Sul versante ovest dell’isola di Grande-Terre, in un’area compresa tra la Mangrove, i grandi fondali Vivier e la pianura Cannière, sorge la città di Morne-à-l’Eau, cittadina di oltre 17mila abitanti custode di importanti attrazioni storiche, come il cimitero monumentale e il canale dei Rotours, e naturali come la famosa spiaggia Babin, e la riserva marina di Gran-Cul-de-Sac-Marin.
Nel corso della sua storia, fu denominata successivamente: Case-aux-Lamentins, Vieux-Bourg, Grippon, Bordeaux-Bourg e infine Morne-à-l'Eau.
Il tour a Morne-à-l’Eau parte dalla piazza centrale della città dedicata a Gerty Archimède, importante figura storica femminile del secolo scorso, nata in questa città nel 1909. In passato ricoprì la funzione di consigliere e deputato della Guadalupa migliorando le condizioni di vita e il futuro delle donne locali, adoperandosi affinché le leggi sociali vigenti in Francia fossero applicate anche nei dipartimenti d'oltremare.
Lasciato il centro città, la seconda tappa è la visita al cimitero monumentale.
Dichiarato nel 2015 monumento d’interesse storico della Guadalupa, il cimitero riflette la cultura locale caratterizzata, attraverso i secoli, dalla mescolanza delle tante popolazioni che sono passate per questo angolo dei Caraibi.
Disposto ad anfiteatro sul fianco di una piccola collina si caratterizza per la presenza di tombe rivestite da maioliche quadrate bianche e nere, simili a grandi scacchiere, le cui lapidi, in alcuni casi, sono ornate con tetti a spioventi e terrazze.
Il nero rappresenta il lutto dei paesi occidentali, mentre il bianco quello di alcuni paesi dell’Africa e dell’Asia.
Lasciato il cimitero monumentale, in meno di dieci minuti di strada lungo la rue de Barcadere, si raggiunge il canale dei Rotours.
Questo sito, scavato tra il 1826 e il 1829, fu realizzato per consentire il drenaggio della pianura di Grippon (Grande-Terre centrale) e il trasporto delle merci.
Esso si estende per circa sei chilometri, attraversa la città di Morne-à-l’Eau, e sfocia a Vieux-Bourg nell’oceano Atlantico.
Il progetto di apertura del canale, sebbene fosse stato pianificato molti anni prima della data di inizio lavori del 1826, fu completato con successo, sotto il governo di Jean-Julien Angot, dal barone di Les Rotours.
Per questa opera intervenne una forza lavoro composta da 200 a 400 uomini e schiavi liberi, e da fonti storiche sembrerebbe che almeno una trentina di lavoratori persero addirittura la vita.
Lasciata Morne-à-l’Eau, in circa 30 minuti, si raggiunge Vieux-Bourg, piccolo borgo di pescatori di poco più di 5mila e 8cento abitanti famosa per la spiaggia Babin.
Unica nel suo genere, questo lido consente ai frequentatori di beneficiare delle proprietà curative di una speciale tipologia di sedimenti argillosi posti sul fondale del mare favorevoli alla cura dei reumatismi, e trovare l’adeguato ristoro nel contesto di uno scenario lussureggiante.
L’intera area è coperta da un soffice manto erboso sul quale prende posto una flora variegata composta da palme e diverse specie di alberi, una sottile lingua di sabbia dorata e un cartello turistico che promuove un percorso escursionistico denominato “La case aux lamantins".
Questo sentiero, della lunghezza di circa cinque chilometri, parte dal sito Babin e raggiunge il porto peschereccio di Vieux-Bourg.
Raggiunto il porticciolo di Vieux-Bourg sarà possibile imbarcarsi per visitare un’altra attrazione di particolare interesse naturale e turistico: la riserva marina di Gran-Cul-de-Sac-Marin. Questa affascinante riserva naturale, con un’estensione di ben 17.000 ettari, è inserita nell’esclusiva lista delle Riserve della Biosfera. Essa è custode di coralli, molluschi, crostacei, pesci tropicali, uccelli, tra cui uno endemico dell'isola: il picchio della Guadalupa.
Caratterizzata altresì dalla presenza di mangrovie, foreste palustri e paludi, la riserva di Gran-Cul-de-Sac-Marin si estende per 14 km, da Sainte-Rose sino a raggiungere Vieux-Bourg. Nell’area marina di competenza di Morne-à-l’Eau sono presenti alcuni isolotti, come quello di Fajou, completamente ricoperto di mangrovie, e luogo privilegiato per gli uccelli e le tartarughe marine, quello di Macou tipico per i suoi sentieri e la cappella in riva al mare, e quello di Colat, e Duberrand.
Questo immenso bacino naturalistico è l’ambiente ideale per chi ama il contatto con la natura e praticare sport all’aria aperta.
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Cimitero monumentale
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