

Nel cuore del parco nazionale della Guadalupa svetta imponente il vulcano attivo Soufrière, dai locali anche denominato “La vecchia signora”.

Situato a pochi chilometri dalla città di St. Claude, la Soufrière è facilmente raggiungibile in auto percorrendo la D11.

Con i suoi 1467 metri di altezza ed una lussureggiante vegetazione circostante, rappresenta uno dei siti naturali più caratteristici della Guadalupa, visitabile in un tempo compreso tra le 3-4 ore di cammino tra andata e ritorno.

Il tempo meteorologico gioca un ruolo fondamentale nell’organizzazione dell’escursione.

Occorre quindi conoscere le previsioni meteo e, oltre a prevedere una scorta d’acqua, occorre munirsi di idoneo abbigliamento capace di affrontare le più temibili avversità del tempo, come pioggia, nebbia e vento.

Due i percorsi che conducono alla vetta: quello “Des Dames” in circa 1h15’ e quello del Col de l’échelle, in 1h35’.

L’ascesa alla sommità del vulcano percorrendo il cammino “Des Dames” è particolarmente suggestiva, tale da far vivere esperienze fantastiche.

Dal parcheggio, posto a circa 900 metri d’altitudine, si supera la vasca di Bains Jaunes, un bacino di acqua tiepida a 27°-28° alimentato dalle sorgenti termali del vulcano all’interno delle quali ci si può immergere per un rilassante bagno soprattutto al termine dell’escursione, ci si incammina lungo il sentiero Trace-du-Pas du Roi sino a raggiungere il pianoro di La Savane à Mulets.

Questo sentiero ben strutturato e sicuro è avvolto da una vegetazione lussureggiante formata da alberi giganteschi liane e felci arboree.

In poco meno di trenta minuti di cammino si giunge alle pendici del vulcano e l’ambiente cambia drasticamente.

La foresta rigogliosa si riduce a vista d'occhio.

Sul pianoro di La Savane à Mulets, a 1140 metri di altitudine, lo scenario che si apre è mozzafiato.

Il luogo è governato da una magia incredibile che invita a liberare lo sguardo verso l’orizzonte per ammirare panorami strabilianti come il litorale di Basse-Terre, le isole Les Saintes e più in generale, la vastità del mar dei Caraibi.

Da quel punto ci si incammina lungo il ripido e stretto percorso delle dame.

L’ascesa, stimata in circa 1 ora e 15 minuti, consente, in successione, di ammirare la famosa frana di Faujas, creatasi a seguito di un’eruzione nel 1798, e poco prima della sommità, la grande faglia dalle variopinte pareti rocciose tappezzate da splendidi tappeti di muschi e licheni dalle sfumature rosso ed arancio.

Poco prima della vetta è anche presente un rifugio in pietra per ripararsi da eventuali avversità.

Ancor pochi metri prima di arrivare in cima, la “Vecchia signora” mostra altre meraviglie.

Il cratere Dupuy, la voragine di Tarissant, dalla quale escono nuvole di zolfo, tali da rendere l’aria poco respirabile, quindi Pic Napoleon.

Tre crateri che fanno capire l’imponenza del Soufriére, un vulcano pienamente attivo in grado di incutere, dopo la famosa eruzione dell’8 luglio del 1976, i dovuti timori.

Giunti in cima, la sosta è d’obbligo per i rituali scatti fotografici e farsi catturare dai meravigliosi e lussureggianti paesaggi circostanti e dalle sempre fumanti fumarole.

Sentiero delle Dame

Sentiero delle Falesie

La penultima tappa ci porterà Marie-Galante per percorrere il sentiero delle Falesie, un sentiero mozzafiato parallelamente lungo le alte scogliere del versante est dell’isola.

Il percorso di media difficoltà di circa dieci chilometri percorribile in circa tre ore di cammino consente di ammirare, da diverse decine di metri d’altezza, numerose anse all’interno delle quali s’infrangono prepotenti le azzurre e spumeggianti acque dell’Oceano.

