L’arcipelago della Guadalupa si pregia di un’altra isola esclusiva raggiungibile in appena 45 minuti di traghetto dalla città di St. François.
Stiamo sulla sorprendente Désirade, incomparabile con le altre isole dell’arcipelago della Guadalupa per la sua forma allungata e i suoi scenari naturali contrastanti.
L’isola si pregia della presenza di spiagge meravigliose protette da lunghe barriere coralline, manufatti storici, e itinerari incontaminati, rendendola una meta turistica romantica ed allo stesso tempo misteriosa in quanto custode di un passato caratterizzato da storie legate alle deportazioni ed all’isolamento dei lebbrosi provenienti dalla Francia di Re Luigi XIV.
Scoperta nel 1493 da Cristoforo Colombo nel suo secondo viaggio verso le Antille, oggi la Dèsirade ospita poco più di 1500 abitanti residenti in quattro quartieri: Quartier des sables, Quartier des Galets, Le Souffleur, e Baie-Mahault.
La sua conformazione morfologica, soprattutto sulle estremità, presenta scenari suggestivi diversi tra loro, con rocce risalenti al periodo mesozoico.
Fuori dal turismo di massa, è possibile visitarla in giornata, individualmente o accompagnati da una guida del posto.
Giunti alla Désirade, la prima tappa obbligata è la piazzetta centrale del piccolo borgo di pescatori di Beauséjour, Place du Maire Mendiant; qui è possibile visitare la chiesa di Nostra Signora dell’Assunzione, il monumento dedicato ai quattro giovanissimi francesi locali caduti durante la Prima Guerra mondiale, il busto della storica figura eroica di Louis Delgrès, oggi simbolo della lotta alla schiavitù portata avanti nei primi anni del 1800, e infine quello dedicato a Victor Schoelcher, difensore dei diritti umani e fautore del decreto del 27 aprile 1846 con il quale si sanciva l’abolizione della schiavitù.
Oltre a simpatiche segnaletiche stradali invitanti a fare attenzione agli attraversamenti delle iguane, sul sentiero che dal borgo di Beauséjour porta sulla dorsale del Morne du Souffleur, un sentiero sterrato che attraversa l’intero costone dell’isola, sorge la graziosa cappella di Nostra Signora del Calvario, un sito di preghiera di modeste dimensioni di color bianco e celeste custode, al suo interno, di un altare, una nicchia di color bianco perimetralmente avvolta da un arco celeste, di un veliero in legno con al fianco la statua della Madonna.
Percorrendo la strada litoranea è possibile raggiungere i due versanti dell’isola e visitare le sue splendide spiagge, un giardino botanico e alcuni manufatti storici.
Sul versante ovest della Dèsirade sorge Pointe des Colibris, un luogo che si caratterizza per una lussureggiante vegetazione, la presenza di alcuni cannoni risalenti al XIX secolo rivolti verso il mare, e per le Anse des Galets, basse anse e grotte all’interno delle quali confluiscono violentemente le onde del mare creando piccole piscine dalle acque celeste intenso.
Superato il centro di Beauséjour, la Dèsirade ospita il giardino botanico del deserto, custode di più di 800 specie di cactus provenienti da tutto il mondo, alcuni sentieri escursionistici.
Questo sito di circa 5000 metri quadri, grazie all’opera quotidiana di mantenimento e cura delle specie dell’Associazione “Cactophiles des antilles”, è custode di più di 800 specie di cactus provenienti da tutto il mondo, e del Melocactus Intrortus, una pianta endemica protetta.
Lasciato il giardino botanico del deserto la strada litoranea ci conduce verso la punta nord-est, Pointe Doublé, terra arida e lunare posta a ridosso dell’ansa Devant-y-Bon, sulla quale sono presenti tre importanti manufatti ormai decadenti: il famoso lebbrosario, struttura attiva dal 1728 al 1956, le macerie dell’ex cotonificio, una fabbrica che ha iniziato la sua attività nel 1918 e ha funzionato fino al 1922, e l’antica stazione meteo, un manufatto progettato dal famoso architetto locale Ali Tur, un tempo costruito per prevenire i cicloni nei Caraibi.
Sulla punta estrema est dell’isola, è presente la riserva naturale nazionale della Dèsirade.
Istituita con decreto ministeriale del 19 luglio del 2011, questo sito custodisce 62 ettari di affioramenti vulcanici e una particolare flora e fauna protetta, come il famoso cactus Tetes à l’Anglais e curiose iguane.
Quattro invece le spiagge che fanno di quest’isola una perla caraibica di indiscussa bellezza.
Lungo la strada litoranea è possibile raggiungere incantevoli lidi sui quali è possibile immergersi in splendidi specchi d’acqua dalle varie tonalità di celeste, o rilassarsi all’ombra delle alte palme di cocco o al di sotto dei tanti gazebo colorati posti sui chiarissimi arenili.
Partendo da Pointe des Colibris, nell’ordine, incontriamo la spiaggia Fan Fan, quella di Fi Fi, du Souffleur e de la Petite-Rivière, quest’ultima poco distante dal grande faro, pienamente attivo per le navi che, frontalmente, solcano le rotte dell’oceano Atlantico e dalla graziosa cappella di Nostra Signora del Faro.
La chiesetta, di modeste dimensioni, al suo interno è presente un altare ricavato all’interno di una nicchia di color bianco perimetralmente avvolta da un arco celeste, mentre alla sua sinistra è esposta una riproduzione in legno di un veliero con al fianco la statua della Madonna.
La presenza di graziosi bed & breakfast, un fornito market, spiagge incantevoli attrezzate con gazebo e bar, e attività commerciali dedite al noleggio di mezzi di trasporto come biciclette, motorini e squat, consentono di soggiornare anche per più giorni in assoluto relax.
Spiaggia Fi Fi
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