Se c’è una festa popolare molto sentita nell’arcipelago della Guadalupa, quella del Carnevale rappresenta un vero e proprio evento folcloristico unico nel suo genere, in grado, ogni anno di attirare dai 60.000 ai 150.000 spettatori.
Introdotto intorno al XVII secolo dagli europei cattolici che s’insediarono in questo fantastico angolo dei Caraibi, il periodo dei festeggiamenti inizia con l’Epifania e termina il mercoledì delle Ceneri.
Un arco di tempo abbastanza ampio durante il quale, canti, musica travolgente e ritmata, e sfilate di differenti gruppi, ciascuno con il proprio carro, costume e coreografia, lascia spazio ad un’esplosione di euforia collettiva.
Per i locali, il carnevale alla Guadalupa rappresenta una celebrazione sentita, per i turisti uno spettacolo da non perdere, capace di mantenere sempre vive tradizioni centenarie, non solo sulle due principali isole dell’arcipelago, Grande-Terre e Basse-Terre, ma anche su quelle minori di Marie-Galante, La Dèsirade e Les Saintes.
Molti i momenti durante i quali i festeggiamenti riservano spettacoli significativi messi in campo dall’Associazione organizzatrice, la Groupement pour la Culture et le Carnaval in Région Pointoise. Tra questi la Grande sfilata della domenica grassa a Pointe-à-Pitre; la parta in pigiamo del giorno successivo e la sfilata des Marchandes a Basse-Terre e quella notturna a Saint-François.
Ed ancora la Giga parade del martedì grasso a Basse-Terre, ed infine la sfilata del bianco e nero, con l’incenerimento del fantoccio re Varal, simbolo degli avvenimenti dolorosi dell’anno trascorso, del mercoledì grasso, ultimo atto del Carnevale guadalupense.
Ed in questo caleidoscopio di suoni, danze e colori durante il quale personaggi emblematici come re, regine, diavoli e svariate maschere simboliche trascinati dal ritmo tipico della Guadalupa, il Gwo Ka, danno vita ad atmosfere inebrianti e divertenti, il Carnevale offre altresì l’opportunità di gustare i piatti tipici di questo periodo, come il sinoball, ovvero una granita ricoperta di sciroppo di menta, granatina o orzata e i beignets di Carnevale.
Photo: payguadalupe.com
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