Il punto di partenza è posto nel Comune di Capesterre in corrispondenza della strada statale D 201, quindi dopo aver percorso un breve tratto di strada attraverso una piantagione di canna da zucchero e una area boscosa si raggiunge la prima attrazione, Anse Piton.

Proseguendo lungo il sentiero costiero attraversa un grando prato che converge di nuovo verso la costa incrociando, in successione, Anse Pineau, Anse Roquette, Anse Ballet, e Anse Bois d’Indie.

Una volta aggirato la sporgenza di Grosse Pointe, dopo qualche centinaio di metri si arriva a Caye Plate e alle sue due caratteristiche grotte.

Sentiero delle Falesie

Sentiero del Cammello

Il tour tra i sentieri off-road alla Guadalupa terminerà a Terre-de-Haut, una delle due isole abitate presenti nell’arcipelago di Les Saintes, per farvi conoscere il sentiero de Chameau o del Cammello, un percorso di 7,3 chilometri capace di sprigionare grandi emozioni per i paesaggi mozzafiato che si ammirano ad oltre trecento metri di altitudine, le particolari formazioni rocciose presenti lungo il cammino, e per le rare specie endemiche presenti sul percorso di ritorno.

Raggiungibile con circa trenta minuti dal porticciolo di Trois-Rivière, su Basse-Terre, il pittoresco arcipelago di Les Saintes, esclusivo per gli originali scenari naturali, ha il potere di effondere un fascino senza eguali nel suo genere.

Le colorite abitazioni dagli sgargianti tetti rossi, incastonate tra le baie e le lussureggianti collinette delle due sole isolette abitate, Terre-de-Haut e Terre-de-Bas, si rivelano agli occhi dei visitatori come due bizzarri quadri naif.

Il tracciato parte dal centro del borgo posto all’interno di una baia considerata tra le più belle baie al mondo, oltrepassa il caratteristico e variopinto palazzo del municipio e la chiesa dedicata alla Madonna dell’Assunzione, attraversa la via principale dell’isola ricca di piccole e colorate abitazioni, ristorantini, bar e specchi d’acqua di color celeste come la meravigliosa Anse du Curè, sino a raggiungere il cartello informativo che indica l’inizio della ripida salita di circa 1,8 chilometri che porta sulla sommità della collina, posta a 309 metri sul livello del mare.

L’ascesa riserva emozioni a non finire per i paesaggi mozzafiato che è possibile ammirare. Da quell’altitudine si ha una visione a 360° dell’intero arcipelago di Les Saintes e delle vicine isole presenti nella vastità del mar dei Caraibi come la Dominica, Basse-Terre e Marie-Galante.

Dalla sommità della collina, dove è presente una torre, vestigia del passato militare di questo arcipelago, parte un sentiero all’interno della foresta della lunghezza di circa 1,3 chilometri con un primo tratto di circa 800 metri molto ripido, che porta alla graziosa spiaggia di Crawen dove è possibile rifocillarsi nel suo splendido specchio d’acqua.

Infine, proseguendo per circa 600 metri in direzione centro del borgo è possibile scoprire la più bella spiaggia dell’isola, Pain de Sucre, una caletta caratterizzata per la presenza, alla sua destra, di un rilevo di una trentina di metri a forma conica coperto da una folta vegetazione che protegge lateralmente questa piccola laguna dalle acque verde smeraldo e dai rinomati fondali, ideali per lo snorkeling.

La spiaggia si caratterizza, altresì, per la presenza di una sottile lingua di sabbia chiarissima ombreggiata da un fitto palmento radicato in un’adiacente area privata.

Scoperta anche questa gemma caraibica, il rientro al borgo proseguirà sulla medesima strada percorsa all’andata.

Sentiero del Cammello
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Il piacere di raccontare le bellezze di un arcipelago caraibico dalle mille sfaccettature dove spiagge magnifiche, una natura lussureggiante, paesaggi mozzafiato e una storia millenaria, fanno della Guadalupa un paradiso tropicale da scoprire e vivere armonicamente a stretto contatto con la verve di un popolo dalle chiare origini creole.

Stefano di Enjoy Guadalupa

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